L'obelisco Flaminio in piazza del Popolo. |
La piazza del Popolo si apre, vasta e scenografica, ai piedi del
Pincio. Un tempo allungata sull'asse che congiunge alla porta del Popolo
lo sbocco del famoso "tridente", formato da via del Babbuino, dal Corso e
da via di Ripetta, venne sistemata nel secondo decennio
dell'Ottocento, da Giuseppe Valadier e rappresenta uno degli esempi più
significativi di urbanistica neoclassica. Di forma ellittica, è delimitata, sui lati maggiori, da quattro complessi architettonici leggermente divergenti verso l'asse minore. Quello a Nord si compone di due corpi simmetrici che mascherano da una parte un edificio militare, dall'altra il fianco di Santa Maria del Popolo,su cui spunta l'aguzzo campanile; al centro, si apre la porta del Popolo, a tre fornici, dalla facciata interna fastosamente disegnata dal Bernini, esternamente opera di Nanni di Baccio Bigi forse su disegno di Michelangelo. Il lato opposto della piazza è definito tra due edifici civili che si interrompono allo sbocco del "tridente", dove, in posizione arretrata, sorgono le chiese gemelle, dalle rigonfie cupole, di Santa Maria di Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, iniziate da Carlo Rainaldi e compiute dal Bernini, splendido esempio di architettura barocca, alle quali il profondo pronao,la decorazione statuaria e i fantasiosi campaniletti danno vigore plastico e intensità chiaroscurale |
I lati minori, Est e Ovest, sono chiusi da due basse, ampie esedre
ornate al centro da fontane monumentali con gruppi scultorei e alle
estremità da statue rappresentanti le Stagioni; esse consentono una
dilatazione di spazio, che fluisce da un lato verso l'ampio corso
che conduce al Tevere, dall'altro verso il Pincio, incombente con la sua
lussureggiante vegetazione e le monumentali costruzioni che reggono la
terrazza panoramica. In questo scambio continuo tra natura e architettura si esemplificano armoniosamente i dettami dell'urbanistica neoclassica, venuta a interrompere lo spazio scenografico,tutto inventato dall'uomo, del Barocco. Elemento unificatore di un ambiente così complesso e articolato è l'alto obelisco che sorge, col suo elegante basamento ornato di fontane e leoni, al centro della piazza, punto di convergenza ottica da qualsiasi parte si arrivi e di divergenza verso le prospettive che ovunque si aprono. |
Gruppo statuario che orna l'esedra sotto il Pincio. |
Panoramica della piazza sovrastata dall'alta terrazza del Pincio; a sinistra Santa Maria del Popolo, a destra Santa Maria di Montesanto e uno scorcio della gemella Santa Maria dei Miracoli. |