"Alla ricerca di Beatrice"

"Dove è andato il tuo Diletto, o la più bella delle donne, dove si è diretto il tuo Diletto, perchè lo ricerchiamo con te?" (Dal Cantico dei Cantici 6,1)
La Storia. Il ritorno dell'antico e la venuta del nuovo.   Tutti i diritti riservati. Pulciko & Giannina

Riportiamo da Internet  direttamente il materiale seguente:
(Fonte: http://www.montefeltro.net/sassocorvaro/svalentino.htm)

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INCONTRO SUL TEMA
La Reliquia di SAN VALENTINO MARTIRE A SASSOCORVARO

DOMENICA 13 FEBBRAIO 2000

Ore 9
Visita alla reliquia del Santo Martire Valentino nella chiesa della SS.Trinità
Ore 10,30 AUDITORIUM COMUNALE
S.Messa ' Con la partecipazione della Corale Sassocorvaro 'Montefeltro
Ore 12,15 DOTT. PIER DAMIANO MANDELLI
Il culto a Sassocorvaro di S. Valentino Protettore degli innamorati

Ore 11,30 SALUTO DEL SINDACO

MONS. DON CORRADO LEONARDI
Presentazione della ricerca storica sulla reliquia di s.Valentino Martire conservata nella chiesa della della SS.Trinità a Sassocorvaro
Ore 12,30 CONCLUSIONI
DON ANDREA GREGORI
Parroco Arciprete di Sassocorvaro
ORIANO GIACOMI
Presidente Comunità Montana Montefeltro

 

LA STORIA DELLA RELIQUIA

Nel 1722 da parte dell'Abate D.Gaspare Fabrini, su licenza del Vescovo di Urbania Castelli, fu eretto e fondato l'Oratorio della SS Trinità, entro la terra Di Sassocorvaro, Diocesi di Urbania, Da un inventario notarile conservato in forma autentica nella curia vescovile di Urbania, del 1727 si rileva la dote di reliquie in possesso dell'oratorio tra cui il corpo di S.Valentino Martire, (cranio ed altre ossa) con sua autentica.
Nel corso degli anni successivi la reliquia fu costantemente presente nella chiesuola di Sassocorvaro che subì la perdita (o vendita) di altre reliquie nonché danni rilevanti a seguito di movimenti tellurici. Nei 1880, la chiesa restaurata, riprese a nuova vita, soprattutto per il culto diffuso da essa e dalla preziosa reliquia del capo e delle ossa di S.Valentino martire e vescovo romano di Terni, protettore degli innamorati, divenuto in base alla credenza diffusa nel Medioevo, specialmente in Francia ed in Inghilterra, che il 14 febbraio, festa di S.Valentino, gli uccelli inizino ad accoppiarsi.
La presenza della Reliquia di S.Valentino martire, messe in particolare evidenza tra le molte esposte in venerazione nell'Oratorio della SS.Trinità di Sassocorvaro, è quindi costante a partire dalla prima citazione delle "molte reliquie" presenti nell'oratorio del 19 aprile 1726 e ripresa dall'inventario del 1727. La storia della reliquia di San Valentino Martire ci viene in parte svelata e documentata dall'autentica, rilasciata il 27 ottobre 1747 dai Vicario Apostolico di Urbania e di S.Angelo in Vado, Eustachio Carotti, conservata in originale. Da l'autentica apprendiamo che Giovanni Battista Fabbri (erede del fondatore Fabrini) di Sassocorvaro presenta a Monsignor Eustachio Carotti, dottore in ambo le leggi, laureato in Teologia e filosofia, canonico teologo della Cattedrale di Urbania, Vicario Apostolico delle Diocesi di Urbania e di Sant'Angelo in Vado, il corpo di S Valentino assieme al suo documento di autenticità, dove si dichiara che quel corpo era stato estratto dal cimitero di San Calepodio e rinchiuso in una cassetta di legno con grata dorata nella parte superiore, sigillata dal Padre Fra Pier Lamberto Ledrouhoyense vescovo titolare di Porfiro. Prefetto del Sacrario Apostolico di Roma. Giovanni Battista Fabbri chiede che "quella reliquia, a maggior gloria di Dio e venerazione del Santo, sia riposta in altra cassetta di Segno di colore nero ed impreziosita di comici dorate... " Il Vicario apostolico acconsente alla richiesta, appone i suoi sigilli e firma l'atto. In questo modo ora la reliquia si trova in Sassocorvaro con l'autentica dell'atto.

E' bene dare qualche notizia sui nomi e luoghi citati nell'autentica:

1)Pietro Lamberto Ledrou, nato nel 1641 in Belgio, è nominato Sacrista Pontificio il 31 maggio 1692, consacrato a Roma Vescovo Assistente al Soglio Pontificio dal Cardinale Fabio Spada lo stesso giorno è nominato vescovo titolare della chiesa Porfiriense il 31 giugno 1692. Mori il 6 maggio 1721.
2)Cimitero di S.Calepodio: è una delle principali catacombe romane al terzo miglio della via Aurelia, un cimitero storico, ben documentato, oggetto di ricerche durante il fervore archeologico sostenuto da S.Filippo Neri e trasmesso al suo amico Antonio Bosio, che esplorò per più di trenta anni le catacombe, studiando tutto con metodo scientifico e mettendo in raffronto una grande quantità di documenti, pubblicando nel 1632 la sua opera postuma "Roma sotterranea".


CONCLUSIONE

Siamo certi che dal sec. XVIII quel Corpo (teschio e ossa) ritrovato da esperti archeologi e raccolto nel sacrario vaticano, affidato e vigilato da personalità degne di fede, fu riposto nel 1696 in una cassetta sigillata e autenticata dal vescovo agostiniano Pietro Alberto Ledrou, giunta nelle mani di Giovanni Battista Fabbri di Sassocorvaro nel 1726, aperta e recognita da un altro prelato diocesano, il vicario apostolico Eustachio Carotti nel 1747.
Quello che le varie "passioni e "atti" raccontano applicabili a Valentino prete martire in Roma, o a Valentino martire temano in Roma, può essere applicato senza difficoltà alcuna al Martire Valentino, il cui corpo è venerato nella chiesetta della SS. Trinità di Sassocorvaro, che è sorta proprio per "promuovere la gloria di Dio e la venerazione di quel santo Martire: "ad Dei gloriam et dicti Sancti venerationem". Culto che ha avuto luogo ininterrottamente nell'oratorio di Sassocorvaro dal 1726 ai giorni nostri, sotto la disciplina ecclesiastica continua e diremmo puntigliosa dei Vescovi di Urbania: Castelli (1714-1736), Fabbretti (1736-1747), Baiardi (1774-1776), Pergolini (1777-1779), Agostini Zamperoli (1779-1812), Leonini (1816-1822), Tassinari (1824-1832). Parigini (1833-1848), Boscarini-Gatti (1849.-1872), Majolo (1872-1893), Baldassarri (1894-1901), Valbonesi (1902-1906), Baccini (1908-1935), Capobianco (1935-1965), Bianchi (1977-1999). Ogni Vescovo citato ha promosso il culto di San Valentino Martire, ne ha visitato l'Oratorio, ha controllato l'autenticità delle Reliquie, ha accolto i devoti del Santo protettore degli innamorati.
Anzi hanno voluto assieme al clero della chiesa che è in Sassocorvaro, che il 14 febbraio festa del Santo, si festeggiasse, sotto la di lui protezione, la "FESTA DEGLI INNAMORATI".
In un modo molto semplice e schiettamente cristiano, vanno i fidanzati nell'Oratorio a rendere omaggio al "Corpo del Santo", partecipano ai riti liturgici della Messa e della speciale Benedizione, dopo di che si recano nella casa parrocchiale per un rinfresco, dove viene offerto loro un dolce a forma di cuore. Così Valentino, che miracolava gli ammalati e in nome di Cristo, secondo la leggenda popolare, dava la dote alle povere fanciulle per sposarsi, continua nel mondo a compiere la sua missione di amore e di pace tra la gioventù.


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