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L’edificio in progetto occupa l’ultimo lotto libero di un insediamento artigianale caratterizzato da costruzioni eterogenee per finiture ed articolazioni.Il lotto in questione è di forma approssimativamente trapezoidale ed è confinante, lungo i lati piu’ lunghi con le parti già edificate del comparto. Viceversa i lati corti affacciano verso zone inedificate e sono quindi piu’ visibili.L’approccio progettuale mira a costruire un insieme architettonico che, pur operando con sistemi costruttivi tipici della costruzione industriale, vada nella direzione di un minore impatto ambientale.In particolare l’articolazione volumetrica delle due facciate nord e sud, caratterizzate da due profondi tagli centrali che identificano i portali di accesso, consente di suddividere tali facciate in due blocchi asimmetrici piu’ piccoli e pertanto di minore impatto, caratterizzati da una finitura industriale piu’ “nobile” : lastre di calcestruzzo con finitura a spacco a forte chiaroscuro, posate orizzontalmente senza giunti verticali e senza aperture.Tutti gli spazi di servizio all’attività produttiva (uffici e alloggio del custode), sono ricavati all’esterno del blocco prefabbricato e costruiti con tecnologia tradizionale (strutture miste laterocementizie). Tali spazi fanno da cerniera regolarizzatrice tra i confini non paralleli del lotto e caratterizzano pertanto tutto il fronte ovest con un’altezza piu’ contenuta (circa 7 m) rispetto al blocco produttivo.Il prospetto ovest in questione è controllato architettonicamente con un muro in calcestruzzo a vista (con funzione di schermo regolarizzatore) caratterizzato da un’ordine inferiore di piccole aperture (uffici) ed uno superiore caratterizzato dal taglio di un lungo loggiato (che concentra le aperture dell’alloggio). Tale muro prosegue sul lato sud come pura quinta di delimitazione del cortile sul quale sono ricavati alcuni parcheggi e gli accessi indipendenti agli uffici e all’alloggio. Lungo i lati occidentale ed orientale sono previste per tutta lunghezza delle sistemazioni a verde che garantiscono la percentuale di terreno drenante richiesta dalla normativa.Per limitare l’impatto ambientale della parte piu’ alta dei capannoni (che consentono, ai sensi del PRG vigente un’altezza massima di carroponte pari a mt. 7.50 e che portano l’altezza di copertura a mt. 9.50), è previsto un’intervento pittorico di coronamento effettuato con tecnica stencil direttamente sui pannelli prefabbricati di cls liscio. Il motivo predisposto usa il verde medio (RAL 1004020) campionato sulla vegetazione delle montagne circostanti (contro le quali il manufatto si staglia), per realizzare un tema grafico “dazzle”, simile a quelli utilizzati dall’artista americano Abbott Handerson Thayer (1849-1921) per imitare, con un approccio astratto, la vegetazione circostante.Lo stesso colore verde verrà utilizzato anche per tutti i serramenti, per le parti interne del loggiato e sul lato interno del lungo muro in ca., al fine di spezzare cromaticamente il blocco costruito (già comunque volumetricamente disarticolato).