Un quadrante di Augusto |
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Gentilissimo signor Giulio, sono
interessato all'acquisto della moneta che le invio fotograficamente in
allegato, della quale vorrei gentilmente chiedere notizie piu' dettagliate.
Al riguardo per il momento quello che so è che si tratta di un quadrante
di Augusto (27 aC-14 dC) del diametro di 15 mm circa rame/bronzo.
Grazie per l'attenzione. S. |
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Caro S.
quando, nel 4 a.C., il magistrato monetale C. Nevio Capella appose il suo sigillo sul quadrante di cui mi hai inviato la foto, qualificandosi con il titolo di "III VIR AAAFF" (triumviro, Auro Argento Aere Flando Feriundo), probabilmente non immaginava che lui e i suoi colleghi del collegio dei monetieri in carica per quell'anno, sarebbero stati gli ultimi a firmare monete di rame/bronzo che a quel tempo, come noto, venivano emesse per decreto del Senato Romano (S.C., Senatus Consulto, si legge sul rovescio della tua moneta). Non che il collegio dei monetieri venisse soppresso, chè anzi continuò a funzionare sino al 3° sec. d.C., solo che Augusto ritenne superfluo rendere noto a tutto l'impero, attraverso il veicolo della moneta, il nome di un oscuro magistrato ad inizio di carriera(*), quando invece era necessario che il mondo conoscesse e rispettasse il suo nome. Quell'anno il collegio dei monetieri comprendeva, oltre a Capella, i magistrati, P. Betulienus Bassus, C. Rubellius Blandus, L. Valerius Catullus. Ognuno di loro, e ciascuno col proprio nome, firmò quell'anno monete assolutamente identiche. Due di esse, simili a quella sopra raffigurata, sono oggi conservate al British Museum. Come riferisce Mattingly, in "A Catalogue of the Roman Coins in the British Museum" - The British Museum Publications Ltd - reprinted 1976", vol. I (numeri 267/268), esse pesano rispettivamente 2,89 g (diametro 14 mm) e 2,72 g (diametro 15 mm). La classificazione della moneta secondo il RIC é: RIC216. Noterai il risalto che viene dato alla sigla SC, segno dell'importanza che il Senato volle attribuire al privilegio di battere moneta. Al centro del dritto del quadrante compare un altare con la parte superiore a forma di coppa. Noterai in altra pagina un asse emesso da Augusto, attorno al 23 a.C., quando gli fu conferita dal Senato la "tribunicia potestas". Anche lì la moneta riportava il nome del monetiere, C. Asinius Gallus. Ciao. G.D.F. (*)Quello di monetiere o triunviro monetale era uno degli incarichi minori che potevano essere conferiti a giovani senatori al termine del servizio militare e all'inizio di una carriera civile che, iniziata all'età di 20 anni per i più giovani, si sarebbe potuta sviluppare sino al consolato, all'età di 35. |
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