Uscita con méta la catena del(la) Košuta, parte centro-occidentale. Ad essere rigorosi, quella della Košuta è una sottocatena facente parte di quella delle Karawanke. In zona ci sono 2 cime, di poco superiori ai 2000 metri che per svariate ragioni non sono riuscito a raggiungere negli anni scorsi. Approfitto di una giornata che le previsioni davano di cielo sgombro. In realtà la situazione poteva essere riassunta così: poco nuvoloso. Ovvero, troppo poche nuvole per proteggere dal sole e suffientemente tante da precludere il panorama di vetta.
Il percorso seguito si è svolto su sentieri noti oppure su tratti di cui avevo una conoscenza pregressa. Con segnaletica decente e migliore visibilità c'è la possibilità di effettuare un giro ad anello. Caratteristica abbastanza comune: indicazioni sui segnavia (quando ci sono) deteriorate a macchia di leopardo.
Il rifugio di riferimento è il Dom na Kofcah cui generalmente si
perviene partendo dalla Planina Matisovec, a sua volta raggiungibile
dall'autostrada Ljubljana-Jesenice (uscita Tržič; quindi
Tržič, Podljubeli, Pl. Matisovec). Per evitare ingorghi e parcheggi
selvaggi, a valle della malga è stato ricavato un buon parcheggio (una
decina di macchine già presenti). Da qui a piedi lungo la strada sino
alla planina. Poi su sentiero che, dapprima appare terroso, risale un bosco di aghifoglie districandosi
tra le radici, quindi lambisce una piccola conca
prativa, attraversa una zona sgangherata da
lavori forestali e con un ultima ripida rampa giunge al rifugio. Appare
più un agriturismo che una struttura per gli
escursionisti.
Il Kladivo è dato a 2h ed il Veliki Vrh ad 1h 30'. Il primo è nelle nuvole. Opto per il secondo, se non altro
perché il sentiero appare frequentato.
Mi avvio. Su per il pascolo monticato dietro al rifugio. Segue più
avanti un breve tratto attrezzato. Nonostante le nuvole, si suda a profusione. Arrivo in cresta, con V. Vrh dato a 35'. Le vetta si vede e no. Avanti per
sentiero. Ma c'è un tranello. Ad un certo punto il sentiero si
sdoppia. Quello a sinistra mira dritto alla cima, ma rimane sottovento con
esposizione a sud. In compenso non si cono perdite di quota. L'altro segue
il filo di cresta, con perdite di quota ma almeno c'è qualche
zaffata di vento fresco e qualche inquadratura
dello scosceso versante nord. Ho seguito
quest'ultimo tratto in inganno da escursionisti in discesa.
La cima è anonima perché mancano le
indicazioni. Posto frequentatissimo con prevalenza di escursioniste.
Visibilità scarsa e solo verso nord (Austria). Il Kladivo è
visibile a tratti e dai discorsi captati c'è più di qualcuno
che si accinge a salirlo. Olè!
A ritroso verso est lungo il filo di cresta sorvegliati dai
cippi di confine. Scorci
inediti. Passata la discesa che si incontra dopo il Kofce, ci si trova
innanzi il Mali Kladivo. A leggere le relazioni,
potrebbe riservare qualche difficoltà. Il sentiero, evidentissimo ma
segnato quasi zero, taglia la base della cuspide e percorre una
zona mugata. Quindi in picchiata verso la sella tra
i due martelli (slov. kladivo = ital. martello). Non resta che rimontare
un valloncello al cui termine c'è la
vetta, pure questa anonima. Un escursionista
anglofono nel frattempo sopraggiunto mi conferma che siamo proprio sul Kladivo.
Fa molto caldo e sono a corto di magliette asciutte. Secondo le carte, dalla
cima è possibile abbassarsi velocemente sino alla P.na Sjia e da qui in
breve al rifugio. Ma tutta la parte sud è avvolta dalla nebbia. Dato che
i segnavia non sempre ci sono, non mi resta che rifare a ritroso il sentiero
(sobbarcandomi le controsalite) sino a raggiungere il Kofce. Da qui,
un poco visibile segno mi indica il sentiero da
seguire. A sinistra, in fortissima discesa sino ad immettersi sul sentiero
proveniente dal V. Vrh e con questo al rifugio. Sosta.
2 cime, e non vicine, sono un bel colpo. Peccato per il panorama (Karawanke,
Alpi di Kamnik, Tauri) mancato.
Quindi alla macchina, facendo molta attenzione ad imboccare il sentiero giusto.
Poco sotto il rifugio, giunti ad una evidente staccionata, a destra. Nel bosco
la temperatura è gradevole. Non sarà così in macchina che
si sta rosolando al sole.