Osservanza dei riti

La scrupolosa osservanza dei riti era considerata essenziale nella religione pagana. Ad esempio, quando la maga Circe rivolge ad Ulisse l'invito alla discesa nell'Ade, gli indica nel dettaglio i sacrifici da compiere per propiziarsi gli dei infernali.

Gli spiriti dei morti non potevano avere pace se i riti della sepoltura non erano stati osservati alla lettera. Narra Erodoto nella sua Storia (5, 92) che, alla fine del 7° secolo a.C., Periandreo, tiranno di Corinto, inviò propri legati al Necromandio di Efira per interrogare lo spirito della moglie Melissa e farsi rivelare dove, prima di morire, la donna avesse riposto il tesoro che un amico aveva loro affidato. Melissa apparve ai messi nuda e sofferente per il freddo perché, al momento della cremazione, con il corpo, non erano stati bruciati anche i suoi indumenti funebri. Ella pertanto negò ai messi l'informazione che le richiedevano e nel contempo dette loro il seguente messaggio da riportare a Periandreo:
 

"mettesti il pane in un forno freddo!"

Quando il messaggio fu recapitato, Periandreo non ebbe dubbi sulla sua autenticità perché ricordava bene l'ultima volta in cui si era giaciuto con sua moglie. Conscio dunque dell'errore commesso nell'inosservanza del rito funebre, decise di farne immediata ammenda e convocò ad una festa, presso il tempio di Hera, tutte le donne di Corinto e, quando queste giunsero sul posto indossando i loro abiti migliori, le fece spogliare ed ordinò ai suoi soldati di raccoglierne le vesti e bruciarle in un rogo. Lo spirito di Melissa, ormai appagato, rivelò il nascondiglio del tesoro ai messi che Periandreo aveva di nuovo inviato al Necromandio.
 
 

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