32° lungometraggio targato Disney, Il Re
Leone, fu un successo enorme. La versione in VHS ha venduto oltre 55
milioni di copie. Il film contiene elementi innovativi per la Disney: in
tutta la pellicola, non viene mai nominato, né appare, l’uomo e il tema
della morte è affrontato in maniera molto esplicita.
Seguiamo la vita del cucciolo Simba, presentato come futuro Re Leone sulla
Rupe dei Re dal babbuino sciamano Rafiki a tutti gli animali. Tutto è
scoperta per il cucciolo e il mondo intero gli appare amico. Ma la
malvagità è molto vicina: lo zio, il perfido Scar, vuole il trono e trama
nell’ombra. Si allea con le iene e attira il cucciolo in una trappola,
scatenandogli addosso una mandria di gnù in corsa, quindi avvisa Mufasa
che accorre per salvare il figlio, ma viene travolto e quando chiede aiuto
al fratello, questi, con uno sguardo che gela il sangue, lo uccide le
parole “Lunga vita al re!”. Scar incolpa Simba della morte del padre e il
cucciolo, disperato, sopraffatto dalla vergogna, sceglie l’esilio. Si
imbatterà in due buffi personaggi, Timon e Pumba, la cui filosofia è
racchiusa nella canzone Hakuna Matata, ma che conoscono il valore della
lealtà e dell’amicizia: con loro vivrà un periodo spensierato, fino
all’incontro con Nala, sua amica d’infanzia e ora giovane leonessa, e lo
sciamano Rafiki, che gli apriranno gli occhi. Il Re Leone ritorna e
scaccia in un duello epico il perfido Scar.