"Alla ricerca di Beatrice"

"Dove è andato il tuo Diletto, o la più bella delle donne, dove si è diretto il tuo Diletto, perchè lo ricerchiamo con te?" (Dal Cantico dei Cantici 6,1)
La Storia. Il ritorno dell'antico e la venuta del nuovo.

BUDAPEST  e DINTORNI
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Alcune immagini e notizie riportate dalla guida turistica di Budapest
Fonte:www.budapestinfo.hu











La Basilica di Santo Stefano

(in figura a destra)
E’ la più grande chiesa di Budapest. La cupola, alta 96 metri, si vede da tutte le parti della città. I lavori hanno avuto inizio nel 1851,  i lavori sono stati terminati nel 1905. L’edificio di stile classicheggiante conserva la più importane reliquia degli ungheresi, la Sacra Destra mummificata del primo re dell’Ungheria, Santo Stefano, che ha dato il suo nome alla basilica. Sono famose le statue di Alajos Stróbl e il quadro di Gyula Benczúr: «S. Stefano offre il Paese alla Vergine».



CURIOSITÀ NEI DINTORNI
DI BUDAPEST

In qualsiasi direzione ci si aviii, si trovano curiosità dappertutto. Se ci si avvia verso Nord, le città da vedere più vicine sono Szentendre , Visegrád, Esztergom.

Visegrád [2] unisce in sè il passato, il presente ed il futuro. Sul suo terreno si allungava un tempo il confine dell’Impero Romano, il limes. Le rovine delle torri di guardia si vedono ancor oggi lungo il Danubio. Il nostro primo re, Santo Stefano ci fondò una contea e ci fu costruita la chiesa arcipretale, le cui rovine si vedono sul lato del Monte del Castello. Il panorama è meraviglioso, da qui si apre la più bella vista sull’Ansa del Danubio. Non lontano, si erige la cittadella, imponente anche nei suoi resti, seguita dalla torre abitabile che prese il nome dal suo presunto abitatore, il Re Salomone. Per un certo periodo, nel Medioevo la corona reale fu custodita
in questo luogo. Oggi è un museo che espone i tesori degli scavi. Più in basso, vicino al Danubio si trova il palazzo, gotico all’origine e completato poi con elementi di stile rinascimentale durante il regime del Re Mattia, dalle cui fontane scorreva vino in occasione dei ricevimenti degli ambasciatori. Anche esso fu trasformato in museo, in cui una delle curiosità da vedere è la fontana di Ercole, fatta di meraviglioso marmo rosso, ricostruita con l’aiuto degli inglesi. Le sale ricostruite del palazzo sono diventate sale di esposizioni, la suite ducale è stata arredata con le copie dei mobili dell’epoca. Nel giardino sono state piantate piante identificate dai pozzi e dalle fontane scavate. D’estate nella piccola cittadina si organizzano tornei cavallereschi, lotte di uomini forti, mostre di mestieri medievali.

Dopo 20 chilometri di viaggio si arriva ad Esztergom , una delle città reali. Ogni anno unmilione di curiosi visitano questa città, fondata più di mille anni fa, nel 973, che fu un tempo la prima capitale del paese, luogo dell’incoronazione del nostro primo re, scena dello squartamento e dell’inchiodamento alle mura del ribelle pagano
Koppány e per secoli sede di re e prelati. Il castello oggi è un museo, l’aula magna ricostruita ospita conferenze e congressi scientifici. La parte più ornata del castello è la cappella, in cui sono stati scoperti degli affreschi meravigliosi. Nel punto spiccante del Monte del Castello sta la Basilica, la maggiore chiesa dell’Ungheria, la cui cappella di marmo rosso, costruita per ordine di Tamás Bakócz, arcivescovo di Esztergom, è tra i monumenti più belli del rinescimento in Ungheria. Le opere d’arte ecclesiastica della Tesoreria della Basilica sono sempre molto visitate. Vicino all’edificio è stata inaugurata la statua di Santo Stefano che con l’illuminazione di sera è diventato un elemento dominante del panorama, soprattutto da quando è stato ricostruito il ponte Maria Valeria dal quale la vista è stupenda. Il Palazzo Primaziale ospita il Museo Cristiano, con una preziosa collezione di pitture italiane del medioevo e di arazzi, di faenze e di porcellane. Se si fa una gita, partendo da Budapest verso sudovest si può tornare indietro nel tempo di migliaia di anni. A Százhalombatta i visitatori possono vedere i ricordi della cosiddetta cultura di Hallstadt dell’età del ferro. Più di 10 tumuli coprono le ceneri dei signori seppeliti qui. In onore dei defunti si accesero enormi roghi sulla riva del Danubio e le loro ceneri furono
nascoste sotto i tumuli, costruiti con una tecnica speciale, in una determinata forma. Uno di tali tumuli si è conservato nella forma originale, la cerimonia presunta è stata ricostruita e nell’interno della tomba si può rivivere la cerimonia funebre di quattro mila anni fa, accompagnata da suoni e effetti di luce. Ma è possibile conoscere qui non solo le usanze relative alla morte ma anche quelle della vita. Oltre alle case, mobili, vestiti ricostruiti, con l’aiuto dei semi scoperti tra gli scavi anche i cibi sono riproducibili. Da maggio a settebre ogni terza domenica del mese è una giornata di famiglia, quando il parco archeologico accoglie i visitatori che arrivano in gruppo o separatamente, con programmi particolari organizzati proprio per le famiglie. A 30 chilometri da Budapest, lungo l’autostrada M7 è situata Martonvásár . La minuscola agglomerazione è diventata famosa nel mondo per opera dei Brunszvik, una famiglia di amatori di musica, famosi per la loro ospitalità. Il loro amore per
la musica ha fatto sì che perfino Ludwig van Beethoven fu prima ospite, poi insegnante di musica in questo meraviglioso castello, all’origine barocco, ricostruito poi in stile neogotico. Martonvásár è ancor oggi il centro del culto di Beethoven. Nel castello è stato costruito un museo per la commemorazione del compositore, nel meraviglioso parco invece si organizzano concerti ogni estate.
Se si va verso Nord-Est dalla capitale, sulla riva di Pest del Danubio, a una trentina di chilometri si giunge a Gödöllô , cittadina che ricorda la Regina Elisabetta della
Monarchia Austro-Ungarica, Sissi, famosa per la sua simpatia verso gli ungheresi.Il castello Grassalkovich, palazzo barocco rinnovato, fu un tempo dimora molto amata da Sissi. Il castello splendente nella sua sontuosità originale, accoglie i visitatori con un’eccellente esposizione, nonchè è spesso luogo di manifestazioni culturali e festival.


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