Vatican prepares for extraterrestrial disclosure di Michael Salla, Ph.D. (Dottore in Filosofia) Honolulu Exopolitics Examiner (12 novembre 2009)
Il Vaticano ha appena completato una conferenza di cinque giorni sulla Astrobiologia (ndr o Esobiologia, cioè lo studio della possibilità della vita extra-terrestre) in cui gli scienziati sono stati convocati per discutere l’individuazione e le implicazioni sulla vita extraterrestre. La principale forza trainante della conferenza è stato il direttore della Specola Vaticana, il gesuita padre José Gabriel Funes. Nel maggio 2008, Funes ha rilasciato un’intervista al giornale del Vaticano, l’Osservatore Romano, dicendo che l’esistenza di intelligenza extraterrestre pongono diversi problemi per la teologia Cattolica. La conferenza stessa è stata convocata ufficialmente dal Pontificia Accademia delle Scienze del Vaticano, presieduta dal suo leader religioso Mons. Marcelo Sanchez Sorondo, e si è tenuta in Vaticano dal 6 al 10 novembre 2009. Insieme all’intervista di Funes del 2008 e le sue successive osservazioni pubbliche, la conferenza dimostra una gradita apertura da parte del Vaticano sulla possibilità di vita extraterrestre e le sue implicazioni. L’apertura del Vaticano alla discussione di vita extraterrestre non è casuale. Fa parte di una politica di apertura segretamente adottata dalle Nazioni Unite nel febbraio 2008. In realtà, il Vaticano sta svolgendo un ruolo di primo piano nella preparazione al mondo per la divulgazione extraterrestre.Per la maggior parte degli osservatori, la conferenza è stata una riunione scientifica innovativa riconosciuta dalla Pontificia Accademia delle Scienze del Vaticano per mostrare il sostegno della Santa Sede alla scienza moderna nella rilevazione di vita extraterrestre. La conferenza si concentra principalmente sul rilevamento di primitive forme di vita extraterrestre e ha visto l’esposizione di circa 30 esperti internazionali di astronomia, fisica e biologia. Marc Kaufman del Washington Post (“When E.T. phones the Pope” 8 novembre 2009): Gli scienziati (molti di loro sono non credenti) stanno offrendo esposizioni su temi diversi su come la vita potrebbe essere nata sulla Terra; recentemente sono stati individuati “estremofili”, microbi che vivono in luoghi difficili del nostro pianeta che potrebbero svelarci possibili vite su altri pianeti e come potrebbero essere individuate nel nostro sistema solare, o come le loro “firme” biologiche potrebbero essere trovate su pianeti extrasolari molto distanti. La discussione delle implicazioni di vita intelligente extraterrestre, sia scientifica che teologica, non sembra predominare nell’ordine del giorno della conferenza. Uno dei presentatori, tuttavia, il Prof. Paul Davies ha commentato sulle implicazioni religiose della scoperta di vita intelligente extraterrestre: “Se si guarda indietro al dibattito nella storia cristiana su questo punto, ci si divide in due gruppi. Ci sono quelli che credono che il destino umano sia di portare la salvezza agli alieni, e ci sono coloro che credono nelle incarnazioni multiple, “Davies ha sottolineato che la teoria delle incarnazioni multiple, l’idea cioè di un Gesù Cristo multiplo che si troverebbe nell’universo” è un eresia nel cattolicesimo”.Il Vaticano, attraverso Funes, sostiene l’idea che l’incarnazione di Cristo è un evento unico nella storia della Terra ed è legata alla “caduta” dell’umanità e al “peccato originale”. Questa idea è stata una delle tematiche principali di Padre Funes nell’intervista del 2008 che è stata intitolata “L’extraterrestre è mio fratello”. Funes ha detto che la vita intelligente extraterrestre non può avere avuto un “caduta”, e può essere “libera dal peccato originale … [ancora] in piena amicizia con il loro creatore.” Questo rende possibile considerarli come “nostri fratelli”, come ha spiegato Funes : Così come vi è una molteplicità di creature sulla terra, ci possono essere altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio.. Questo non è in contrasto con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio … “Perché non possiamo parlare di un “fratello extraterrestre”? Anche quella sarebbe parte della creazione…Più importante è la dichiarazione di Funes con quale rende possibile l’idea che il Cristianesimo può essere esportato in mondi extraterrestri che non hanno avuto una “caduta” come l’uomo e sono liberi dal peccato originale. La nuova apertura del Vaticano sulla vita extraterrestre è coerente con i rapporti delle discussioni segrete che si sono tenute presso le Nazioni Unite ed iniziate nel febbraio 2008. Il rappresentante permanente del Vaticano presso le Nazioni Unite, l’Arcivescovo Celestino Migliore, ha riferito di aver partecipato insieme ad una serie di altri importanti funzionari di governo alla discussione dell’aumento di avvistamenti UFO e le implicazioni di queste visite extraterrestri. Molto significativa la posizione dell’Arcivescovo Migliore che intrattiene stretti rapporti con la Pontificia Accademia delle Scienze del Vaticano. Al tempo delle discussioni segrete presso le Nazioni Unite, l’Arcivescovo Migliore ha fatto una presentazione sulla questione morale connessa con i problemi scientifici, come il cambiamento climatico. Ancora più importanti le discussioni delle Nazioni Unite secondo quanto riferito hanno portato ad una nuova politica di apertura in corso di adozione da circa 30 nazioni che inizierà nel 2009.Un altro importante partecipante che all’epoca era il rappresentante permanente ONU per la Gran Bretagna, Sir John Sawers, ha riferito di aver partecipato alla discussione delle Nazioni Unite nel 2008. Sawers successivamente è stato nominato a capo del prestigioso MI6 inglese (servizi segreti). La nomina di un diplomatico a capo di un servizio di intelligence è stata davvero insolita. Secondo un rapporto della BBC: “dare quel posto a qualcun che ha occupato un servizio diplomatico è da considerarsi una rottura con la tradizione.” Visto nel contesto delle riunioni del febbraio 2008 presso le Nazioni Unite, forse l’MI6 sta riconoscendo la necessità di una maggiore diplomazia nel trattare con problemi posti da una nuova politica di apertura sugli UFO e l’eventuale divulgazione di vita extraterrestre.La sponsorizzazione del Vaticano alla conferenza di Astrobiologia è stato un evento epocale. Ne è emerso che il Vaticano è pronto a ratificare ufficialmente discussioni pubbliche sull’esistenza di vita extraterrestre. Ancora più significativo, ha dimostrato che il Vaticano era pronto ad avviare un dialogo globale sulle implicazioni teologiche della scoperta di vita intelligente extraterrestre. La conferenza sull’Astrobiologia del Vaticano è ancora un segno in più che le grandi istituzioni mondiali si stanno preparando per un certo tipo di divulgazione formale riguardante gli UFO e/o di vita extraterrestre. Questo è il risultato diretto di una serie di incontri che ha come punto di riferimento qulle del febbraio 2008 presso le Nazioni Unite e che ha portato all’adozione di una nuova politica di apertura.Dopo più di un anno da questa politica, il Vaticano sta portando questa apertura ad un nuovo livello, e di preparare l’opinione pubblica per qualche tipo di annuncio formale di rivelazione di vita extraterrestre. Numerose fonti indipendenti hanno previsto che tale divulgazione è imminente, e che l’amministrazione Obama è destinata a svolgere un ruolo di primo piano. Il Vaticano ha anche posto se stesso nella posizione di svolgere un ruolo importante in un annuncio del genere e nel mondo dopo la divulgazione. La sua emergente posizione teologica in cui gli extraterrestri “sono nostri fratelli” è una gradita partenza al contrario delle raffigurazioni ostili di vita extraterrestre che si trovano in alcune confessioni religiose e nei film di Hollywood.D’altra parte, l’idea che il Vaticano possa giustificare l’invio di missionari per convertire gli extraterrestri nati senza peccato originale, solleva grandi preoccupazioni. Il Vaticano, tuttavia, assume attualmente un ruolo costruttivo nella preparazione al pubblico per la divulgazione imminente di vita extraterrestre. Traduzione: CNJ
FONTE: http://codenamejumper.wordpress.com/2009/11/15/il-vaticano-si-prepara-alla-rivelazione-ufo/
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