DIDIO Giuliano
Roma, 4.3.2004
Peso 37.1 gr, altezza 37 mm, larghezza 37.2mm, spessore 5.3 mm 
Ps. anche questa ha il retro rovesciato in più molto pesante rispetto alle altre.
Roma, 21.3.2004
Egregio Lettore,
di seguito le fornisco gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla sua moneta:

D. Testa di Didio Giuliano, drappeggiato e corazzato a destra. IMPCAESARMDIDSEVERVSIVLIANVSAVGPP.1
R. Didio Giuliano su una quadriga a sinistra è incoronato da una Vittoria a destra. COSII SC in esergo.

Di solito, quando mi trovo di fronte ad una copia moderna di una moneta antica, cerco di risalire all'originale che si vuole imitare. Ma nel caso presente ciò non è stato possibile perché:

  1. la leggenda del dritto, così come sopra descritta, non è attestata nella monetazione di Didio Giuliano;
  2. lo stesso dicasi per la leggenda del rovescio;
  3. anche la tipologia del rovescio (la quadriga) non è attestata per Didio Giuliano.
Lo stile è molto approssimativo, molto simile per altro a quello del tondello già trattato alla pagina: http://digilander.libero.it/moneteromane/corrisp/a99/a99.html .
Osservo infine che il tondello è troppo pesante per essere un sesterzio. Non posso escludere che si volesse imitare un medaglione (che propriamente non è moneta circolante) ma non sono in grado di confermarlo perché non dispongo di documentazione idonea per questo tipo di oggetti.

Un saluto cordiale. 
Giulio De Florio
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(1) IMPerator CAESar M DIDius SEVERVS IVLIANVS AVGustus Pater Patriae.  Dopo l'assassinio di Pertinace, nel 193 d.C., le guardie pretoriane annunciarono pubblicamente che avrebbero eletto imperatore l'uomo che avesse offerto più denaro. Didio Giuliano, un ricco senatore, offrì ai soldati 25000 sesterzi ciascuno, e fu immediatamente proclamato imperatore. Le circostanze della sua nomina suscitarono una tale indignazione, che il popolo di Roma si riunì nel Circo e decise di inviare un appello a Pescennio Nigro, governatore della Siria, affinchè venisse in aiuto. Anche altri due governatori provinciali, Clodio Albino in Britannia, e Settimio Severo nell'Alta Pannonia, raccolsero l'invito. S. Severo avanzò rapidamente su Roma, e D. Giuliano, dopo parecchi e infruttuosi tentativi di negoziare con il suo rivale, venne destituito dai Pretoriani e deposto dal senato. Egli cercò rifugio nel suo palazzo, ma fu decapitato il 2 giugno dopo un regno di soli 66 giorni. (tratto dal Monenegro, a sua volta tratto da David R. Sear; n.d.r.).

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