GIS raster
I GIS raster modellizzano la realtà utilizzando banche dati quali foto satellitari o aeree, dati grid ottenuti da interpolazioni di campionamenti sul territorio: per esempio dati sulla profondità o lo stato di salute di una falda acquifera, sulla piovosità, sulla conformazione del terreno. Sono cioè sistemi che vengono utilizzati ogni qual volta si debbano modellizzare fenomeni a distribuzione continua sul territorio. Una carta raster è costituita, quindi, da una matrice di valori numerici di una data dimensione, o meglio da una griglia uniforme composta da tante celle elementari (pixel) contenenti determinati valori.
La metodologia da seguire per la costituzione di un GIS raster è semplice ma onerosa in termini di tempo:
Per prima cosa bisogna definire lestensione areale del SIT, poi bisogna effettuare una ricerca per capire quali sono i dati disponibili.
Nel caso i dati siano di tipo cartaceo è necessario procedere alla digitalizzazione degli stessi a mezzo scanner o attraverso una tavoletta digitalizzatrice.
In entrambi i casi è necessario conoscere le coordinate precise di alcuni punti all interno dellarea di studio che verrano utilizzati come punti di appoggio per la georeferenziazione delle mappe.
I GIS raster permettono quella che viene definita analisi spaziale ottenuta per sovrapposizione dei diversi strati che costituiscono la cartografia in oggetto; è in questo modo possibile generare carte di diverso tipo come ad esempio quelle di rischio, di modellazione dei terreni, di overlay, etc.
E inoltre possibile realizzare modelli digitali del terreno interpolando dati puntuali o curve di livello grazie ai quali si possono operare analisi di visibilità, ombreggiatura e pendenza.
Una volta realizzato il modello digitale del terreno è possibile drappeggiarlo con fotografie aeree o carte raster ( ctr Regione Lombardia) per aumentare il realismo.
Un esempio di GIS raster è IDRISI, utilizzato per modellizare il territorio attraverso la sovrapposizione di layer di tipo GRID.
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