Il campo di Fossoli

 

Non è stato possibile reperire alcuna immagine del campo di Fossoli, ma solo la seguente dedescrizione all'indirizzo web del Comune di Carpi

http://www.comune.carpi.mo.it/

Il MuseoManifesto della Fondazione Fossoli

Inaugurato nel 1973 il museo rappresenta la traduzione pratica di una grande tensione morale, l'omaggio della comunità carpigiana a tutticoloro che avevano dato la vita per la libertà dei popoli. Nel suo complesso esso si sviluppa attraverso 13 sale dove luci ed elementi grafici creano un'atmosfera di grande impatto emotivo, entro una cornice tuttavia sobria ed essenziale. L'incisione di frasi alle pareti, scelte da Nelo Risi tra le "Lettere dei condannati a morte della resistenza europea", fonde in un unicum drammatico l'intero percorso, rotto solamente dai suggestivi graffiti attraverso i quali pittori come Longoni, Picasso, Guttuso, Cagli e Lùger hanno commentato l'orrore della deportazione. Le teche contengono pochi reperti materiali e fotografici ordinati da Lica e Albe Steiner, nel rispetto di un itinerario espositivo volutamente scarno. Nel cortile adiacente ritroviamo 16 stele che richiamano esplicitamente lapidi cimiteriali, sulle quali sono stati scolpiti i nomi dei più importanti campi di concentramento nazisti.



Il campo di concentramento di Fossoli

A partire dal maggio 1942 viene insediato a Fossoli, frazione di Carpi, un campo per prigionieri di guerra, gestito dalle autorità militari italiane e destinato all'internamento di sottufficiali inglesi catturati in Nord Africa. L'8 settembre 1943 il Campo viene occupato dai nazisti, attratti dalla posizione geografica che rende la zona un comodo snodo ferroviario. Dal dicembre dello steso anno funzione come "Campo di concentramento provinciale per ebrei" sotto la gestione della Prefettura di Modena. Sul finire del gennaio 1944 le autorità tedesche avocano a sé la giurisdizione del campo che diventa campo poliziesco di transito per deportati politici e razziali, rastrellati in varie parti d'Italia. Ha così inizio una serie di trasferimenti in cui nulla è casuale: dalla stazione ferroviaria di Carpi partono 7 convogli destinati ai più tragici lager del Nord Europa. Dopo la guerra il Campo è lungamente utilizzato a scopo abitativo prima dalla comunità cattolica di Nomadelfia, poi dai profughi giuliani e dalmati sino al 1960, quando, in seguito all'abbandono totale delle strutture, ha inizio un progressivo degrado. Con la nascita nel 1996 della Fondazione Ex Campo Fossoli ha preso avvio un programma di recupero e valorizzazione della memoria storica legata al campo di concentramento. Nei suoi obiettivi vi è anche la promozione di attività rivolte prevalentemente ai giovani sui temi dell'educazione alla pace, ai diritti umani e alla mondialità. Fossoli è raggiungibile attraverso la Strada Statale Romana Nord n. 413 in direzione Mantova, a circa 7 Km dal centro di Carpi. L'area del Campo si trova a circa Km 1 dall'abitato di Fossoli, tra via Remesina e via Grilli. Visite guidate gratuite vengono effettuate, su prenotazione, dal personale del Museo Monumento al Deportato, che svolge il servizio anche in lingua straniera. Nei mesi estivi si effettuano aperture domenicali con servizio di visite guidate gratuite senza necessità di prenotazione.

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