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I periodi

Estate

Questa è la stagione riproduttiva della cernia, della ricciola e di tanti altri piccoli e grandi organismi del mare, anche il comportamento di tutti questi animali cambia. E’ questo il momento in cui i grandi predatori cercano cibo per accumulare le riserve energetiche che serviranno per trascorrere l’inverno e cercano anche i propri simili per assolvere alle funzioni riproduttive.

Dal punto di vista meteorologico, l’estate è il periodo dove l’instaurarsi dell’alta pressione determina periodi abbastanza lunghi di tempo mite e di condizioni meteo marine stabili; questo significa che anche sott’acqua potremmo trovare una certa costanza dei fenomeni sottomarini.

In questo periodo le alghe hanno raggiunto il loro massimo sviluppo, sia quelle pluricellulari, che tappezzano gli scogli, sia quelle unicellulari, che invece colonizzano gli strati d’acqua superficiali, ed è proprio in questa stagione che grandi branchi di cefali e salpe, come pure boghe e menole, invadono il sottocosta per consumare questa enorme risorsa. Nella fase riproduttiva le castagnole difendono tenacemente il loro territorio. Tutto questo richiamo di vita negli strati marini superficiali attrae sicuramente anche i predatori ed ecco che tunnidi, ricciole, cernie di fondo, aguglie e anche dentici, se non sono troppo disturbati, possono essere pescati in orari adeguati anche a basse profondità.

In questa stagione si può assistere a tre particolari eventi: l’accoppiamento delle castagnole, quello delle mennole e quello delle aquile di mare e dei trigoni.
Tanti altri meravigliosi eventi si verificano in estate, sicuramente degni di nota sono la riproduzione della stella di mare e dell’oloturia.

Autunno

L’estate è ormai solo un ricordo e le tiepide notti trascorse in riva al mare lasciano il posto ai primi rigori autunnali, caratterizzati da piogge, vento e mare mosso. Le mareggiate non mancano e le scadute si alternano velocemente al ritorno della bassa pressione, favorendo il rimescolamento del fondo marino ed aumentando la frenesia alimentare dei pesci rimasti sottocosta per via della temperatura dell’acqua ancora elevata. Questa è la migliore stagione per provare ad insidiare il sarago sotto riva.

Questo pinnuto, infatti, per la combattività che lo caratterizza e per la bontà delle sue carni, rappresenta una delle prede favorite da tutti coloro che frequentano le scogliere. Il sarago si pesca sia a fondo che a galleggiante, l’importante è utilizzare lunghi finali, anche di 2 metri, in grado di lasciare la nostra esca libera di muoversi in acqua nella maniera piu’ naturale possibile.

L'autunno è senz'altro uno dei momenti più attesi dagli amanti dello spinning, inoltre è frequente la traina ad alcuni pesci blasonati la cui stagione d'oro coincide con l'estate inoltrata e con l'autunno. In particolare le grandi ricciole (predatrici indomite che, a parità di taglia, detengono il primato assoluto della potenza e della combattività), le grandi lecce, i dentici ed i serra, tutte specie che, negli accennati periodi, si pescano quasi esclusivamente in prossimità delle coste con esche naturali, i tonnetti di branco che preferiscono invece la mezza altura o l'altura e le esche artificiali.

L' autunno è anche la stagione della seppia ,e delle occhiate.

Inverno

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, anche, l'inverno è una stagione in cui la pesca è molto praticata. Le Specie più ambite in questo periodo sono sopratutto: il sarago, la mormora, la lampuga ,la triglia, il polpo, la leccia, e quella che è considerata la reggina dell' innverno cioè la spigola.

E' proprio uno dei periodi più adatti per insidiare le prede di maggior peso. Le prime ore del mattino e quelle antecedenti al tramonto sono indubbiamente quelle migliori anche se in taluni casi le ore centrali di una giornata ventosa e piovigginosa o addirittura quelle della piena notte, sono di buon rendimento.
La notte invernale è molto fredda e va lasciata ai Surfcastmen che trovano in questo momento della giornata l'optimum per l'attuazione della loro tecnica.

Fra le tecniche più utilizzate ricordiamo l'apnea, ad esempio la tecnica dell' aspetto in acqua bassa per la spigola appunto, la pesca con le canne a grammatura leggera e pesante, la pesca del cefalo con la canna fissa...
Infine il bolentino di profondità dato che ll pesce in questo periodo si trova sul fondo, Il pesce é poi in uno stato di metabolismo rallentato e tirarlo su non regala le soddisfazioni che normalmente procura durante il periodo caldo, quando é più combattivo.

Fra le esche utilizzate ricordiamo la sarda per spigole e gronghi, e come attrezzatura un amo 1/0 ed un terminale non meno di 0,45/0,50 di buona qualita'.
Sicuramente una delle esche regina della stagione invernale è la seppia. Risulta irresistibile per saraghi, ma quelli grossi, e anche per le orate.

Primavera

Lascite alle spalle condizioni climatiche non propio ideali per attività all'aperto, fa il suo ingresso tanto atteso una stagione propizia per ogni pescatore.

In questa stagione è possibile mettere in pratica diversi tipi di pesca e allo stesso tempo sono tante le specie oggetto delle nostre attenzioni,

Fra le tecniche ideali di qesto periodo ricordiamo la cosidetta pesca alla passata, tipica dei laghi e fiumi e praticata in acque ferme, oppure la pesca all'inglese, praticata con canna mulinello e galleggianti, lo spinning, con esche artificiali e mulinelli leggeri per rendere semplici i movimenti ripetuti di lancio e raccolta della lenza, oppure la classica pesca con la canna fissa, con canne leggere ma rigide,spesso al carbonio, ed infine la pesca a galla, variante della pesca alla passata, praticata "a vista" e con pochissima piombatura o anche senza.

Fra le specie di nostro interesse in questo periodo ricordiamo la triglia, la tenca, le seppie, il grongo.

 

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