Basilica

Altri Autori

Altre sezioni locali del Cun Veneto

CUN VERONA

CUN ROVIGO

CUN VENEZIA

VUOI ISCRIVERTI AL CUN?
[info]

VicenzaUFO

Benvenuti nel sito ufficiale del CUN Vicenza
tel. 349/1576839 - fax 0444/8431165
ENVELOP1 Cun Vicenza
logoCUN

[Home][Casistica locale][Notizie locali][Contatta il Cun][Hai visto un Ufo?][Notizie dal mondo] [Ufologia generale][Nostre Ricerche][Editoria][Links]

ARENA DI VERONA: mercoledì 14 aprile 2004 provincia pag. 24
L'arcano storico ancora irrisolto. Lo strano ovale che compare nelle vedute aeree della zona ha favorito negli anni la diffusione di leggende e storie inverosimili

Desmontà era la base degli Ufo?Desmonta

Un terrapieno misterioso a forma di ferro di cavallo e orientato verso il punto in cui sorge il sole nel solstizio d'inverno Neanche la moderna rivoluzione urbanistica lo ha cancellato

Veronella ha origini extraterrestri? Quella che potrebbe sembrare una semplice boutade in realtà ha il fondamento piantato su di un`` terrapieno a forma di ferro di cavallo, o di ovale spezzato, lungo circa 300 metri che si trova in località Desmontà. Un terrapieno attualmente alto circa un metro e mezzo, orientato astronomicamente verso il punto dove sorge il sole nel solstizio invernale e risalente all'età dei Bronzo (2500-1200 a.C.) se non addirirttura al neolitico (8000-3000 a.C.) e che da decenni è oggetto di studi ed ipotesi. Ipotesi sulla sua origine che da una parte lo vedono come il risultato di un banale accumulo di materiale alluvionale dell'Adige e dall'altra affermano invece che è opera dell'uomo. Un'opera, se tale davvero è, che sarebbe stata il frutto di un lavoro particolarmente avveduto: se si allungano seguendone l'inclinazione i lati dell'attuale ferro di cavallo che terminano a ridosso di un collettore si ottiene infatti un ovale perfetto. Ma anche un'opera il cui significato resta completamente oscuro. C'è infatti chi pensa a scopi agricoli, chi parla di fini rituali e chi lo definisce come un antico calendario solare. Perché allora, visto che di solito quando si tratta di grandi misteri non manca mai, non lanciare l'ipotesi extraterrestre? Quel terrapieno misterioso comunque ha una parte non irrilevante nella storia di Veronella, visto che è proprio da lì, da quella che era già da tempo nota come Veronella alta, che si è tratto nel 1902 il nuovo nome del Comune. II nome che ha sostituito quello storico di Cucca. Già sede di insediamenti umani risalenti all'età del Bronzo recente e finale (dal XIII al X secolo avanti Cristo) in località Sabbionara, e poi all'epoca della civiltà protoveneta (secoli X e IX avanti Cristo) a Desmontà, dove è stata scoperta un'importante necropoli, ed in epoca Romana, Veronella comunque rimane agli occhi degli storici attuali un'entità indefinibile sino al Mille. Fatto salvo per la rotta della Cucca che il 17 ottobre del 589 avrebbe provocato una grande catastrofe ed uno spostamento del percorso dell'Adige da Veronella ad Albaredo. Rotta che peraltro recenti studi affermano non essere in realtà avvenuta. È solo attorno al Mille, come si diceva, che risalgono i primi documenti di cui si conosca l'esistenza. Documenti che raccontano come alcune terre lungo I'Alpone siano state cedute dai proprietari franchi e longobardi ad acquirenti laici o religiosi, come intorno alla cappella di Sant'Apollinare a Sabbionara si sia formato nei secoli Dodicesimo e Tredicesimo il comune rustico di Cavalpone e come molti terreni a sinistra dell'Alpone siano divenuti proprietà di monasteri e feudatari. Poi nel 1300 questo territorio comincia ad assumere caratteristiche più precise. Sotto la proprietà degli Scaligeri i villaggi di Cucca, San Gregorio, Miega e Bonaldo crescono e, verso la fine del secolo, iniziano le due grandi proprietà nobiliari che hanno segnato per secoli il trascorrere della storia. Quella dei conti Marassi di Serego su Cucca e Miega, ville donate al loro capostipite Cortesia nel 1382 da Antonio della Scala, e quella dei conti Lavagnoli sul feudo San Donato-San Gregorio, che prima era della chiesa vicentina. Una storia fatta di ricchezza per pochissimi e miseria per tantissimi, come allora accadeva dappertutto. E’ comunque con l'arrivo della dominazione della Serenissima che anche questo territorio (come l'intero Colognese che dal 1405 al 1797 ha fatto parte del Dogado di Venezia) è teatro di un grande rinnovamento. Grazie all'intraprendenza delle famiglie patrizie, sia quelle veronesi che quelle veneziane, avvengono bonifiche e disboscamenti e sorgono estese coltivazioni di cereali e vigne. Alle quali poi nel 1600 si aggiungono quelle del riso e della canapa, che da una parte hanno contribuito a dare risposte alle esigenze di Venezia e dall'altra hanno reso l'agricoltura più redditizia. La fine della Serenissima e l'arrivo dei francesi prima e degli austriaci poi fanno quindi da preludio alla nascita nel 1870, con l'unità d'Italia, del comune di Cucca. Un comune che viene creato Desmonta2unendo centri e territori figli di due proprietà nobiliari. Proprietà i cui simboli restano ancora oggi la Corte grande di Veronella, complesso posto nel cuore del capoluogo che ospitò gli imperatori Massimiliano I e Carlo V e fu oggetto di un intervento di trasformazione progettato da Andrea Palladio, e villa Lavagnoli a San Gregorio, nella quale secondo la tradizione il 17 novembre del 1796 pernottò Napoleone Bonaparte dopo la battaglia di Arcole. Poi, nello scorso secolo, Veronella subisce una nuova trasformazione diventando da paese agricolo a comune sede di industrie ed a vocazione commerciale. Comune i cui due centri più importanti, il capoluogo e San Gregorio, continuano, quasi in ossequio alla loro diversa origine, a vivere un'accesa rivalità che dura almeno dal '600. Rivalità che si manifesta anche con accesi derby calcistici che si sono conclusi solo pochi anni fa, grazie alla fusione fra l'Aurora Veronella e la Cavalponica San Gregorio con la quale è nata l'Union AC. Una fusione che, questa sì, all'inizio è sembrata davvero una cosa da extraterrestri ma che ha anche dato il segno che il Comune di Veronella non è più solo il risultato dell'unificazione di territori figli di proprietà feudali.
Luca Fiorin

01_03_w2