La
danza Chhau
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Il Chhau
è un'antica danza sacra della Purulia (Jarkhand). Ancor oggi viene
praticata dalle popolazioni tribali contadine che, danzando invocano
il dio Shiva per le piogge e il buon raccolto.
I danzatori indossano bellissime maschere (pesanti fino a 4 kg) raffiguranti
le divinità induiste, i demoni e gli spiriti tribali.
Ogni maschera ha solo quattro piccoli fori per lasciar passare una
quantità minima di luce e aria.
Due grandi tamburi, il Nagra a una membrana ed il Dhol a due membrane,
scandiscono i passi ed il ritmo della danza mentre l'azione drammatica
è introdotta dallo Shanai (piffero).
Le storie rappresentate provengono dai testi sacri induisti: il Mahabharattha,
i Purana e il Ramayana.
La grande energia, la cinetica del movimento, le capriole ed i salti
mortali sono le caratteristiche del Chhau. |
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Kalaripayatthu
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Il Kalaipayatthu
è una delle più antiche arti marziali dell'India,
è originaria del Kerala e si ritiene che sia la madre di
tutte le discipline artistiche del sud dell'India. E' un'arte dravidica,
appartenente alle popolazioni e alle tradizioni autoctone del sud
dell'India.
La pratica è sempre preceduta dal Guruvandhanam, le
Forme di Saluto al cielo, alla terra, al proprio Guru ed al dio
Ganesh. Diverse serie di movimenti (il primo è sempre di
difesa) coprono le quattro direzioni dei punti cardinali e coinvolgono
tutto il corpo.
Nei combattimenti vengono usati bastoni, coltelli, spade e scudi
ed altri tipi di armi.
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Nel corso
dei secoli, insieme alle tecniche di combattimento, è stato
sviluppato il Marma: la conoscenza del corpo umano e dei
suoi 108 centri energetici e vitali.
I due maestri che collaborano a Milon Mela fanno parte di
una delle scuole più conosciute di Trivandrum.
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La
danza Gotipua dell'Orissa
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Le origini
di questa danza risalgono al Medioevo e si connettono alla tradizione
delle Devadasi (le danzatrici dei templi).
L'armonia e la dolcezza dei movimenti e dell'accompagnamento vocale
e strumentale (Pakuaj, percussione e armonium, tastiera)
caratterizzano la danza che celebra l'unione dell'uomo con la divinità
e nella quale il devoto s'identifica con l'elemento femminile (Shakibhava).
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I danzatori sono giovani,
dagli 8 ai 15 anni, che indossano vesti femminili. Dopo l'adolescenza
cessano le rappresentazioni e si dedicano all'insegnamento.
Il Gotipua si avvicina alla danza Odissi ma le tecniche
di movimento ed i repertori sono diversi.
Lo stile è estremamente raffinato, oltre ai movimenti dei
passi, si usano i Mudra (gesti delle mani), espressioni facciali
e posizioni dello Yoga classico.
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I
Patua
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I Patua (dal bengalese
pata: foglia) sono pittori tradizionali e cantastorie. Su lunghi rotoli
di stoffa o di carta dipingono antiche storie delle scritture induiste
e musulmane, illustrano leggende tribali e descrivono anche gli ultimi
avvenimenti.
Srotolano i loro dipinti cantandone la storia, la maggior parte dei
canti sono stati trasmessi oralmente.
Per i dipinti si usano colori naturali (argille, ceneri, radici e
piante).
I Patua, benché siano ritenuti dalla tradizione induista
i discendenti dell'architetto divino Viswakarma, sono stati posti
al di fuori del sistema delle caste, cosicché nel corso dei
secoli molti di loro si sono convertiti all'Islam, sperando in una
maggiore uguaglianza, senza però rinnegare o dimenticare le
loro radici induiste.
Oggigiorno i Patua osservano le festività di entrambe
le religioni.
Per lunghi anni sono stati l'unica forma di contatto fra le città
e le aree rurali più remote, appropriandosi cosi anche delle
tradizioni delle popolazioni tribali. |
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I
Fakir
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I Fakir
appartengono alla comunità musulmana dell'India. Le loro radici
risalgono alla tradizione Sufi.
Attualmente i Fakir ed i Baul si trovano solo negli
stati del Bengala occidentale (India) ed in Bangladesh benché
di religioni diverse essi hanno maestri in comune, partecipano alle
stesse festività e molti Fakir passano lunghi periodi
in luoghi sacri induisti.
I canti dei Fakir sono molto diversi da quelli dei Baul,
spesso seguono melodie e ritmi ripetitivi. I Fakir suonano
percussioni e tamburelli, violini e strumenti a corde. |
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