Roma, 21.3.2004
Egregio Lettore,
di seguito le fornisco gli
elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla sua moneta:
D. Testa di Didio Giuliano,
drappeggiato e corazzato a destra. IMPCAESARMDIDSEVERVSIVLIANVSAVGPP.1
R. Didio Giuliano su una quadriga
a sinistra è incoronato da una Vittoria a destra. COSII SC
in esergo.
Di solito, quando mi trovo
di fronte ad una copia moderna di una moneta antica, cerco di risalire
all'originale che si vuole imitare. Ma nel caso presente ciò non
è stato possibile perché:
-
la leggenda del dritto, così
come sopra descritta, non è attestata nella monetazione di Didio
Giuliano;
-
lo stesso dicasi per la leggenda
del rovescio;
-
anche la tipologia del rovescio
(la quadriga) non è attestata per Didio Giuliano.
Lo stile è molto approssimativo,
molto simile per altro a quello del tondello già trattato alla pagina:
http://digilander.libero.it/moneteromane/corrisp/a99/a99.html
.
Osservo infine che il tondello
è troppo pesante per essere un sesterzio. Non posso escludere che
si volesse imitare un medaglione (che propriamente non è moneta
circolante) ma non sono in grado di confermarlo perché non dispongo
di documentazione idonea per questo tipo di oggetti.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
------------
(1) IMPerator
CAESar M DIDius SEVERVS IVLIANVS AVGustus Pater Patriae. Dopo l'assassinio
di Pertinace, nel 193 d.C., le guardie pretoriane annunciarono pubblicamente
che avrebbero eletto imperatore l'uomo che avesse offerto più denaro.
Didio Giuliano, un ricco senatore, offrì ai soldati 25000 sesterzi
ciascuno, e fu immediatamente proclamato imperatore. Le circostanze della
sua nomina suscitarono una tale indignazione, che il popolo di Roma si
riunì nel Circo e decise di inviare un appello a Pescennio Nigro,
governatore della Siria, affinchè venisse in aiuto. Anche altri
due governatori provinciali, Clodio Albino in Britannia, e Settimio Severo
nell'Alta Pannonia, raccolsero l'invito. S. Severo avanzò rapidamente
su Roma, e D. Giuliano, dopo parecchi e infruttuosi tentativi di negoziare
con il suo rivale, venne destituito dai Pretoriani e deposto dal senato.
Egli cercò rifugio nel suo palazzo, ma fu decapitato il 2 giugno
dopo un regno di soli 66 giorni. (tratto dal Monenegro, a sua volta tratto
da David R. Sear; n.d.r.). |