la piazza

Il tema progettuale è quello della definizione del vuoto urbano come Piazza pubblica del paese e delle sue relazione con gli edifici fronteggianti e con i percorsi urbani che la interessano.Nel progetto la piazza deve assumere il carattere di luogo pubblico e riqualificare lo spazio urbano con la propria presenza.Poiché non può essere stabilito un rapporto di relazione particolare con alcuno degli edifici di cortina, la superficie della piazza deve essere identificabile come un’isola spaziale collocata entro un perimetro definito dalla giacitura degli edifici circostanti.La forma stessa della piazza, la sua definizione perimetrale e la natura della sua pavimentazione, devono costituire il carattere identificativo dello spazio pubblico.Come si legge dalla cartografia catastale, il luogo era occupato dal volume dell’edifici con destinazione pubblica: mentre dell’edificio preesistente non rimane alcuna traccia, la ‘permanenza’ della sua memoria può essere trasmessa dall’uso pubblico dello spazio. Infatti questo uso e questa memoria collettiva sono il filo di collegamento tra il valore storico del luogo e il fondamento concettuale di questo progetto.Per questo motivo tutti i muri perimetrali sono realizzati con murature in pietrame a vista, in modo tale da definire in modo chiaro il limite spaziale della piazza e dell’originario edificio (ex Asilo) dalla cui demolizione è stata generata, per conferirle unità, carattere e identificabilità.Questa unità visiva del materiale è interrotta in due casi: all’ingresso alle autorimesse interrate e nella mensola-architrave che sostiene un angolo di manovra di via Sonico. Questo per rendere visibile e leggibile la natura costruttiva del manufatto nei due episodi che costituiscono l’eccezione: ovvero dove costruttivamente la pietra non poteva ‘fingere’ una funzione portante ed è quindi corretto rendere percepibile il calcestruzzo come il materiale strutturale.In particolare all’ingresso alle autorimesse i fianchi in calcestruzzo determinano due sguinci che, oltre ad agevolare l’ingresso agli automezzi, completano la struttura architettonica trilitica del portale. Con un significato costruttivo e architettonico nonché un intento dialogante con l’edilizia storica del luogo.Il nuovo muro in pietra di contenimento delle autorimesse prospiciente via Vento viene fatto risalire anche oltre il piano d’uso della piazza, in modo tale da creare una possibile seduta nelle occasioni di uso collettivo dello spazio pubblico e per rendere visibile la forma volumetrica dell’isolato che, come sopra ricordato, corrisponde alla proiezione dell’edificio demolito, costituendone segno di memoria. Questo muretto non ha una copertina di calcestruzzo di finitura proprio per la ragione sopraesposta.Un parapetto metallico, sagomato per ragioni di sicurezza antiscavalco, chiude  il profilo curvo della linea perimetrale, che è stata così regolarizzata per ottimizzare il transito di via Vento e l’accesso alle autorimesse.Sul lato a monte viene riutilizzato e ricollocato il parapetto in ferro esistente, per ragioni di economia e di funzionalità.Per l’intera superficie della piazza è prevista una pavimentazione in cubetti di porfido pezzatura 6/8 cm., impostata secondo la linea d’asse centrale di raccolta delle acque superficiali e con disposizione diversificata.Nella superficie di Piazza che viene a trovarsi sotto la proiezione della mensola stradale (necessaria come spazio di manovra) è stata progettata una sistemazione che prevede una diversa inclinazione del piano a cubetti, sia per ragioni funzionali (l’altezza è di poco inferiore a m.1.80 e quindi non praticabile) sia perché questo spazio (che viene opportunamente illuminato) potrà divenire un luogo di raccolta di materiali lapidei significativi rinvenuti dalla scavo o da altri luoghi del paese. Si tratta sostanzialmente di un luogo della memoria, un ‘lapidarium’ di manufatti edilizi significativi ricollocati con intento espositivo.In prossimità di questo spazio vengono previsti attacco acqua, presa di elettricità e scarico acque, in modo tale che possano essere utilizzati in occasione di manifestazioni ed eventi collettivi.