CESARE 
Roma, 29.4.2004
Gentile Signor Giulio le faccio prima di ogni cosa i complimenti per il sito, un mio amico ha trovato qualche anno fa la moneta in allegato aveva una patina bianco-verde sul retro vi si legge L. Flaminius    III Vir  pesa circa 8 g ed è di Rame almeno sembra vorrei sapere se si tratta di un originale o se è una copia, inoltre mi piacerebbe conoscerne la data di emissione e la persona rappresentata sul dritto ( ho pensato che si tratta di Lucio Flaminio Chilo ma posso sbagliarmi non essendo un esperto come lei) inoltre che cosa rappresenta l'immagine sul retro e se vi sono confronti rinvenibili in alcuni testi. 
La ringrazio anticipatamente.
Roma, 8.5.2004
Egregio Lettore,
di seguito le fornisco gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta che mi ha segnalato:

Zecca di Roma, denario, Sydenham1089 , Crawford485/1, 43a.C.

D. Testa laureata di Cesare a destra. Bordo perlinato.
R.  Dea in piedi a sinistra sorregge un caduceo con la mano destra e uno scettro con la sinistra. A destra L• FLAMINIVS1 a scendere. A sinistra IIIIVIR a salire.2

Ho trovato nel web la seguente moneta di tipologia simile a quella in esame, della quale di seguito, a titolo di confronto con quella in suo possesso e per le indicazioni di valore, fornisco il link:

http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s1423.html Denomination: Denarius  Grade: Good Fine Reference: Crawford 485/1; CRI 113; Sydenham 1089; RSC 26 Julius Caesar. 43 BC. AR Denarius (3.68 gm). L. Flaminius Chilo, moneyer. Laureate head right / L• FLAMINIVS IIII • VIR, Pax standing left, holding caduceus and sceptre. Crawford 485/1; CRI 113; Sydenham 1089; RSC 26. Near VF, partial flat strike. Attractive portrait! Estimate $1500
Concludo osservando che la moneta in suo possesso è il riconio moderno di un denario, probabilmente emesso a scopo pubblicitario. Aggiungerò, a scanso di equivoci e al di là delle evidenti carenze di stile dell'esemplare di figura, che con questa tipologia monetale non risulta siano stati coniati nominali di bronzo.

Un saluto cordiale. 
Giulio De Florio

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(1) Si noti il fatto che la moneta fu coniata esattamente nell'anno successivo alla morte di Cesare e che L Flaminius Chilo fu il primo dei quadrumviri monetali del 43 a coniare moneta dopo sei mesi di interruzione seguiti alla morte di Cesare. Ciò lo si deduce dal fatto che, in un successivo denario coniato dallo stesso monetiere, la leggenda del dritto porta l'indicazione "PRI FL" (PRImvs FLavit", per primo coniò). L'incertezza del momento politico seguito alle Idi di Marzo è riflessa dal fatto che Flaminio Chilo scelse, come tipo del dritto, quello di Cesare defunto e non quello di uno dei triumviri.
(2) Il tipo del rovescio potrebbe essere il ritratto di Venere, con lo scettro, simbolo del dominio e il caduceo, simbolo della felicità o forse quello della Pace, tipologia ad ogni modo mutuata, in associazione con la testa di Cesare, dalla monetazione del 44. Secondo il Crawford, il monetiere responsabile di questo conio potrebbe essere un personaggio minore che nel 44 si era presentato candidato come "tribunus suffectus" (eletto cioè dopo il tempo regolare) e con il Cilo proscritto poi verso la fine del 43.

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