Asse della prua | |||
Roma, 26.3.2004
Ciao ti allego la foto di una
moneta romana che sembrerebbe un Asse romano. Purtroppo non si vede molto
bene a causa delle condizioni. Al dritto si può notare la figura
del dio Giano Bifronte con sopra il simbolo di un UNO e questo dovrebbe
indicare che è un Asse. Al rovescio si vede la prua di una nave,
ma non riesco a capire se sopra ci sia scritta la dicitura ROMA..
- peso: 40 gr circa- diametro: 31,5 cm - non magnetica - asse di conio del diritto ad ore 11 rispetto al rovescio A quale datazione appartiene? e quanto potrebbe valere? Grazie |
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Roma, 8.4.2004
Egregio Lettore,
di seguito le fornisco gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla sua moneta: Zecca di Roma, asse (bronzo)1,
Crawford 186/1 , Sydenham 373, 169÷158 a.C.
Sono presenti nel web le seguenti moneta di tipologia simile a quella di figura delle quali di seguito fornisco, a titolo di confronto, i link:
Un saluto cordiale.
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(2) Murena era una famiglia plebea originaria di Lanuvio, appartenente alla gens Licinia, il cui nome si diceva derivasse dalla passione di un capostipite per le murene. Principali membri della famiglia furono Lucius Licinius Murena, sconfitto da Mitridate in Asia nell'81 a.C. e suo figlio, omonimo, legato di Lucius Licinius Lucullus nella terza guerra mitridatica, pretore nel 65, resosi popolare per i magnifici giochi che a sue spese organizzò. Quest'ultimo si guadagnò simpatia e consenso come amministratore della Gallia Transalpina dove era stato inviato al termine dell'incarico di pretore. Nel 62 fu eletto console (per la cronologia dei consoli, v. http://tinyurl.com/3b3ww) ma, prima di assumere l'incarico, fu accusato di corruzione e brogli elettorali da Servius Sulpicius, suo avversario politico nella campagna elettorale per il consolato. Nel giudizio che ne seguì Lucius Licinius Murena fu difeso con successo da un collegio formato dagli avvocati Marcus Licinius Crassus (poi divenuto triumviro), Quintus Hortensius e da Cicerone il quale pubblicò l'orazione difensiva (Cic. Pro Murena) di cui di seguito trascrivo un passo significativo (http://tinyurl.com/2ap57): "Summam video esse in te, Ser. Sulpici, dignitatem generis, integritatis, industriae ceterorumque ornamentorum omnium quibus fretum ad consulatus petitionem adgredi par est. Paria cognosco esse ista in L. Murena, atque ita paria ut neque ipse dignitate vinci <a te> potuerit neque te dignitate superarit. Contempsisti L. Murenae genus, extulisti tuum. Quo loco si tibi hoc sumis, nisi qui patricius sit, neminem bono esse genere natum, facis ut rursus plebes in Aventinum sevocanda esse videatur. Sin autem sunt amplae et honestae familiae plebeiae, et proavus L. Murenae et avus praetor fuit, et pater, cum amplissime atque honestissime ex praetura triumphasset, hoc faciliorem huic gradum consulatus adipiscendi reliquit quod is iam patri debitus a filio petebatur." (Vedo che si coniugano in te, Servio Sulpicio, la più alta dignità di censo, di integrità e di operosità e di tutte quelle qualità su cui deve poter contare un uomo che si presenti candidato al consolato, qualità che Lucio Murena possiede in eguale misura, tanto che non si possa affermare né che egli ti superi, né che tu gli sia da meno. Ti sei espresso in modo sprezzante nei confronti della famiglia di Lucio Murena, mentre hai elogiato la tua; ma se spingi questo concetto sino al punto da affermare che solo un patrizio possa considerarsi di buona famiglia, costringerai di nuovo la gente comune a ritirarsi sull'Aventino. Se invece esistono famiglie plebee ragguardevoli e onorate - e furono pretori sia il bisavolo che il nonno di Lucio Murena - anche il padre, quando nella maniera più onorevole e dignitosa ottenne il trionfo uscendo dalla carica di pretore, ha con questo facilitato Lucio Murena nell’accesso al consolato poiché all’onore dovuto al padre aspirava ora il figlio). Il che ci riporta al nostro monetiere del 169÷158 a.C. il quale, all'inizio della carriera politica, prima ancora quindi di diventare, secondo quanto ci dice Cicerone, pretore, svolse l'incarico di magistrato monetale e, in questa veste, batté la moneta di figura. E' poi noto che nel prosieguo della sua carriera politico, Lucius Licinius Murena prese parte con Lucius Mummius, console nel 146, alla commissione senatoriale incaricata della riorganizzazione della Grecia dopo la conquista romana successiva alla guerra Achea. |
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