Ignota (Carinus?) | |||
Roma, 13.5.2003
Gentile sig. Giulio,
ne approfitto per proporle un'altro caso, ho paura che a causa dello stato di conservazione sia un'impresa impossibile, ma ecco qua: la moneta è chiaramente in bronzo con una leggera patina verde-marrone, il peso è di 3,9 grammi e il diametro è 1,9 cm. l'unica parte di leggenda che riesco a decifrare con certezza sono le prime 3 lettere al dritto MAV, il resto e al centro sul rovescio è molto usurato. So che per lo stato di conservazione la moneta è di nessun valore, ma non ho nessun interesse al valore commerciale delle mie monete, solo mi affascina l'idea della storia che portano con loro. Credo di aver visto delle monete vagamente simili alla mia in una sezione sulle monete delle provincie romane dell'Africa... La ringrazio anticipatamente per il suo interessamento. Saluti. Andrea |
|||
|
|||
Roma, 29.7.2003
Egregio Lettore,
non sono in grado di catalogare con certezza questa moneta a causa del cattivo stato di conservazione. La leggenda del dritto che mi pare di poter leggere è: MAV?CAR che é compatibile con una delle seguenti: M AVR CARINVS CAES M AVR CARINVS NOB C M AVR CARINVS NOB CAES L'immagine del rovescio sembra associabile a due personaggi disposti attorno ad un trofeo. Qualora le ipotesi di lettura sopra evidenziate fossero vere, la moneta potrebbe essere un antoniniano coniato a nome di Marco Aurelio Carino, al tempo in cui era "Caesar" oppure "Nobilis Caesar". Tuttavia lo stile della testa del dritto, per quel poco che si può intravedere, sembra piuttosto classico e pertanto incompatibile con la monetazione del periodo 283-285 d.C.. Purtroppo al momento non ho la possibilità di accedere in biblioteca per consultare il 5° volume del RIC e farmi un'idea più precisa. Un saluto cordiale. Giulio De Florio |
|||
|