Ultima revisione: 08/04/2002

 
 
 
 
 
 
 
 
 


 


 


 

Guida
ai sentieri
di Campaegli
(di Massimo Capozza)
 
 
 
 

informazioni
generali

descrizione
 

mountain bike

copyright e
ringraziamenti

Questa guida descrive minuziosamente i sentieri presenti su un'area dei Monti Simbruini, con un'estensione di quasi 50 chilometri quadrati a cavallo tra i comuni di Camerata Nuova, Cervara di Roma, Subiaco, e Vallepietra.

Attualmente i sentieri descritti sono 53. La rete ha uno sviluppo complessivo di circa 105 chilometri, ma la lunghezza complessiva dei sentieri descritti è di circa 185 (è maggiore perché alcuni tratti della rete sono in comune tra più sentieri).
La lunghezza media di ciascun sentiero è quindi di circa 3.5 chilometri. Il sentiero più breve è di soli 500 metri, il più lungo di circa 8.6 chilometri.
Naturalmente combinando più sentieri è possibile costruire percorsi molto più lunghi.

Per facilitare l'orientamento, su ciascun sentiero sono stati individuati dei punti di riferimento detti "nodi". Essi sono attualmente 121, e sono stati catalogati e referenziati con precisione. Dunque, percorrendo la rete, si incontra in media un punto di riferimento ogni (circa) 900 metri.

I limiti dell'area coperta sono i seguenti: Campaegli (estremità occidentale), Livata (estremità meridionale), Campo dell'Osso, S.S. Trinità (estremità orientale), Campo della Pietra, Camposecco (estremità settentrionale). Quest'area è particolarmente vantaggiosa per fare escursioni, anche piuttosto lunghe, ma raramente faticose. Infatti, tutta la zona è costituita da un ampio territorio ondulato, con altitudine quasi interamente compresa tra i 1400 ed i 1800 metri sul livello del mare. La superficie è prevalentemente coperta da splendide faggete, a parte qualche pineta di rimboschimento, e da caratteristici pianori carsici dove il bosco è assente.

Questa caratteristica del territorio rende i sentieri generalmente poco faticosi, giacché i dislivelli sono limitati. I tratti assolati, che nelle giornate estive più calde possono essere un po' fastidiosi, coincidono in larga parte con l'attraversamento dei pianori; quindi, quando si cammina sotto il sole, lo si fa prevalentemente senza subire la fatica ed il sudore di una salita. Viceversa, i tratti in pendenza si percorrono per lo più in faggeta, e quindi anche in piena estate si gode del piacere dell'ombra. In inverno invece, quando un po' di sole è gradevole, le chiome dei faggi sono prive di foglie, e permettono ai raggi del sole di filtrare.

Stranamente (chi va per sentieri lo sa bene) non sono mai molte le persone che si concedono il piacere di una passeggiata, percorrendo almeno tre o quattro chilometri. Quindi, anche nei periodi in cui le località di villeggiatura dei Simbruini sono massimamente frequentate (Ferragosto, ad esempio), basta allontanarsi di poche centinaia di metri dalle aree residenziali e dalle strade per trovare una grandissima tranquillità, e camminare per ore intere incontrando solo animali selvatici o al pascolo, ed ascoltando i suoni della natura.