Fonte: Il Giornale di Vicenza 02 aprile 2003
A Lapio misteriosi cerchi nell’erba
Uno torna da sette anni e continua ad allargarsi, l’altro è all’esordio
«Scusi, volevo avvisare che ci sono dei cerchi nel campo, davanti a casa mia. Tipo quelli fatti dagli Ufo». Così, la segnalazione ieri in redazione.E subito si pensa ai crop circles, quelli del film Signs con il famoso attore australiano Mel Gibson. Quelli che a vederli dall'alto sembrano più delle opere d'arte che un inspiegabile fenomeno che affascina da tempo esperti e appassionati (ne riferiamo qui a parte). Insomma, una notizia.Poi si smette di volare alto e si pensa: «Attenzione. Oggi è anche il primo di aprile». Che fare?Per evitare di cascarci, prima di tutto, si verifica il nome di chi sta dall'altra parte del telefono. A segnalare la cosa è un vicino di casa, non il proprietario del terreno. Ma è disponibile e dà tutti i recapiti; di casa e del lavoro. Quindi, una persona seria. Non si tratta di uno scherzo.Ma, allora, sarà vero? Meglio controllare. E via destinazione campo verde, accanto via Costa, a Lapio, frazione di Arcugnano. Ad attendere non c'era Mel Gibson. E ci dispiace. E quei signs, quei segni sul campo, a dire la verità, poco somigliano a quelli bellissimi che si possono vedere nel Wessex inglese. Sono due cerchi dal diametro di dodici e cinque metri circa che si distinguono solo se si fissa attentamente il campo. Un campo verdissimo, appena tagliato. Niente spighe di grano, dunque, a differenza del film. A formare il contorno di quei due cerchi, guardando da vicino, sono ciuffi di erba più alta, più verde che "staccano rispetto al resto.
La famiglia Dal Lago, i proprietari del terreno, è preoccupata da quando, una decina di giorni fa, dopo aver tagliato il prato, sono rispuntati ben visibili quei due cerchi.Spiega Giuliana Dal Lago: «Questo è il terreno della casa dei miei genitori. Lo abbiamo ereditato da poco. Il campo era incolto, così, appena il tempo lo ha permesso, lo abbiamo ripulito. Ci siamo accorti così dei due cerchi. Ma non è mica la prima volta».No, non è la prima volta. Infatti, la signora Dal Lago ricorda come circa sette anni fa i genitori che ancora curavano quel terreno e che abitavano nella casa di fronte avevano da un giorno all'altro notato spuntare un cerchio: il terreno era un po' bruciacchiato e l'erba aveva assunto un colore diverso. «Era molto più piccolo allora - spiega ancora Dal Lago - e con il tempo, anno dopo anno, lo abbiamo visto allargarsi fino a superare i dieci metri di diametro. La novità? L'altro cerchio, più in basso e decisamente più piccolo del primo. uasi delle stesse misure del primo, quando è spuntato anni fa».
I due cerchi, dunque, si allargherebbero e resisterebbero ai ripetuti tagli. «Che siano stati gli extraterrestri? - si chiede Dal Lago -. Mah, io proprio non ci credo. Credo piuttosto che questi americani abbiano combinato qualcosa: sa, qui siamo praticamente tra le basi di san Gottardo, quella di Longare e della Fontega. Chissà cosa non hanno fatto? Magari quella è roba radioattiva ed è per questo che l'erba esce più verde? Chi può saperlo? Qualche anno fa degli studenti dell'università hanno fatto dei prelievi, ma poi non mi hanno mai dato risposte. Ma questi Ufo proprio qui dovevano venire ad appoggiarsi?». Scartata l'ipotesi Ufo, forse, si tratta solo di un fenomeno chimico o forse solo di scarsa conoscenza, come quella che fa scambiare per signs quei cerchi di cenere che si vedono da queste parti e altro non sono che i resti delle sterpaglie bruciate. Oppure, forse si tratta di una burla. Ma il primo di aprile è concessa.
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