Marco Aurelio |
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13.1.2002
Le sarei grato se riuscisse a
dirmi qualcosa di più di questa moneta. Il diam. è di 30
mm, lo spessore di 3 mm. Per quanto riguarda il peso, e' stato quantificato
in 23,00 g. Il tipo di materiale, difficilmente riconoscibile dato lo stato
della moneta, ha anche qualche riflesso aureo. Per determinarlo con precisione
sarebbe utile pulire la moneta? O potrebbe essere dannoso? Grazie ancora
e tanti saluti.
rev. S.V. |
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fig. 2 |
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Roma, 15.1.2002
Egregio Signore,
di seguito le fornisco una descrizione della moneta (fig. 1): ÆSesterzio
La moneta, tra le prime
coniate da M. A. nel 161 d.C., all'inizio del regno, è classificata
sia dal Cohen (C775 - v. nota(1)) che dal Mattingly
(BMC rep 2123 - v. nota (2)), da quest'ultimo in una
variante leggermente diversa (busto drappeggiato invece che nudo e leggenda
del dritto continua, anzicché spezzata come in fig. 1). Per darle
un'idea di come doveva essere all'origine il tipo del dritto, ne riproduco
in fig. 2 l'immagine, appartenente ad un conio diverso, come si evince
dalla mutata leggenda. Non dispongo invece di un'immagine chiara del tipo
del rovescio.
E veniamo alle caratteristiche fisiche del sesterzio di Marco Aurelio. All'origine pesava 25,16 g (media su 558 esemplari riportata dal Mattingly). Per il diametro non sono in possesso di statistiche, ma i sesterzi in possesso del British Museum, classificati dal Mattingly, misurano per lo più 32÷34 mm, anche se si può scendere sino a 28 mm. Concludo osservando che
la sua moneta di bronzo è assolutamente compatibile, quanto a peso,
diametro, stile col sesterzio di Marco Aurelio ed è quindi da considerarsi
autentica.
Per sua informazione il Montenegro conferisce al sesterzio di figura 1, la classe "C" di rarità [v. nota(3)], ed il valore di 600, 200, 80 mila lire (prezzi 1988), a seconda del grado di conservazione, splendido, bellissimo, molto bello. La saluto cordialmente.
Note:
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