Roma, 4.1.2004
Egregio Lettore,
di seguito trascrivo i dati
significativi che mi è stato possibile raccogliere per la moneta
di figura:
Zecca di Roma, sesterzio.
D. Busto di Faustina Minore1
diademato a destra. RIC1668,
C200,
BMC/RE.945.
FAVSTINA
AVGVSTA
R. La Salute seduta
a sinistra mentre da una patera nutre un serpente attorcigliato ad un altare.
SALVTI
AVGVSTAE2.
SC
in esergo.
A titolo di confronto e per
le indicazioni di valore ho ricercato nel web monete di identica tipologia
e leggenda che di seguito segnalo per opportuna informazione (indicando
tra parentesi, ove disponibili, i dati sulle caratteristiche fisiche delle
monete):
-
http://www.wildwinds.com/coins/sear/s1511.html
(20.73g)
-
http://www.wildwinds.com/coins/ric/faustina_II/i.html
(32mm) (erroneamente catalogata dall'autore come RIC 1168)
-
http://www.cgb.fr/monnaies/vso/v18/gb/monnaiesgbcb28.html?depart=405&nbfic=2582
(33,5 mm, die axis : 12 h., 22,77 g.)
http://www.ventesuroffres.net/images/monnaies/vso/v18/v18_0405.jpg
-
http://www.sixbid.com/catalogs/la114/00415h00.htm
(d=34 mm 27,65g).
http://www.sixbid.com/catalogs/la114/00415q00.jpg
-
http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=51924&%3bAucID=54&%3bLot=415
(21.16 g).
http://imagedb.coinarchives.com/img/munzenag/092/00100q00.jpg
I sette esemplari di questa tipologia
monetale presenti in BMC
pesano tra i 24,27 e i 30,07 g. Il peso medio del sesterzio di Marco Aurelio
pesa 25,16g (media su 558 campioni). Dei quattro esemplari presenti nel
web sopra riportati il più leggero pesa 20,73g. Dunque la moneta
del lettore è piuttosto leggera per un sesterzio ma troppo pesante
per essere un asse o un dupondio. Sarebbe interessante disporre, per un
confronto, del diametro della moneta. Qualche perplessità mi desta
inoltre un particolare del rovescio della moneta: al di sopra del braccio
destro proteso della Salute rilevo una specie di protuberanza laddove l'area
del tondello dovrebbe presentarsi invece, in quella zona, completamente
piatta.
Per un giudizio definitivo
sarebbe indispensabile l'osservazione diretta della moneta.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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(1) Annia
Galeria Faustina, figlia del futuro imperatore Antonino Pio e di Faustina
Maggiore nacque nel 130 d.C. e nel febbraio del 138 fu promessa in isposa
al futuro imperatore Lucio Vero che era stato adottato da suo padre nell'ambito
del patto di successione voluto da Adriano. Dopo la morte di Adriano nel
luglio di quell'anno Antonino Pio sciolse la promessa per prometterla
a sua volta a Marco Aurelio che la sposò nella primavera del 145.
Nel corso di oltre trent'anni di matrimonio Faustina gli dette almeno dodici
figli di cui solo la metà raggiunse l'età adulta. Tra questi
Lucilla, futura sposa di Lucio Vero e Commodo che successe al trono alla
morte del padre. Elevata al rango di Augusta nel 147 d.C., accompagnò
il marito che nel frattempo era divenuto imperatore in Pannonia nella guerra
contro i Marcomanni e i Quadi durante la quale fu insignita del titolo
di "mater castrorum". Dopo la sollevazione di C. Avidius Cassius seguì
Marco Aurelio in Oriente ma nel viaggio di ritorno attraverso l'Asia Minore
morì improvvisamente all'inizio dell'estate del 176 ad Halala in
Cappadocia, ai piedi dei Monti Tauri, poi ribattezzata Faustinopoli. Dopo
la morte fu deificata e infine sepolta nel mausoleo di Adriano. [tratto
da http://www.numislanz.de/auktion94/00624H00.HTM
e da http://www.wctc.net/~msersch/faustinajr.htm].
Nella iconografia imperiale Faustina Minore si distingue da Faustina
Maggiore per il fatto che la prima porta la crocchia di capelli dietro
la testa mentre la seconda sulla cima della testa.
(2) La
dedica alla salute di Faustina attorno all'immagine della dea Salute personificata
allude all'auspicio di recupero da una malattia che aveva colpito la sovrana. |