Non sembra vero ma nel giro di 40 anni vissero ben tre beate
con
questo nome e di questo casato, tutte fra il 1220 e il 1267; ma con il
solo nome di Beatrice vi furono, sempre nei primi 50 anni del XIII
secolo, altre tre beate e una santa[1].
La beata Beatrice I d’Este di cui si parla, era figlia di Azzo VI
d’Este e di Sofia di Savoia; nacque ad Este in provincia di Padova,
intorno al 1200. Ancora giovane entrò nel monastero di Salarola presso
Padova, da dove nel 1221 si trasferì a Gemmola sui Colli Euganei, in un
antico monastero, che con le sue possibilità fece restaurare e dotò di
rendite.
Applicò per lei e per le numerose coetanee che la raggiunsero, la
Regola benedettina; poi per dedicarsi più efficacemente alla pratica
delle virtù cristiane, rinunziò al governo del monastero, a favore
della monaca Desiderata.
Morì giovanissima (26-27 anni), il 10 maggio 1226 e venne sepolta nella
chiesa di S. Giovanni Battista a Gemmola. Il sepolcro di Beatrice I
d’Este, divenne meta di grande devozione, il suo corpo rimase
incorrotto e dopo alcuni anni venne traslato in un’arca marmorea, di
cui la lapide tombale, considerata forse unica nel suo genere e
conservata a S. Sofia di Padova, porta scritte note biografiche e la
data della morte in sedici esametri.
Nascosta per due volte dalle incursioni dei nemici di Este, alla fine
nel 1578, la salma fu trasferita a Padova, nella chiesa di S. Sofia,
dove è ancora oggi molto venerata[2].
Papa Clemente XIII, il 19 novembre 1763, confermò il culto e il titolo
di beata, che da secoli gli veniva tributato, concedendo la Messa e
l’Ufficio proprio.
Il nome Beatrice proviene dal latino ‘Beatrix’ e significa “colei che
rende felici”.
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[1] Santi e Beati
riporta nel suo "database", almeno fino ad ora, solamente Beatrice I e
Beatrice II, non riporta la regina d'Ungheria nonostante in questo
testo sia inclusa nelle "tre beate" anche se con alcuni errori di date.
[2] Nel 1957
Beatrice I fu trasferita da Padova al duomo di Santa Tecla in Este.
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