Promessa Scout |
Con l'aiuto di Dio
prometto sul mio onore
di fare del mio meglio
per compiere il mio dovere verso Dio
e verso il mio paese,
per aiutare gli altri in ogni circostanza,
per osservare la Legge scout.
Con l'aiuto di Dio ...
...Dio mio aiutami che da solo non ce la faccio, a volte sono svogliato e stanco, altre volte mi sembra tutto inutile e non ho fiducia ...
...prometto sul mio onore ...
... da questo momento in poi faccio parte della grande famiglia degli scout. Ho preso un impegno, ho scelto una strada e un modo di essere che mi accomuna a tanti altri ...
... di fare del mio meglio in ogni circostanza ...
... non prometto di essere perfetto ma di migliorarmi in continuazione, di fare del mio meglio, di fare sempre tutto ciò che è in mio potere, di mettere il massimo dell'impegno in ciò che faccio, come sarebbe bello arrivare alla fine di ogni giornata potendo dire: vada come vada, ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità ...
... per compiere il mio dovere verso Dio,
il mio paese e per osservare la Legge scout.
... il senso di fare lo scout è nella legge, il punto di riferimento del sentiero che sto iniziando.
(Tratto da Scout Avventura - 22 Gennaio 2000)
Come avviene la Cerimonia della Promessa ? |
Promessa ??? ( Dove ? Chi ? ) |
Che cos'è la « Promessa
Scout »? Ve lo spiego io. |
Cari
ragazzi e ragazze, se c'è qualcuno che non dovrebbe essere in grado di spiegare
che cos'è la Promessa Scout, quello sarei io, perché non l'ho fatta alla
vostra età;in compenso... l'ho inventata. Sì,
sono io, Robert Baden Powell, detto confidenzialmente BP. Sono
nato a Londra il 22 febbraio 1857, 7° di 9 figli (una « squadriglia»
casalinga, non vi pare?). Vi
confesso che a scuola i miei voti non erano eccezionali; comunque, per fortuna,
ero sempre promosso. In compenso coltivavo la conoscenza della musica, del
disegno, del teatro, della natura, della nautica, ecc. A
diciannove anni mi arruolai nell'esercito inglese, a quel tempo il più forte del
mondo. Il momento migliore per me
come soldato fu nel 1899 in Sudafrica, quando, assediato da novemila Boeri,
difesi la città di Mafeking per ben duecentodiciotto giorni avendo con me
appena mille uomini. Fu
vera gloria? Non lo so. Quel
che mi piace ricordare è che allora, durante l'assedio, rimasi impressionato
dall'efficienza e dal buon umore dei ragazzi del posto, organizzati in pattuglie
per recapitare gli ordini. Fui
letteralmente « folgorato » da quell'esperienza. Vidi che quando si tiene
conto della parola data, ognuno di voi è capace di dare il meglio di sé per
mantenerla. Tornato
in patria e nominato Generale a 43 anni, continuai a rimuginare quella
percezione: se aiutati dai grandi, i ragazzi possono fare cose eccezionali. Fu così che il 29 luglio 1907, con 22 vostri coetanei, andai sull'isola di Brownsea, nel Dorset, a vivere il 1° Campo Scout. Dieci
giorni passarono in un lampo; per me fu la svolta decisiva della vita. Capii che non potevo continuare sulla mia strada di persona adulta, famosa, decorata, ricca e... brontolona nei confronti di quel che fanno i giovani. Cominciò
così la mia «seconda vita» tutta dedicata a voi. Finii
di scrivere Scautismo per ragazzí nel 1908 e in pochissimo tempo vidi sorgere
un numero incredibile di gruppi. In Italia i cattolici si organizzarono nel 1916 con il nome di ASCI e AGI, divenuti nel 1974 AGESCI, mentre le associazioni aconfessionali si denominarono GEI-UNGEI, diventati in seguito CNGEI. Nel 1916 si diede inizio al lupettismo (per ragazzi dagli otto agli undici anni). Nel 1920 si tenne a Londra il primo Jamboree (raduno mondiale). Nel 1922 nacque il roverismo per giovani dai sedici ai ventun anni. Si
calcola che oggi gli scout e le guide nel mondo siano oltre venticinque milioni.
Cari ragazzi/e, nel 1941 lanciai l'Ultimo messaggio che era il riassunto dei miei 84 anni di vita:
«Credo
che il Signore ci abbia messi in questo mondo meraviglioso per essere felici e
godere della vita. La felicità non dipende dalle ricchezze né dal successo
nella carriera, né dal cedere alle nostre voglie. Guardate al lato bello delle
cose e non al lato brutto. Il vero modo di essere felici è quello di procurare
la felicità agli altri. Procurate di lasciare questo mondo un po' migliore di
come l'avete trovato. "Siate pronti" cosi a vivere felici: mantenete
la vostra promessa anche quando non sarete più ragazzi, e Dio vi aiuti in
questo ».
Robert Baden Powell of Gilwell |