Le sue mura comprendevano un'area di circa 69 ettari, e dal I sec. a.C. ottenne un ordinamento coloniale autonomo. Nel periodo imperiale, sotto Augusto, fu dotata di un teatro, un primo foro e di un acquedotto.
Adriano ristrutturò la città per renderla più efficiente, ricostruì i quartieri compresi tra il decumanus maximus e il porto fluviale. Fino al tempo dei Severi la città godette del favore imperiale, ma dopo la metà del III secolo d.C. cominciò la sua decadenza a vantaggio di "Portus", il porto che Claudio aveva fatto costruire in corrispondenza all'attuale "Fiumara Piccola" e che Traiano aveva fatto costruire più all'interno, dopo l'insabbiamento della prima costruzione.
Ostia e Porto nella tavola peutingeriana
(riproduzione medioevale di una carta
topografica del IV secolo)
Il progressivo allontanamento della costa per l'insabbiamento del fiume e per ultimo la piena del Tevere del 1557, ne causarono la definitiva decadenza.