VicenzaUFO

Benvenuti nel sito ufficiale del CUN Vicenza

tel. 349/1576839 - fax 0444/8431165

CunVicenza

Luci di Hessdalen
Il Progetto EMBLA a Hessdalen
Linee Generali

Seconda parte

... .... ....

2. Risultati raggiunti nell'arco di 10 anni nella ricerca di Hessdalen

Dall'esperienza acquisita in una prima fase con l'analisi dei dati ottenuti
da precedenti misurazioni Norvegesi e in una seconda fase eseguendo le tre
missioni sul campo nell'ambito del Progetto EMBLA [5, 6, 7, 8], può essere
ritenuto acquisito il seguente quadro fenomenologico:

*  Il fenomeno luminoso, di colore principalmente bianco e più raramente
rosso, si verifica più di frequente nella stagione invernale, per lo più di
notte con un picco di frequenza verso mezzanotte. Non mostra traiettorie
preferenziali ma si distribuisce dappertutto in cielo e talora sul terreno.

*  A volte il fenomeno luminoso, che appare spesso diverse decine di metri
al di sopra della cima delle colline, mostra un movimento erratico su
distanze molto brevi (d £ 100 m) con spostamenti quasi istantanei da un
punto all'altro.

*  Nella maggior parte dei casi il fenomeno luminoso visto da grande
distanza mostra elevata luminosità  e ha l'apparenza di un globo luminoso
senza struttura. In pochi casi mostra un certo tipo di struttura geometrica,
generalmente a basso livello di luminosità .

*  Il fenomeno luminoso è¨ sempre preceduto da lampi luminosi di brevissima
durata (dell'ordine di una frazione di secondo) che appaiono dappertutto
nella valle e che emettono una potenza compresa fra i 10 e i 300 W. A volte
tali lampi sono stati registrati anche a brevissima distanza (fino a 5 m)
dall'osservatore.

*  La distribuzione a 3-D della luce degli oggetti luminosi, che in
condizioni atmosferiche ottimali mostra un andamento ripido e rettilineo, è¨
drasticamente diversa da quella - una Gaussiana con ali esponenziali - che
ci aspetterebbe da un plasma standard. La distribuzione effettivamente
osservata dei fenomeni di luce, che è sintomatica di un solido uniformemente
illuminato, si potrebbe spiegare come fenomeno naturale di tipo BL ("Ball
Lightning") solo se le sfere luminose fossero composte da un agglomerato di
nanoparticelle di Silicio generate e rese incandescenti da una forte scarica
elettrica, oppure composte da un particolare stato della materia somigliante
a quello di un solido. In caso contrario si è obbligati a pensare ad un
sistema artificiale di illuminamento.

*  La luminosità  presenta una variabilità  temporale dell'ordine di un
secondo o meno, e viene prodotta una potenza dell'ordine dei 100 kW nelle
fasi di massimo. Nella maggior parte dei casi le pulsazioni irregolari o
semiregolari terminano con pochi cicli della durata media di 5 secondi. In
altri casi il fenomeno si ripete nell'arco di molti altri cicli su un
periodo di parecchi minuti o più.

*  La luminosità  aumenta drasticamente a causa della apparizione improvvisa
di molte piccole sfere luminose intorno ad un più grande nucleo luminoso.
Per via di ciò, l'aumento di luminosità  è causato solo dall'aumento
dimensionale della superficie luminosa complessiva che è formata da un
grappolo di sfere luminose. Alcune delle sfere luminose secondarie spesso
vengono espulse dal nucleo.

*  Il fenomeno produce luce mantenendo una "temperatura di colore" costante,
comportandosi come una lampada con le fasi di "acceso" e di "spento".

* Gli spettri di migliore qualità  mostrano tre picchi ben distinti, di
circa 500 Ã… di ampiezza, ciascuno dei quali può assomigliare sia ad un
ammassamento di righe spettrali vicinissime tra loro e non risolte, che a un
tipo di emissione di luce molto simile a quella prodotta dai sistemi di
illuminazione LED (Light Emitting Diode).

*  Il fenomeno luminoso produce una fortissima marcatura infrarossa (come
risulta dall'utilizzo di sistemi di visione notturna ) anche quando è¨ molto
debole nella banda ottica o invisibile.

*  Il fenomeno luminoso è¨ spesso accompagnato da una perturbazione magnetica
di tipo pulsante (con un periodo di pochi Hz) e da piccoli "picchi"
oscillanti, di brevissima durata, nelle onde ratio e nella banda delle
frequenze HF e VLF.

*  A volte nella banda delle frequenze VLF si registrano segnali di tipo
Doppler di lunga durata, principalmente quando il fenomeno luminoso non è
visibile.


*  Il fenomeno luminoso mostra sovente forti tracce radar anche quando è
otticamente debole o quasi invisibile. In alcuni casi in cui è visibile non
mostra alcuna traccia radar.

*  Il fenomeno luminoso mostra una capacità  foto-reattiva quando vi si
indirizza contro un fascio di luce Laser, raddoppiando sistematicamente il
suo periodo di pulsazione.

* E’ altamente verosimile che il fenomeno luminoso sia in grado di
rilasciare sul terreno microparticelle di ferro sferoidali.

Solo una teoria fisica quantitativa in grado di spiegare contemporaneamente
tutti questi accertati aspetti fenomenologici nell'ambito di un quadro
unitario, sarà  l'unica scientificamente accettabile.


Riferimenti essenziali :

1.  Adams M. H., Strand E. P. & Teodorani M., Rapporto tecnico dettagliato
sulla missione nel deserto dell'Arizona, che apparirà sul sito di IEA
(International Earthlight Alliance (IEA), http://www.earthlights.org/

2.  Nobili G. (2002), "Possible bio-physical interference of the
electromagnetic field produced by Hessdalen-like lights with human beings",
Project Hessdalen,
http://hessdalen.hiof.no/reports/Workshop2002_Gloria_ABSTRACT.pdf

3.  Jarvis J. (1997-2003), ORBWATCH, http://ORBWATCH.com

4.  Teodorani M. & Nobili G. (2002), "EMBLA 2002: Optical and Ground Survey
in Hessdalen", Project Hessdalen,
http://hessdalen.hiof.no/reports/EMBLA_2002_2.pdf (con Appendice biofisica
di Gloria Nobili: pp. 22-23).

5.  Teodorani M. (2003), '"SETV: Una Estensione del SETI?", CNR-IRA,
SETI-Italia, http://www.seti-italia.cnr.it/Page%20Articles/SETV.pdf

6.  Teodorani M. (2003), "Anomalous Light Phenomena: 1994-2003 Research
Papers", Coalition for Freedom of Information (CFI),
http://www.freedomofinfo.org/current_research/anomalous-light-phenomena.pdf

7.  Teodorani M. (2003), FENOMENI LUMINOSI, M.I.R. Editrice ( Libro ),
http://www.voyager.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,121^1701,00.html

8.  Teodorani M., "A Long-Term Scientific Survey of the Hessdalen
Phenomenon" (27 pagine), Journal of Scientific Exploration. Manoscritto
sottomesso in Settembre 2003.

Fonte: http://www.romagnapolis.it

Carmelo Scuderi

 

 

Scambio Banner gratuito per webmaster