Claudio II il Gotico | |||
24.1.2002
Egr. sig. Giulio De Florio
La ringrazio moltissimo per il suo interessamento e le invio subito i dati che mi ha richiesto: moneta di bronzo, diametro 22 mm., peso 3 g. (epoca tardo impero ?). In allegato le invio le foto scannerizzate (dritto e verso). Con l'occasione le porgo i miei più cordiali saluti e resto in attesa di notizie. D. B. |
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Roma, 31.1.2002
Egregio Architetto,
venti di guerra spirano da questo ben conservato ma piuttosto comune antoniniano o "piccolo bronzo", come lo chiamava il Cohen - C129 (1) , da cui ho tratto la descrizione che segue (con la consueta convenzione di indicare in rosso le parti ricostruite della leggenda): D.
Busto di Claudio II il Gotico radiato (2)
a destra.
L'iconografia di Giove vincitore allude alla protezione, all'intercessione del dio, dietro le vittorie del sovrano rappresentato sul dritto. E si che la vita di Claudio era trascorsa in guerra (3). Di oscure origini illiriche, grazie al talento militare, si era conquistato la fiducia di Traiano Decio che gli aveva affidato la difesa dei confini settentrionali della Grecia. Valeriano lo aveva nominato tribuno militare e, nel 259 d.C., governatore dell'Illirico e comandante in capo delle province del basso Danubio. Le capacità militari gli avevano valso, sotto Gallieno, un decreto del Senato che autorizzava l'erezione di una statua in suo onore. Lo stesso Gallieno lo aveva voluto con sé durante la repressione di Aureolo e l'assedio di Milano. Ma proprio in quelle circostanze Gallieno era stato ucciso dagli ufficiali del suo staff che acclamarono al suo posto Claudio, presto riconosciuto Augusto anche dal Senato il 20 marzo del 268 d.C. . In breve tempo il nuovo sovrano represse la rivolta di Aureolo e sconfisse gli Alemanni sul lago di Garda, vicino Verona, per poi dedicarsi a ripristinare l'ordine e la legalità nell'impero. Ma la pace durò poco perché l'anno successivo i Goti raccolsero una flotta di 1200 navi che doveva appoggiare le azioni di terra e un esercito di oltre 300.000 uomini. Claudio mosse loro incontro sconfiggendoli a Naissus (l'odierna Nis, in Serbia) in una battaglia in cui 50.000 Goti persero la vita. Dopo questi avvenimenti Claudio assunse il titolo di "Gotico". Poco tempo dopo, nel 270 d.C., morì della peste che i Goti avevano portato con sé. Prima di morire pare che designasse, come successore, Aureliano. Questa moneta o meglio una sua variante veniva valutata dal Sear (4) 10 Lst dell'81, nella condizione "fine" e dal Montenegro (5) 160/80/25 mila (del 1988), nel grado C di rarità, secondo lo stato di conservazione SPL, BB, MB (6) . La saluto cordialmente.
Note: (1) Henry Cohen - "Description historique des monnais frappées sous l'empire romain"- vol. VI (2) La corona radiata sulla testa del sovrano appare per la prima volta sulle monete coniate in memoria di Augusto, dopo la sua "consecratio" (apoteosi). Presto furono adottate dai sovrani che seguirono, quasi ad indicare un sorta di divinità (3) S. W. Stevenson - "A Dictionary of Roman Coins" (4) David R. Sear "Roman Coins and their values" - ed. Seaby 1981 (5) Montenegro - Monete Imperiali Romane - ed. Montenegro SAS - 1988 (6) le classi di conservazione, internazionalmente riconosciute, delle monete sono: "mint state" (fior di conio- FDC), "extremely fine" (splendido - SPL), "very fine" (bellissimo - BB), "fine" (molto bello - MB), "good" (bello - B), a cui si affiancano i diminutivi "quasi" (q) e "meglio" (m) per attenuare o accrescere l'appellativo di classe (es. qSPL, quasi splendido o mSPL, meglio che splendido). |
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