Recupero e conservazione della memoria
Il progetto di ristrutturazione è stato guidato da un atteggiamento di rispetto conservativo nei confronti dell’edificio, poiché esso rappresenta una significativa, e per alcuni aspetti unica, testimonianza storica della qualità architettonica ed artistica del borgo di Bienno, uno dei più interessanti e meglio conservati di Valle Camonica. Casa Valiga infatti, per la chiara tipologia e la presenza di cicli pittorici nel salone, costituisce uno dei rari esempi di palazzo che conserva al proprio interno (nel luogo originale) testimonianze pittoriche di soggetto civile, che saranno visitabili.
Mantenere l’integrità senza snaturare l’identità
L’intervento di recupero e restauro, coerentemente con le analisi e le letture stratigrafiche, ha previsto la messa in sicurezza dell’edificio nelle sue strutture portanti primarie e secondarie, unitamente all’insediamento delle funzioni, in compatibilità con l’antico utilizzo, forma e natura del manufatto edilizio. Infatti le nuove funzioni corrispondono quasi esattamente a quelle storiche, determinando una nuova stagione d’uso che ri-vitalizza in modo dialogico il palazzo: i fondaci divengono gli spazi di laboratorio espositivo, il salone di rappresentanza mantiene esattamente il suo ruolo, i locali al secondo piano divengono uffici e il sottotetto residenziale rimane tale anche oggi.Le nuove pareti interne sono realizzate con materiali leggeri e reversibili, permettendo di adeguare gli spazi agli usi senza compromettere leggibilità e integrità delle parti storiche.Nel sottoscala è stato ricavato un servizio igienico; i fondaci sono stati ripuliti e risanati in modo minimo rispettando materiali e intonaci quattrocenteschi; il salone è stato riaperto nella sua spazialità recuperando quanto possibile della pavimentazione originaria e delle superfici murarie; al primo piano è stato inserito un box per i servizi autonomo dalle pareti perimetrali; sotto alla nuova copertura sono stati ricavati due monolocali abitabili.Le pareti e l’aspetto esterni sono stati oggetto di una leggera pulitura e restauro delle incoerenze, senza alterare la leggibilità di materiali e superfici.Dal punto di vista strutturale gli interventi rilevanti hanno riguardato il consolidamento delle volte, (operato mediante ripristino delle mancanze, rinforzo dell’estradosso e inserimento di nuove catene), il recupero e il restauro conservativo delle murature perimetrali (mediante iniezioni) e del solaio ligneo a copertura del salone di rappresentanza (con l’uso di solo legno), e la realizzazione della nuova copertura. Malgrado il consistente quadro fessurativo, che ha evidenziato un notevole dissesto, le operazioni hanno permesso di consolidare le strutture senza perdere i valori costruttivi e storico-artistici.Gli impianti sono stati inseriti nel modo meno invasivo possibile, rimanendo in superficie ed utilizzando materiali leggeri e sempre leggibili come intervento del tempo presente.Gli affreschi, ritrovati sotto strati di intonaco e tinteggiature, sono rimasti sulle pareti della casa: le scene e le inscrizioni rivelano una committenza colta e aggiornata rispetto alla cultura umanistica del tempo.L’antica palazzina, in grado di ospitare due artisti, potrà essere utilizzata e fatta vivere di arte e cultura, rappresentando in modo esemplare storia e identità della comunità di riferimento, in condivisione con il luogo, la memoria e il contemporaneo.
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