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2. Risultati raggiunti nell'arco di 10 anni nella ricerca di Hessdalen
Dall'esperienza acquisita in una prima fase con l'analisi dei dati ottenuti da precedenti misurazioni Norvegesi e in una seconda fase eseguendo le tre missioni sul campo nell'ambito del Progetto EMBLA [5, 6, 7, 8], può essere ritenuto acquisito il seguente quadro fenomenologico:
* Il fenomeno luminoso, di colore principalmente bianco e più raramente rosso, si verifica più di frequente nella stagione invernale, per lo più di notte con un picco di frequenza verso mezzanotte. Non mostra traiettorie preferenziali ma si distribuisce dappertutto in cielo e talora sul terreno.
* A volte il fenomeno luminoso, che appare spesso diverse decine di metri al di sopra della cima delle colline, mostra un movimento erratico su distanze molto brevi (d £ 100 m) con spostamenti quasi istantanei da un punto all'altro.
* Nella maggior parte dei casi il fenomeno luminoso visto da grande distanza mostra elevata luminosità e ha l'apparenza di un globo luminoso senza struttura. In pochi casi mostra un certo tipo di struttura geometrica, generalmente a basso livello di luminosità .
* Il fenomeno luminoso è¨ sempre preceduto da lampi luminosi di brevissima durata (dell'ordine di una frazione di secondo) che appaiono dappertutto nella valle e che emettono una potenza compresa fra i 10 e i 300 W. A volte tali lampi sono stati registrati anche a brevissima distanza (fino a 5 m) dall'osservatore.
* La distribuzione a 3-D della luce degli oggetti luminosi, che in condizioni atmosferiche ottimali mostra un andamento ripido e rettilineo, è¨ drasticamente diversa da quella - una Gaussiana con ali esponenziali - che ci aspetterebbe da un plasma standard. La distribuzione effettivamente osservata dei fenomeni di luce, che è sintomatica di un solido uniformemente illuminato, si potrebbe spiegare come fenomeno naturale di tipo BL ("Ball Lightning") solo se le sfere luminose fossero composte da un agglomerato di nanoparticelle di Silicio generate e rese incandescenti da una forte scarica elettrica, oppure composte da un particolare stato della materia somigliante a quello di un solido. In caso contrario si è obbligati a pensare ad un sistema artificiale di illuminamento.
* La luminosità presenta una variabilità temporale dell'ordine di un secondo o meno, e viene prodotta una potenza dell'ordine dei 100 kW nelle fasi di massimo. Nella maggior parte dei casi le pulsazioni irregolari o semiregolari terminano con pochi cicli della durata media di 5 secondi. In altri casi il fenomeno si ripete nell'arco di molti altri cicli su un periodo di parecchi minuti o più.
* La luminosità aumenta drasticamente a causa della apparizione improvvisa di molte piccole sfere luminose intorno ad un più grande nucleo luminoso. Per via di ciò, l'aumento di luminosità è causato solo dall'aumento dimensionale della superficie luminosa complessiva che è formata da un grappolo di sfere luminose. Alcune delle sfere luminose secondarie spesso vengono espulse dal nucleo.
* Il fenomeno produce luce mantenendo una "temperatura di colore" costante, comportandosi come una lampada con le fasi di "acceso" e di "spento".
* Gli spettri di migliore qualità mostrano tre picchi ben distinti, di circa 500 Ã… di ampiezza, ciascuno dei quali può assomigliare sia ad un ammassamento di righe spettrali vicinissime tra loro e non risolte, che a un tipo di emissione di luce molto simile a quella prodotta dai sistemi di illuminazione LED (Light Emitting Diode).
* Il fenomeno luminoso produce una fortissima marcatura infrarossa (come risulta dall'utilizzo di sistemi di visione notturna ) anche quando è¨ molto debole nella banda ottica o invisibile.
* Il fenomeno luminoso è¨ spesso accompagnato da una perturbazione magnetica di tipo pulsante (con un periodo di pochi Hz) e da piccoli "picchi" oscillanti, di brevissima durata, nelle onde ratio e nella banda delle frequenze HF e VLF.
* A volte nella banda delle frequenze VLF si registrano segnali di tipo Doppler di lunga durata, principalmente quando il fenomeno luminoso non è visibile.
* Il fenomeno luminoso mostra sovente forti tracce radar anche quando è otticamente debole o quasi invisibile. In alcuni casi in cui è visibile non mostra alcuna traccia radar.
* Il fenomeno luminoso mostra una capacità foto-reattiva quando vi si indirizza contro un fascio di luce Laser, raddoppiando sistematicamente il suo periodo di pulsazione.
* E’ altamente verosimile che il fenomeno luminoso sia in grado di rilasciare sul terreno microparticelle di ferro sferoidali.
Solo una teoria fisica quantitativa in grado di spiegare contemporaneamente tutti questi accertati aspetti fenomenologici nell'ambito di un quadro unitario, sarà l'unica scientificamente accettabile.
Riferimenti essenziali :
1. Adams M. H., Strand E. P. & Teodorani M., Rapporto tecnico dettagliato sulla missione nel deserto dell'Arizona, che apparirà sul sito di IEA (International Earthlight Alliance (IEA), http://www.earthlights.org/
2. Nobili G. (2002), "Possible bio-physical interference of the electromagnetic field produced by Hessdalen-like lights with human beings", Project Hessdalen, http://hessdalen.hiof.no/reports/Workshop2002_Gloria_ABSTRACT.pdf
3. Jarvis J. (1997-2003), ORBWATCH, http://ORBWATCH.com
4. Teodorani M. & Nobili G. (2002), "EMBLA 2002: Optical and Ground Survey in Hessdalen", Project Hessdalen, http://hessdalen.hiof.no/reports/EMBLA_2002_2.pdf (con Appendice biofisica di Gloria Nobili: pp. 22-23).
5. Teodorani M. (2003), '"SETV: Una Estensione del SETI?", CNR-IRA, SETI-Italia, http://www.seti-italia.cnr.it/Page%20Articles/SETV.pdf
6. Teodorani M. (2003), "Anomalous Light Phenomena: 1994-2003 Research Papers", Coalition for Freedom of Information (CFI), http://www.freedomofinfo.org/current_research/anomalous-light-phenomena.pdf
7. Teodorani M. (2003), FENOMENI LUMINOSI, M.I.R. Editrice ( Libro ), http://www.voyager.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,121^1701,00.html
8. Teodorani M., "A Long-Term Scientific Survey of the Hessdalen Phenomenon" (27 pagine), Journal of Scientific Exploration. Manoscritto sottomesso in Settembre 2003.
Fonte: http://www.romagnapolis.it
Carmelo Scuderi
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