SECOLI VI - IX

Nel VI e VII secolo anche Ivrea è un ducato longobardo che si estende tra l’Orco e il Sesia e comprendeva, a sud, alcune colline del Monferrato. Al dominio dei longobardi subentra quello dei franchi: nel 754, infatti, Pipino il Breve, re dei Franchi, sconfigge, proprio nei pressi di Ivrea, Astolfo re longobardo.

Ivrea entra quindi a far parte dall’800 del Sacro Romano Impero di Carlo Magno (la figura a fianco) che viene personalmente nella città il 24 giugno dell’ 801. Carlo Magno organizza il suo grande impero con un sistema feudale: il territorio viene cioè diviso in feudi denominati contee o marche (insieme di più contee) affidati ad un Signore (il feudatario) che lo controlla a nome del re o imperatore.

Ivrea è, in questo periodo, il centro principale di una contea sicuramente molto importante tanto che il successore di Carlo, suo figlio Lodovico, fa aprire, nell’825 uno ‘studium’ (l’equivalente dell’università) affidata al Vescovo. Nello ‘studium’ si studiavano le arti liberali del trivio (grammatica, retorica, e dialettica) e del quadrivio (aritmetica, geometria, musica, astronomia). Con la morte del figlio di Carlo Magno il Sacro Romano Impero incominciò a disgregarsi.

Ivrea fa parte del Regno d’Italia (che comprende l’Italia settentrionale e parte della Toscana) che appartiene a Lotario il quale, però, pur essendo l’imperatore ha sempre meno potere sui feudatari che, oltretutto, hanno anche acquisito il diritto ereditario sui feudi.

sromfran.jpg (45808 byte)