Questa rappresentazione non vuole essere di condanna, ma solo una ricerca per capire i perché presumibili dell’immigrazione clandestina, come questa può realizzarsi e cosa può comportare, se non è controllata o meglio fermata. Considerando con rispetto lo stato di povertà in cui vivono molte popolazioni, non si giustifica il fatto di accettare una immigrazione di massa, la quale potrebbe creare scompensi nel possibile paese ospitante.

Per “mal d’Africa” s’intende quel particolare momento di nostalgia, che  si riscontra in chi ha avuto esperienze in questo continente. Un mal d’Africa, che in ultima analisi consiste nella nostalgia di un sistema di vita primordiale con la natura, come quella che gli antichi popoli europei e particolarmente  i Celti praticavano e che solo le mire imperialiste di Roma, portatrici già allora di una  idea globalizzante, riuscirono  far dimenticare, ma che è rimasta nella genetica dell’essere umano e pronta ad essere riscoperta, con struggente visibilità, nel continente africano.

Oggigiorno purtroppo, vi è un mal d’Africa che colpisce parte dei popoli africani, quello di dimenticare ( in favore del tutto e subito della civiltà occidentale che tutto vuol globalizzare ), il lento cammino della natura e vivere in simbiosi con essa; ciò non vuol dire vivere da poveri o da affamati.
Un beduino che attraversa il deserto con i suoi cammelli, non è meno ricco di chi da noi lavora in officina. Tornato a casa, penso proprio che non gli prenda il mal di fabbrica.
Osserviamo ora la seguente tabella riferita agli stati dell’Africa settentrionale dai quali è maggiore il flusso immigratorio.
 
 

 

Osservando la tabella, si nota che su un’ area dicirca 17 milioni di Km^2 sono stanziati 464 milioni di abitanti, con una densità pari a  28 persone a  Km^2 .
Questo rapporto, se si tiene conto delle zone deserte, non corrisponde ad una cifra plausibile; togliendo i 9 milioni di Km^2 del deserto, dai 17 del nord  Africa, il rapporto cambia a 60 abitanti per Km^2 .
Da studi recenti, si considerano 200abit. per Km^2 una densità massima perché un popolo possa vivere in simbiosi con il suo territorio, i 60 abitanti per Km^2 dell’Africa Settentrionale, dovrebbero essere un rapporto ottimale.

 

NB: densità di numero abitanti per Km^2 di un territorio, sta ad indicare che per un n° X di persone, occorre un numero Y di Km^2 di territorio, che serve al sostentamento ed al vivere nelle sue varie forme, nel rispetto dell’ambiente.
E’ giunto il momento, in base a queste considerazioni, di tentare di rispondere a delle domande che giungono spontanee.
Prima vediamo in modo geografico gli eventuali percorsi che usano gli emigranti Clandestini.

 

 

Perché si sceglie la Libia, nella maggioranza dei casi, come trampolino per sbarcare in Europa o meglio in Italia?
 R: Si può dedurre, che il governo libico tenti di trarne vantaggi dai paesi europei. Diversamente, potrebbe  essere complice nel progetto di invasione islamica dell’Europa e si sceglie l’Italia come approdo,  perché abbiamo nell’arco parlamentare un coacervo di Vaticanisti e Comunisti che per motivi politici ed economici, vogliono che gli Italiani siano “brava gente”… Noi, non loro. Loro, invece con il loro falso buonismo sono invece degli schiavisti.
  
2) Chi sono, quelle persone che tentano di emigrare clandestinamente?
 R:Dalla tabella precedente si nota che benché il nord A. sia nella sua maggioranza Islamica, vi sono altre comunità religiose. Un dubbio sorge se i clandestini sono solo di religione Islamica.
3) Come abbiamo visto, l’Africa settentr. ha  460 mil. di abitanti, dobbiamo aspettarci un esodo di massa, o da noi arrivano solo gli affamati?
R: Vedendo le immagini dei clandestini che sbarcano, non si nota che vi siano dei deperiti fisicamente, ma solo le immagini di persone stressate dal viaggio effettuato in precarie condizioni. 

     

4) Se sono i disadattati, chi li finanzia?  Considerando che per attraversare la parte di mare di questo triste viaggio, si parla di 1200 $, quanto costerà arrivare alle coste libiche tenendo presente che bisogna attraversare chilometri di deserto?
R: Noi presumiamo che vi sia un gioco di interessi che comprendono anche quelle associazioni umanitarie asservite o usate da chi ha intenzione di destabilizzare l’Europa, favorendo l’invasione Islamica.

 

5) Si sa per certo che nel tratto di mare che separa l’Africa dall’Europa, molti clandestini hanno perso la vita, quanti scheletri vi saranno nelle sabbie se si tiene conto che più del 90% del territorio libico è desertico?
R: Non è deducibile quantificare queste vittime, ma se non ve ne fossero, vuol dire che chi tenta di giungere sulle coste libiche è aiutato, diversamente questo numero può essere taciuto, perché è più conveniente per chi opera nella pseudoumanità, salvarli in mare per poi portarli sulle nostre coste       per inserirli nei centri di accoglienza da cui ne traggono vantaggi.  ( segue cartina della Libia)
 
 

                                                                                                  
 

Le considerazioni, che si traggono dall’osservazione delle due diapositive precedenti possono essere molteplici, quindi ci limiteremo a considerarne le più evidenti
1)Attualmente le zone più industrializzate sono situate nell’Europa occidentale ed è in questa che si concentra l’immigrazione, che di conseguenza ne aumenta la densità di abitanti per Km^2.
      Ciò sta ad indicare che esiste la possibile nascita di conflitti o divergenze tra le varie etnie in campo.  (riferendosi all’Italia dove il 70% del territorio è montano e quindi poco abitabile, la densità data in tabella di 192 abit. per Km^2 è di fatto superata e superiore a quella cifra massima di 200 abit.   che  permette ad un popolo, di vivere in simbiosi con il suo territorio. Un ulteriore incremento si presume sia controproducente)

 

2) Per paradosso, con la globalizzazione del libero mercato in atto, varie aziende e quindi il settore produttivo, tende a spostarsi dove il costo del lavoro è minore creando così dei disoccupati dove precedentemente erano stanziate.
3)In caso di bisogno di manodopera, perché non si attinge dai paesi dell’Europa orientale, più adatta a lavorare in fabbrica e più consone alla nostra cultura?
Perché si favorisce invece una immigrazione di popolazioni con culture e religioni molto diverse che tendono ad integrarsi prevaricando i nostri usi e costumi, creando astio che può  portare a forme di razzismo?

 

4) In ultima analisi si può pensare che tutte queste incongruenze, giocate sulle spalle dei popoli, non siano altro che una mistificazione per nascondere, supponiamo, il vero motivo che è quello di chi in futuro dovrà governare il mondo globalizzato.
      In questo disegno,dove ogni potere cerca di tracciare l’ultima linea, non bisogna dimenticare la richiesta della Turchia di far parte dell’Europa con i suoi 70 mil. di abitanti, dei quali il 98% sono mussulmani.( Questa è una percentuale che lascia perplessi, se si pensa che alla caduta di Costantinopoli ,1453 dc, il cristianesimo era la religione predominante ed ora dopo 600 anni, si può dire che non ne rimane traccia. Quale fu la forza persuasiva che condusse a questo cambiamento? Non osiamo pensare al peggio.)
 Di questo disegno, valuteremo la concretezza

 

 
          L'OMBRA DELLA MEZZALUNA ISLAMICA INTEGRALISTA SULL' EUROPA  

                                                       E LA GUERRA IN CORSO.

              LA GLOBALIZZAZIONE PER REALIZZARSI HA NECESSITA' DI AVERE:

                UN SOLO GOVERNO, UNA SOLA CULTURA, UNA SOLA RELIGIONE

PASSIAMO AD ANALIZZARE QUESTI POTERI

 

                                                            

 

 

Fatte queste considerazioni sui tre sistemi globalisti in lotta, è palese che la sinistra e l’Islam terroristico sono uniti nel disegno di prevaricare sul capitalismo occidentale.
 A sostegno di quest’ipotesi, è sufficiente costatare l’aiuto incondizionato che le sinistre porgono a tutto ciò che è Islamico (vedi la guerra nel Kosovo, che con la scusa  dell’avallo dell’ONU e alla faccia del pacifismo hanno aiutato i musulmani albanesi, che con una  immigrazione clandestina, si sono conquistati questo martoriato territorio diventandone
 maggioranza )
  In ultima analisi, ecco tre globalismi  un contro l’altro armati e a secondo dei casi crearsi effimere alleanze a due per prevaricare sul terzo.  Infine questi si batteranno in un mondo già devastato. Attualmente si può considerare alleati la sinistra europea ed il modo islamico.
La battaglia tra questi ultimi due potrà essere evitata se tutti saremo poveri e islamici. Per l’umanità poco cambia in questo caso; dovrà subire governi burocratici e dispostici.
Quali tristi conseguenze tutto ciò può portare? 
Sicuramente non vi saranno ne vinti né vincitori ma certamente tante sofferenze, a meno che i popoli non cesseranno di essere massa inerte e si decideranno a non essere più manipolati da tali sistemi, difendendo il proprio territorio con i suoi usi e costumi.
Forse però, certe coscienze per svegliarsi hanno bisogna di sofferenza, per poi dire, perché non ci ho pensato prima.

 

 

 

 

 

 

 
LA CARRELLATA SUI PROBLEMI CHE ASSILLANO IL NOSTRO MOMENTO STORICO E’ TERMINATA. ESSA E’ STATA REALIZZATA IN MODO  PRAGMATICO E SENZ’ ALTRO QUALCOSA E’ STATO DIMENTICATO. AD ESEMPIO, CI SAREBBE DA VALUTARE ANCHE IL FLUSSO IMMIGRATORIO CLANDESTINO, PROVENIENTE DALLA TERRA FERMA, CHE INTERESSA I TERRITORI  VENETO PADANI DEL NORD-EST.
 NON RESTA CHE CAPIRE, COME IMPEDIRE CHE SI REALIZZI QUESTO DISEGNO TENDENTE A CANCELLARE OGNI PECULIARITA’ UMANA PER RENDERE UN MONDO PIATTO E SENZA I DIVERSI COLORI DELLA VITA, A SCAPITO DI UN MERCATO GLOBALIZZATO. MERAVIGLIOSO SAREBBE VIAGGIARE PER IL MONDO SENZA L’ASSILLO DI ESSERE DIVERSI, DOVE TUTTI  RISPETTANO I TUOI USI E COSTUMI E RELIGIONE MENTRE NEL CONTEMPO TU RISPETTI IL LORO MODO DI VIVERE E GIOISCI DELLE DIVERSITA’.
NOI COMUNISTI FEDERALISTI, A RIGUARDO ABBIAMO LE IDEE CHIARE, LA PRIMA DELLE QUALI E’ CHE OGNI POPOLO DEVE ESSERE PADRONE A CASA SUA E SE QUESTO POPOLO HA BISOGNO DI  AIUTO NON DEVE ESSERE TRATTATO ALLA STREGUA DEGLI  INDIANI D’AMERICA, I QUALI CHIUSI IN RISERVE COME IN GABBIA, ASPETTANO IN PIENA APATIA CHE ARRIVI L’INSERVIENTE A PORTARE IL CIBO.
 
AIUTARE UN POPOLO IN QUESTO MODO, SIGNIFICA CANCELLARNE L’IDENTITA’ E RENDERE SOLO RICCHI QUELLI CHE PORTANO QUESTO TIPO DI AIUTO.
 NOI  INTENDIAMO PORTARE UN’ALTRA  FORMA DI AIUTO, QUELLA CHE CONDUCE ALL’AUTOSOSTENTAMENTO IN TUTTE LE NECESSITA’ DELLA VITA

FINE

   Dia18a di 29

 
 

 

  IN MEMORIA DI BAKUNIN

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