Nerone e Settimio Severo

Ciao Giulio,
ho ancora due monete da farti esaminare; queste monete hanno le stesse dimensioni e peso dell'altra cioè 19 millimetri e 2.90 grammi all'incirca.
Ciao Pasquale

fig. 1

fig. 2

fig. 3


fig. 4

fig. 5

fig. 6
Caro Pasquale,
  • cominciamo dalla moneta di fig. 1:
è la riproduzione moderna di un aureo ( bibliografia: RIC 101 fig. 3; RIC 102 e RIC 103) dalle seguenti caratteristiche: peso 7,30÷7,35 g.; diametro 19 mm, coniato nel 64÷68 d.C., sotto Nerone, così descritto da Harold Mattingly ( RIC - "A Catalogue of the Roman Coins in the British Museum" - The British Museum Publications Ltd - reprinted 1976 vol. I):

D. Testa di Nerone, laureata a destra, barbata. Leggenda NERO CAESAR AVGVSTVS
R. Vista frontale di tempio circolare esastilo con tetto a cupola e apertura in cima, poggiato su un podio di quattro gradini; al centro figura drappeggiata di Vesta seduta frontalmente, testa a sinistra che sorregge una patera con la destra e un lungo scettro con la sinistra. Leggenda VESTA disposta ad arco nella parte superiore. 

Di questa moneta esiste anche una versione in argento (denario; RIC 104 fig. 4 e RIC 105), con le seguenti caratteristiche: peso 2,67÷2,97g.; diametro 18÷19 mm, dunque molto simile alla tua. Sul denario però la leggenda del rovescio (VESTA) si collocava quasi fuori del tondello, come si evince anche dalla fig. 4.
Secondo H.M. il tipo di Vesta sul rovescio è un richiamo al grande incendio del 64 d.C. nel corso del quale il tempio della dea andò distrutto. Narra Tacito che Nerone abbandonò un suo piano di visitare l'oriente dopo che, durante una vista al tempio di Vesta, prima dell'incendio, il suo corpo fu preso da tremori. Fu il terrore provato a spingerlo forse a cercare il favore della dea, successivamente rappresentata su questa moneta.

  • Quanto alla moneta di fig. 2:
è la riproduzione moderna, rispettivamente, del dritto e del rovescio di due denari di Settimio Severo, di peso e dimensioni compatibili con la tua moneta, coniati nel 210÷211 d.C. (1). Per l'esattezza il dritto della tua moneta coincide con il  dritto del denario classificato da Harold Mattingly al n° 51 del suo Coins of the Roman Empire in the British Museum vol. V (v. fig. 5), mentre il rovescio coincide con quello del denario classificato da H.M. al n° 57 (v. fig. 6). In effetti di questa moneta esistono alcune varianti che differiscono di poco (magari solo per la disposizione della leggenda attorno alle immagini, come è il caso dei due dritti di fig. 5 e 6). Ecco, di seguito riportata, la descrizione del dritto e del rovescio pertinenti alla tua moneta:

D. Testa di Settimio Severo, laureata, barbata a destra. Leggenda SEVERVS   PIVS AVG BRIT.
R. Vittoria alata, nuda sino alla vita, posizionata di fronte, testa a destra, che sorregge una palma con la mano destra e che poggia con la sinistra uno scudo tondo su un albero di palma. Leggenda VICT O RIA E  BRIT .

Le leggende del dritto e del rovescio, oltre che la Vittoria alata, alludono chiaramente alla vittoriosa campagna militare condotta da Settimio Severo in Britannia.
Ti saluto cordialmente..
G.D.F.



Note

(1)La datazione di questa moneta si desume dall'onorificenza BRIT (Britannicus) riconosciuta all'imperatore dal Senato dopo che questi aveva fermato un'invasione barbarica nel nord della Britannia (si ricorderà che Settimio Severo morì proprio in Britannia ad Eburacum (York) il 4 febbraio del 211 d.C. , probabilmente a seguito dei disagi derivanti dalla campagna militare). 

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Questa pagina é stata revisionata il 2.4.2002