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COMUNICATO STAMPA

" In riferimento all’articolo: "Raffica di segnalazioni: vediamo un meteorite", pubblicato oggi (1° febbraio 2005) a pag. 8 del nostro quotidiano, ci sentiamo di affermare che, con buona probabilità, l’avvistamento della traccia luminosa in cielo riferita da molti concittadini è stata determinata dall’ingresso nell’atmosfera terrestre di "polvere cometaria", fenomeno meglio conosciuto col termine "metéora". Quando una particella di polvere cometaria entra in contatto con l’atmosfera terrestre, ad un’altezza di circa 100 km., brucia per l’attrito, producendo un’improvvisa scia luminosa, denominata per l’appunto "stella cadente" o "metéora". Se la particella possiede una massa particolarmente consistente, la scia luminosa che descrive in cielo risulta più intensa e dura più a lungo; in questo caso si parla di "bolide", ma il fenomeno si esaurisce comunque nel giro di pochi istanti (difficilmente supera i cinque secondi). La scia luminosa, tuttavia, non è sempre argentea (tipo quella emanata dal cannello ossi-acetilenico, per intendersi), ma spesso assume colorazioni diverse: dal rosso-fuoco, al verde-brillante, all’arancione-vivo: questo in relazione alla composizione chimica del frammento (ferro-nichel, carbonio, rame, sodio, silicio, ecc.).

La conferma che poteva trattarsi di metéora viene anche dal fatto che la quota di tangenza del fenomeno doveva essere abbastanza elevata, tanto da consentire di essere osservato da punti geograficamente anche molto distanti fra loro (Parma, Milano, Roma). E’ doveroso inoltre fare una precisazione: se il frammento roccioso brucia completamente per l’attrito, fino all’evaporazione, allora si parla di "metéora"; se invece una parte di esso, anche piccola (ce lo auspichiamo), riesce a superare indenne l’atmosfera e cade sul pianeta, sulla crosta o in mare, in questo caso si definisce "meteorite".

Riteniamo utile questo intervento, anche se esula dalle specifiche tematiche dell’Associazione, onde evitare la consueta quanto immotivata "caccia all’UFO" che, in questa come in tante altre occasioni, l’opinione pubblica è solita inscenare, scambiando (fatta salva l’assoluta buona fede) un fenomeno astronomico noto con misteriose ed inquietanti "presenze aliene" nei nostri cieli ".

GIORGIO PATTERA

Biologo – Consulente scientifico C.U.N.

 

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