La terra del Monte Castello 
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Dal sito ufficiale del comune di Baone, abbiamo trovato questa storia che racconta del prelevamento di terra dal Monte Castello per fare la pietra filosofale. Stranamente si indica come unico giorno buono, il 17 di Aprile che è lo stesso giorno della morte di San Contardo.

Fonte: sito ufficiale del comune di Baone

II. La terra del monte Castello e gli alchimisti
cc. 5758
Cisterne doi in monte Castello a Calaone
Nel salir monte Castello vicino alla cima vi è una cisterna murata atorno era turata dalle pietre, et un'altra ve n'è su la cima vicino al Castello.
Loco tra levante e mezo giorno dove sepelivano i morti del castello e vi si ritrovano l'ossa sotto la terra.
È sito salubre nell'angolo fra levante e mezogiorno la terra di questo loco vien adoperata da diversi alchimisti per far il lapis filosof. et io stesso n'ho veduto cavar per il R. Padre Canonico Regolare............ di S. Salvator di Venezia chimico ecc.mo [...] l'ill.mo Conte Carlo Martinengo intelligentissimo di tal professione ne manda spesso a torre e l'ill. mo Conte Borso S. Bonifacio per un chimico che tiene in casa et altri infiniti oltra montani. Nota che non è buona se non è cavata sotto quanto è alto un huomo ordinario di statura sino al ginochio principiando però dal capo.
Noto che in questo sito cavando vi si ritrovano le ossa d'infiniti corpi morti e si vede che sono stati posti confusamente, perché si ritrovano l'ossa delle gambe di uno attraversate a quelle d'un altro, e seguitando a cavar con diligentia, si ritrovano l'ossa di tutto il corpo, et io ne ho cavata una tutta intiera, che nel cavar detta terra per il [...] e Nicolò detto de Zilio mi disse che una volta unì insieme tante ossa humane che erano in quel loco che ne fece una stiva come si accomodano le zoche e scridato di ciò da L'ill.mi et Ecc.mi Contarini Porte di Ferro, li comandarono che le sotterasse di novo. Ma egli per non fare quella fatica, le gettò giù dal monte, e mi disse che per tutta quella costa, cima o angolo di monte vi erano sepolti corpi e che in ogni loco si ritrovano quantità di ossa, onde io giudico che quello fosse un loco, dove si sepelivano quelli che stavano nel castello alla guardia, et anco quelli delle habitationi di Calaone che havevano per uso portarli colà, essendo loco assai remoto, overo che in qualche fatto d'arme essendo stati talgiati a pezzi [...] di dentro del castello, o di fuori, in numerosa quantità, siano poi stati colà sepolti alla confusa, come hoggidì si ritrovano.
Cavando... Bertolon detta terra ritrovò in detto loco alcuni pezzi d'argento ma abbruggiato, Zattarin mi disse che ne cavòcir ca L. 70.
Noto che detta terra fu cavata li 17 aprile e non è buona se non è cavata in detta costellazione, così disse quel padre.    


Note:
Il manoscritto, la cui collocazione è BP 2144, sarà oggetto di una più ampia presentazione nel prossimo numero della rivista estense "Terra d'Este". Le parentesi [...] segnalano i passi indecifrabili.
Per i reperti archeologici del monte di Baone si veda I. Alessi, Ricerche istorico-critiche sulle antichità di Este, Padova 1776, p. 256; e inoltre E Franceschetti, Baone e la sua antica pieve, Padova 1933, pp. 57.
Un quadro dettagliato degli scavi e dei ritrovamenti archeologici nel territorio comunale è fornito dal Foglio 64 (Rovigo). Edizione archeologica della Carta d'Italia al 100.000, a cura di E. Zerbinati, Firenze 1982.
Una ricognizione "archeologica" del monte Cecilia è stata effettuata dal "Gruppo Archeologico Euganeo", costituito a Este nel 1991. Nella relazione inviata al sindaco di Baone il 29 novembre 1995 si legge: "Una ricognizione più approfondita, partendo dalla rovina del castello, ci ha permesso di individuare i resti di un bastione largo più di un metro ed una scalinata di accesso. Il luogo è ancor oggi terrazzato, il che non esclude altre opere di difesa concentriche; abbiamo rinvenuto anche resti in pietra lavorata non di origine locale.
Sull'altra vetta, invece, nessun avanzo mutano della chiesa. Ad oriente, dove presumibilmente si ergeva l'abside, sono stati comunque rinvenuti resti di ceramica e tegole; sempre ad oriente, ma ad un dislivello di qualche metro più in basso i resti di un muro. L'area a sud della chiesa doveva essere delimitata da un anello di pietre. A nord abbiamo rinvenuto cunicoli per ora inaccessibili".




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