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l progetto riguarda l’edificazione di un nuovo manufatto al posto di un corpo edilizio del quale se ne prevede la demolizione. La particella è un lotto stretto ed allungato (circa 6x15 metri) con affacci solo sui lati corti su due strette vie del centro storico di Montecarlo, a poche decine di metri dalla piazza della Rocca, residenza del Principato. L’edificio da demolire, attualmente occupato da un ristorante al piano terra ed un alloggio ai due piani superiori, risale agli anni ’50 e si inserisce nella cortina edilizia affacciando a meridione su Rue B. Castro e su Place de Carmes sul retro. Il regolamento edilizio locale consente l’edificazione massima di quattro piani fuori terra con l’obbligo di arretramento dell’ultimo livello su entrambi i fronti. Il nuovo edificio prevede due livelli interrati destinati ad autorimesse ( 3 posti auto distribuiti con un sistema di montacarichi meccanico), all’interno dei quali trova posto anche una vasca natatoria stretta e lunga quanto il corpo edilizio, un piano terra con funzioni di disbrigo, un primo livello contenente le camere per gli ospiti, un secondo livello con gli spazi padronali (camera, servizi, guardaroba, palestra), un terzo livello con la zona di soggiorno e pranzo ed un attico che si affaccia su terrazze con vista a meridione sul porto monegasco. La distribuzione verticale è individuata lungo un lato cieco attraverso un sistema di scale a rampa unica che caratterizzano spazialmente il progetto: gli affacci sempre presenti sopra l’ingresso collegano visivamente lo stretto spazio verticale, mentre i sottoscala divengono spazi di servizio caratterizzati da forme mistilinee. Questi spazi (bagno, alcova tecnologica, piscina) sono in relazione visiva tra loro grazie a degli oblò posti nelle pavimentazioni; in particolare l’acqua della piscina, posta nell’interrato, è visibile da tutti i livelli, anche dai terrazzi dell’attico. Un ascensore consente il collegamento meccanico di tutti i piani. Le facciate sono risolte in modi differenti in funzione dell’intorno. Quella sul fronte meridionale (Rue B. Castro), inserendosi in un ambito molto articolato con fronti rientranti e cornicioni ad altezze sfalsate, sceglie un linguaggio autonomo rispetto alle tipologie circostanti: la facciata è risolta con una lama sospesa e staccata dai muri laterali, cieca per i primi tre livelli (dove gli affacci sono sui vicinissimi edifici prospicienti) e con un’unica grande apertura agli ultimi livelli (da quali è possibile scorgere il mare). Tale lama è una struttura metallica rivestita con paramento lapideo (pietra calcarea tagliata, analoga a quella della vicina cattedrale). Il fronte posteriore (affacciato su Place de Carmes) è caratterizzato da una maggiore aderenza alle regole compositive degli edifici limitrofi (cortina continua con coincidenze dei cornicioni, finestre binate di forma allungata). La nuova facciata ne riprende il disegno e i materiali (intonaco colorato), elencandone l’autonomia attraverso uno stacco perimetrale in metallo. La copertura ha un andamento spezzato, aperto verso sud, con rivestimento in zinco.
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