traduzione da Charites di G. Monaco
1
Fino a quando rimarrete a giacere? Quando avrete
l'animo forte,
o giovani? Non provate vergogna dei vicini,
voi che siete cos troppo insensibili? Avete l'aria di
stare tranquilli in pace,
ma la guerra possiede tutta la terra.
......
e morendo scagli per l'ultima volta il giavellotto.
E' infatti onorevole e glorioso per un uomo combattere
per la terra, i figli e la moglie
con i nemici: la morte verr quando la
filino le Moire; ma ognuno avanzi diritto
brandendo l'asta e nascondendo il valoroso cuore
dietro lo scudo,
non appena si mischia il combattimento.
L'uomo, infatti, non destinato a fuggire la morte,
neanche se la sua stirpe immortale.
Spesso se ne va fuggendo lo scontro e il cupo suono
dei dardi,
ma la morte lo coglie a casa.
Comunque l'uno (colui che fugge) non caro al popolo
n degno di compianto,
mentre l'altro (colui che rimane), se gli capita
qualcosa, lo piange il piccolo e il grande:
tutto il popolo ha desiderio di un uomo valoroso
che muore, e finch vivo pari ai semidei.
Infatti con gli occhi lo vedono come una torre:
compie azioni degne di molte persone, pur essendo uno
solo.
1
Io sono schiavo del sire Enialio
e conosco l'amabile dono delle muse
2
Sulla lancia ho la focaccia impastata, sulla lancia il
vino
di Ismaro, e bevo appoggiato alla lancia
4
Offrendo ai nemici doni luttuosi
5a
Forza, va' con la coppa attraverso i banchi della
veloce nave,
strappa i coperchi ai capaci otri
e prendi il vino rosso dalla feccia: ch non
potremo rimanere astemi in questa veglia
6
Uno dei Sai si fa bello dello scudo, che presso un
cespuglio,
arma perfetta, ho abbandonato controvoglia.
Cos mi sono salvato. Che mi importa di quello scudo?
Vada in malora! Di nuovo me ne comprer uno non
peggiore.
7
Nel lamento di lutti atroci, Pericle, n alcun
cittadino
n la citt godr di feste:
perch tali uomini l'onda del mare che molto rimbomba
ha sommerso e abbiamo gonfi per la sofferenza
i polmoni. Ma gli dei ai mali irreparabili,
o amico, hanno posto la forte sopportazione
come rimedio. La sventura tocca ora ad uno, ora da un
altro: ora contro di noi
si rivolta e sanguina la ferita che lamentiamo,
ma nuovamente si diriger verso altri. Ma al pi
presto
siate forti, allontanando il pianto femmineo.
9
Esimide, se si curasse del biasimo della gente,
nessuno potrebbe godere di molte piacevolezze
13
Glauco, un soldato mercenario apprezzato soltanto
finch combatte
18
Come schiena d'asino ecco
si erge piena di bosco selvatico
.......
perch non un bel posto, n piacevole,
n amabile, come presso le correnti del Siri
21
Avendo l'anima nell'abbraccio delle onde
22
Non mi interessano le ricchezze di Gige dal molto oro,
non mi ha preso l'invidia e non ammiro
le opere degli dei, non desidero un grande regno:
infatti lontano dai miei occhi.
25
Gioiva di avere in mano un ramoscello di mirto
e un bel fiore di rosa,
...la chioma le
ombreggiava le spalle e la schiena.
56
Guarda, Glauco: ormai dal profondo sconvolto dalle
onde
il mare, intorno alle vette delle Gire ritto si leva
il nembo,
segno di tempesta; dall'inatteso sopraggiunge la
paura.
58
Attribuisci tutto agli dei: spesso dalle sciagure
sollevano chi prostrato sulla nera terra,
spesso abbattono e piegano a terra quelli che stanno
ben saldi.
Per questo vi sono molti mali
e l'uomo va errando per la mancanza di sostentamento e
fuori di s.
60
Non mi piace un comandante di grande statura, n uno
che sta a gambe divaricate,
n uno ben rasato che si compiace dei riccioli:
ma ne vorrei uno piccolo e storto di gambe a vedersi,
ma che stia ben saldo sui piedi, pieno di coraggio.
61
Di sette morti caduti, che abbiamo afferrato a piedi,
mille siamo gli uccisori.
64
Nessuno dei cittadini, una volta morto, rispettato e
celebrato: inseguiamo piuttosto il favore di chi vivo
da vivi; sempre peggio per chi morto.
65
infatti non leale insultare i morti
66
Conosco solo una cosa grande:
ricambiare terribili mali a chi mi fa del male
67a
Cuore, cuore travolto da angosce irrefrenabili,
emergi, difenditi ponendo contro i nemici
il petto, piantandoti negli scontri vicino ai nemici
saldamente: non vantarti apertamente quando vinci
e non gemere gettandoti a terra in casa quando sei
vinto.
Ma rallegrati delle gioie e affiggiti dei mali
in maniera non eccessiva: sappi quale ritmo possiede
gli uomini.
68
Tale l'animo degli uomini mortali, o Glauco figlio
di Leptino, quale il giorno che Zeus porta a loro:
e quali sono le opere a cui attendono, tali sono i
pensieri.
69
...di battermi con te, come di bere quando ho sete,
ecco come ne ho voglia!
70
Ora Leofilo governa, Leofilo spadroneggia,
da Leofilo tutto dipende, Leofilo si sente nominare.
73
Ho sbagliato, e certamente l'accecamento ha colpito
qualcun altro
74
Non c' nessuna cosa che non ci si possa aspettare o
su cui si possa giurare (che non accadr),
niente straordinario, da quando Zeus, padre degli
Olimpi,
da mezzogiorno ha fatto notte nascondendo la luce
del sole che splendeva e una paura raggelante scese
sugli uomini.
Dopo questo tutto si pu credere e tutto si pu
sperare
da parte degli uomini: nessuno di voi si meravigli di
vedere (queste cose),
neanche se gli animali prendessero in cambio dai
delfini il pascolo
marino e le onde risonanti del mare
fossero loro pi care della terraferma, e a quelli (ai
delfini) fosse pi caro andare per i monti.
104
Infelice giaccio nella passione
senza vita, per volere degli dei da insostenibili
dolori
trafitto fin nelle ossa.
112
Infatti un tale desiderio d'amore, avvinghiatosi sotto
il cuore,
una fitta oscurit mi ha versato davanti agli occhi,
e mi ha rapito dal petto la debole anima...
120
Tn (onomatopea per rendere il suono della lira)
O signore Eracle dalla bella vittoria, salve!
n dalla bella vittoria!
tu e Iolao, coppia di guerrieri
n
O signore Eracle dalla bella vittoria, salve!
Papiro
di Ossirinco 2310
Ti sembra che io sia giunto a tal punto di miseria?
Ti apparivo davvero un uomo spregevole,
non quale
sono io e da quali antenati discendo.
So certamente far del bene a chi mi vuole bene
e far del male e dire insulti a chi mi fa del male.
Sono una formica di parole: ecco la verit.
2
Perch lo stesso Cronide, lo sposo di Era dalla bella
corona,
Zeus ha dato questa citt agli Eraclidi:
insieme ad essi avendo lasciato la ventosa Erineo,
giungemmo nella vasta isola di Pelope
3a
Cos, infatti, il signore dall'arco d'argento, il
lungisaettante Apollo
dalla chioma d'oro vaticin dal ricco adyton:
" diano inizio al consiglio i basileis onorati dagli dei,
ai quali sta a cuore l'amabile citt di Sparta,
e gli anziani della gherusia, poi gli uomini del popolo
conformandosi alle giuste leggi;
propongano cose buone e facciano tutte le cose giuste
e non decidano niente di storto per la citt.
Alla massa del popolo vada vittoria e forza! "
Febo, infatti, cos rispose alla citt
6
E' bello che giaccia morto caduto nelle prime file
un uomo valoroso che ha combattuto per la sua patria,
mentre la cosa pi misera di tutte che chi ha
abbandonato la sua citt e i ricchi campi viva da mendicante,
errando con la madre e il vecchio padre,
con i figli piccoli e con la moglie.
Odioso infatti sar a quelli dai quali giunga,
cedendo al bisogno e alla dolorosa povert:
disonora la stirpe, smentisce il nobile aspetto,
lo segue ogni disonore e disprezzo.
Se dunque non vi alcuna cura n rispetto per l'uomo
che va cos in rovina e per la sua discendenza,
con coraggio combattiamo per questa terra e per i
figli
moriamo, non risparmiando pi la vita
&
13
Non era un uomo rozzo n
sciocco, neanche presso i raffinati,
n di stirpe tessala,
n di Erisiche, n pastore,
ma dell'alta Sardi
36
Afrodite non c' ed Eros, folle, gioca come un
bambino,
saltando sulla cima dei fiori -non toccarmeli!- del
cipero
37
Spesso sulla cima dei monti, quando
agli dei gradita la festa dalle molte fiaccole,
con una coppa d'oro in mano, un grande skyphos,
quale hanno i pastori,
versando in essa latte di leonessa,
hai formato un formaggio grande, intero,
splendente
49
Un giorno ti dar un tripode panciuto,
sul quale puoi raccogliere cibi ben stipati.
Non stato ancora toccato dal fuoco, ma presto
sar pieno di polenta, come piace ad Alcmane che
mangia di tutto,
calda dopo il volgere del sole:
infatti (Alcmane) non mangia cibi ben preparati,
ma ne chiede di comuni, come il popolo
56
(Zeus) ha stabilito tre stagioni: l'estate,
l'inverno e, terzo, l'autunno, e per quarta la
primavera, quando (tutto) fiorisce -certo- ma non c' da mangiare fino ad esser
sazi
58
Dormono le cime dei monti e i burroni,
le alture e le gole,
le stirpi animali quante ne nutre la nera terra,
le fiere montane e la stirpe delle api
e i pesci nelle profondit del cupo mare:
dormono le stirpi degli uccelli dalle ali tese.
92
Queste parole e la musica Alcmane
le trov, comprendendo il canto articolato delle
pernici
94
Non pi, vergini dal canto di miele, dalla sacra voce,
possono sorreggermi le gambe: oh se fossi un cerilo,
che sul fiore dell'onda insieme alle alcioni,
con il cuore impavido, sacro uccello dal colore del
mare.
101
Ecco che Eros, per volere di Cipride,
dolce mi inonda e mi scalda il cuore
102
Questo dono delle dolci Muse
lo mostr, felice tra le vergini,
la bionda Megalostrata
105
Avendo un'aurea collana con petali di delicati
crisantemi
107
Somigli a lino sbocciato
110
Stretto il sentiero, spietata la necessit
2
Io stesso sono venuto come araldo dall'amabile
Salamina
portando, invece di un discorso, un canto, ornamento
di parole.
.....
Vorrei allora essere di Folegandro o di Sicino
invece che di Atene, cambiando patria:
perch subito sorgerebbe tra gli uomini questa voce:
"Quest'uomo Attico, di quelli che hanno tradito
Salamina"
.....
Andiamo a Salamina a combattere per l'isola
amabile e a respingere la dura vergogna
3
La nostra citt non andr mai in rovina per decreto di
Zeus
e per il volere degli dei felici e immortali:
perch un tale magnanimo custode dal forte padre,
Pallade Atena, le tiene sopra le mani.
Ma vogliono distruggere la grande citt, per la loro
stoltezza, proprio i cittadini, incitati dalle ricchezze,
e l'ingiusta intenzione dei capi del popolo, ai quali
toccher
soffrire molti dolori per la grande superbia:
infatti non sanno contenere la saziet e
regolare in tranquillit le gioie presenti del
banchetto.
.....
si arricchiscono obbedendo ad azioni ingiuste
.....
rubano per arraffare chi qua, chi l,
non risparmiando n i beni sacri n quelli pubblici
e non custodiscono i sacri fondamenti di Diche,
che silenziosa conosce quello che accade e quello che
accaduto
e giunge sempre in tempo per far pagare la punizione.
Questa piaga inevitabile si avvicina ormai a tutta la
citt:
ecco che la citt caduta nella brutta schiavit,
che risveglia la contesa intestina e la guerra che
dormiva
e che distrugge l'amabile et di molti.
Subito la molto cara citt dai nemici
logorata nelle riunioni care agli ingiusti.
Questi mali si aggirano tra il popolo: tra i poveri
molti giungono in terra straniera
venduti e legati a catene indegne.
.....
Cos il male pubblico arriva in casa, ad ognuno:
le porte esterne non possono trattenerlo
ed ecco che supera con un salto l'alto recinto e trova
sempre (il padrone di casa),
anche se fugge nell'angolo pi nascosto del talamo.
Queste cose l'animo mi ordina di insegnare agli
Ateniesi,
che il Malgoverno fornisce moltissimi mali alla citt,
mentre il Buongoverno rende ogni cosa ordinata ed
equilibrata
e mette le catene in gran numero agli ingiusti:
appiana le asperit, fa smettere la saziet, spegne la
superbia,
dissecca i fiori germoglianti dell'accecamento,
raddrizza le sentenze storte, addolcisce le azioni
tracotanti,
fa cessare le azioni di discordia,
fa cessare l'ira della dolorosa contesa e da essa
deriva
per gli uomini ogni cosa equilibrata e accorta
5
Al popolo ho concesso tanto privilegio quanto basta,
senza togliere o aggiungere niente alle sue
prerogative.
E quelli che avevano il potere ed erano ammirati per
le ricchezze,
anche per questi mi sono preoccupato che non subissero
alcun torto:
Mi sono eretto a proteggere entrambi come un forte
scudo
e non ho permesso che una delle due parti prevalesse
ingiustamente.
.....
Cos il popolo potr seguire nella maniera migliore i
capi,
se non sar troppo abbandonato a se stesso o troppo
sottomesso:
infatti la saziet genera superbia, quando molta
ricchezza tocchi
a uomini che non hanno una mente equilibrata.
.....
Nelle grandi opere difficile esser gradito a tutti
22
Se mi darai retta almeno ora, abbandona questo
(pensiero)
e non aver invidia perch ho avuto un'idea migliore
della tua:
cambia parere, figlio di armonioso cantore, e canta
cos:
"che la morte mi colga a ottant'anni"
.....
e la morte non venga senza pianti, ma
che io possa lasciare agli amici, una volta morto,
dolori e lamenti.
.....
Invecchio imparando sempre molte cose.
23
Solone non profondo n accorto:
non ha accettato i vantaggi che gli davano gli dei.
Dopo aver catturato la preda rimasto meravigliato e
non ha tirato a s la grande
rete, ma ha perso coraggio e senno nello stesso tempo.
Io, infatti, pur di avere il potere, impossessarmi di
infinite ricchezze
e esser tiranno sugli Ateniesi anche per un solo
giorno,
sarei stato disposto alla fine a farmi scuoiare per
fare un otre e a veder distrutta la mia stirpe.
.....
...Se ho risparmiato la terra
della patria e non mi sono avvolto con l'amara
violenza della tirannide,
sporcando e disonorando la mia fama,
non me ne vergogno affatto: credo, infatti, che cos
sar maggiormente superiore
a tutti gli uomini.
1
Quale vita, quale gioia senza l'aurea Afrodite?
Vorrei essere morto, quando non mi importino pi
queste cose:
l'amore furtivo, i dolci doni, il letto.
Sono i soli fiori della giovinezza degni di esser
colti
dagli uomini e dalle donne. Ma quando arrivata la
dolorosa
vecchiaia, che rende l'uomo nello stesso tempo turpe e
brutto,
sempre gli opprimono il cuore tristi angosce
e non si allieta pi nel vedere i raggi del sole,
ma inviso a tutti e disprezzato dalle donne:
cos infelice hanno reso la vecchiaia gli dei
2
Noi, come le foglie che genera la molto fiorita
stagione
di primavera, quando ad un tratto sono accresciute dai
raggi del sole,
simili a queste godiamo per brevissimo tempo dei fiori
della giovinezza,
non conoscendo da parte degli dei n il bene n il
male. Ma le Chere funeste ci stanno accanto
una che possiede la sorte della dolorosa vecchiaia,
l'altra
della morte. Poco dura della giovinezza
il frutto, quanto si diffonde sulla terra il sole.
Ma quando cambia questa stagione,
ecco che subito meglio essere morti che vivi:
infatti molti mali nascono nell'animo; a volte si
logora il patrimonio
e sopraggiunge la triste realt della povert;
vi chi sente la mancanza dei figli e con questo
grandissimo desiderio
scende sotto terra nell'Ade; e vi chi ha una
malattia che distrugge l'animo. Non vi alcun
uomo al quale Zeus non assegni molti mali
4
A Titono Zeus assegn come male inestinguibile
la vecchiaia, che pi orribile della dolorosa morte
6
Soddisfa il tuo cuore: tra gli uomini funesti
qualcuno ti insulter, qualcun altro si complimenter
10
Il Sole, infatti, ebbe in sorte questa fatica
quotidiana
e non vi alcuna sosta
per lui ed i cavalli, quando l'Aurora dalle dita
rosate,
lasciato l'Oceano, sale in cielo:
infatti un letto molto amato,
lavorato cavo dalle mani di Efesto,
di oro prezioso, alato nella parte inferiore,
lo (il Sole) porta, mentre dorme, attraverso l'onda,
velocemente sul ciglio dell'acqua, dalla regione delle
Esperidi
alla terra degli Etiopi, dove il veloce carro e i
cavalli
stanno fermi, finch giunga Aurora mattutina.
Allora sal sul cocchio il figlio di Iperione.
1
Immortale Afrodite dal trono variopinto,
figlia di Zeus tessitrice di inganni, ti prego,
non domarmi con affanni e sofferenze,
signora, il cuore,
ma vieni qui, se un'altra volta,
udendo da lontano la mia voce,
mi desti ascolto e, lasciando la dimora
d'oro del padre, giungesti
dopo aver aggiogato il carro: belli ti portavano
i veloci passeri sulla terra nera,
battendo fitte le ali, dal cielo
attraverso l'etere.
E subito giunsero; tu, o felice,
sorridendo con il volto immortale
chiedesti quale pena ancora soffrissi, perch
ancora ti chiamassi,
che cosa pi di tutto desiderassi ottenere
nel folle cuore. "Chi devo ancora persuadere
cos da condurlo al tuo amore? Chi, o
Saffo, ti fa ingiustizia?
Se fugge, presto inseguir,
se non accetta doni, ecco che li dar,
se non ama, presto amer
anche se non vuole"
Vieni da me anche ora e liberami dai tormentosi
affanni, compi per me quanto il mio cuore desidera
compiere
e sii tu stessa mia alleata
2
Mi sembra che sia simile agli dei l'uomo
che ti siede accanto
e da vicino ti ascolta parlare dolcemente
e ridere amabilmente: questo mi
fa sobbalzare il cuore nel petto.
Appena ti guardo un poco, ecco che la voce
non mi giunge pi,
ma la lingua resta spezzata, un sottile
fuoco si insinua veloce sotto la pelle,
con gli occhi non vedo niente, mi ronzano
le orecchie,
il sudore mi si sparge addosso, il tremore
mi prende tutta, sono pi verde dell'erba,
mi sembro poco lontana dall'esser morta.
Ma tutto si pu sopportare, poich
4
Le stelle intorno alla bella luna
nuovamente nascondono lo splendente aspetto,
quando piena moltissimo brilla
su tutta la terra
...d'argento...
5-6
(Vieni) qui per me da Creta a questo santuario
puro, dove c' un grazioso bosco
di meli e altari fumanti
d'incenso.
Qui l'acqua fresca scroscia tra i rami
dei meli, tutto il posto ombreggiato dalle rose,
gi per le foglie che stormiscono scende un sopore:
qui un prato pascolo per cavalle fiorisce
di fiori primaverili e i venti
dolcemente soffiano...
.....
L, Cipride, dopo aver preso le bende,
con grazia in tazze d'oro
mescola nettare misto alle gioie del banchetto
25
Cipri e Nereidi, incolume
concedetemi che il fratello giunga qui,
che tutto quello che desidera nell'animo
sia compiuto,
che cancelli tutti quanti gli errori commessi prima,
che gli amici abbiano gioia
e i nemici ora sofferenza e non ne tocchi
pi nessuna a noi;
voglia rendere la sorella
partecipe dell'onore, si liberi dai tristi affanni,
per i quali prima si affliggeva e
faceva soffrire il mio cuore,
essendo oggetto di rimprovero...
27a
Alcuni affermano che la pi bella cosa sulla nera
terra sia una schiera di cavalieri, altri di fanti, altri di navi, ma io dico
che ci che si ama.
E' veramente facile rendere ci comprensibile
a tutti: infatti colei che di molto super
in bellezza gli uomini, Elena, abbandonato il marito,
il pi valoroso (dei guerrieri),
and a Troia per mare
e del figlio e dei genitori
si dimentic del tutto, ma la travolse
e la fece innamorare Cipride
.....
.....
a me ora (Cipride?) ha fatto ricordare Anattoria
che non qui:
vorrei vedere il suo amato
avanzare e lo splendente scintillio del volto
piuttosto che i carri dei Lidi e i fanti nelle loro
armature
40-41
Io, Attide, amavo te, una volta:
mi sembravi una fanciulla piccola e acerba
48
Sei venuta, e hai fatto bene, io ti desideravo,
hai dato refrigerio al mio cuore che giaceva nella
passione
50
...ecco che Eros mi scuote
l'animo, come un vento che si abbatte sulle querce gi
per il monte
61
Ma chi quella contadina che ti ammalia l'animo...
che vestita da contadina...
e non sa tirare la veste sopra le caviglie?
96
"Vorrei veramente essere morta"
Lei mi lasciava piangendo
molto e questo mi disse:
"Ahim! Quanti mali dobbiamo soffrire,
Saffo! Davvero controvoglia ti lascio"
A lei io risposi:
"Va' felice e di me
ricordati, perch sai come ti volevo bene:
se non lo sai, ecco, te lo voglio ricordare io...
quante dolcezze e piacevolezze provammo.
Infatti molte corone di viole,
rose e salvie insieme
sul capo ti mettesti, vicino a me,
e molte collane
intrecciate fatte di amabili fiori intorno al delicato
collo
e con molto unguento
98
...a Sardi
abita rivolgendo spesso la mete qui.
.....
simile ad una dea ben riconoscibile,
gioiva moltissimo del tuo canto.
Ora si distingue fra le donne lidie,
come dopo il tramonto del sole
la luna dalle dita rosate
superando tutte le stelle e spande la luce
sul mare salmastro,
cos come sui campi ricchi di fiori.
Bella si stende la rugiada, fioriscono
le rose e i teneri cerfogli
e il meliloto fiorito.
Aggirandosi spesso e
ricordando con desiderio la nobile Attide
nel delicato cuore, si tormenta nel cuore per
l'angoscia
98 A e
B
...colei che mi ha generato, Cleide, disse
che ai suoi tempi era molto bello
ornamento, se si aveva i capelli
avvolti con un nastro di porpora,
ma chi aveva i capelli
pi biondi di una fiaccola molto splendente
era adatta a corone
di fiori floridi.
Poco fa, Cleide, una mitra
variopinta di Sardi...
.....
.....
A te, Cleide,
non so dove procurare una mitra variopinta,
ma al Mitilenese
.....
.....
se desideri l'ornamento di una mitra variopinta.
La citt ha troppi segni dell'esilio dei Cleanattidi:
infatti essi orribilmente andarono in rovina
109
Perch non lecito nella casa del poeta
far lutto: a noi non si addicono queste cose
114
Dolce madre, non posso far risuonare il telaio,
vinta dalla passione di un giovane per opera della
tenera Afrodite
116
Come il dolce pomo rosseggia sull'alto del ramo,
alto sul pi alto: lo dimenticarono i raccoglitori di
mele,
anzi no! non lo hanno dimenticato, non sono riusciti
ad arrivarci
120
Vespro, che tutto riporti, quanto ha disperso la
splendente Aurora,
riporta la pecora, riporta la capra, riporta alla
madre la figlia.
123
In alto quell'architrave
imeneo
sollevate, muratori!
imeneo
avanza lo sposo uguale ad Ares
imeneo
molto pi grande di un uomo grande
imeneo
124
Il portiere ha piedi di sette braccia
e i sandali di cinque buoi:
dieci calzolai ci hanno lavorato
127
A che cosa, caro sposo, posso ben vederti simile?
A un virgulto delicato in particolare ti vedo simile
128
Felice sposo, ecco che per te le nozze, come
desideravi,
si sono compiute, hai la fanciulla che desideravi.
.....
hai un grazioso aspetto, fanciulla, e occhi
dolci e amore diffuso sull'amabile volto.
.....
...ti ha onorato straordinariamente Afrodite.
.....
Salve fanciulla, salve onorato sposo
135-136
L d'ambrosia
era pieno il cratere
ed Ermes prese l'anfora e vers da bere agli dei.
Loro tutti
presero le coppe
e libarono e invocarono ogni bene
per lo sposo
137
Ecco che Eros, lo scioglimembra, di nuovo mi agita,
strano essere dolceamaro contro il quale non c'
rimedio.
.....
Attide, ti sei annoiata
di pensare a me e voli verso Andromeda.
152
Ho una bella figlia che ha l'aspetto simile a fiori d'oro,
Cleide amata:
in cambio di lei n tutta la Lidia n
l'amabile...(vorrei)
129
(nella raccolta di Lobel e Page)
...i Lesbi questo
grande santuario comune fondarono sul monte assolato
e vi posero altari degli immortali felici,
e li consacrarono a Zeus Antieo,
a te dea Eolia nobile,
generatrice di tutte le cose e il terzo,
questo qui, lo offrirono a Kemelio,
Dioniso mangiatore di carne cruda. Su, con benevolo
animo la nostra preghiera
ascoltate e da queste sofferenze
e dal doloroso esilio liberateci:
Erinni perseguiti il figlio di Irra,
perch una volta giurammo
sacrificando...
(che non avremmo tradito) mai nessuno dei compagni,
ma che o saremmo stati rivestiti di terra, uccisi
dagli uomini che allora comandavano,
oppure, dopo averli uccisi,
avremmo liberato il popolo dalle sofferenze.
Tra quelli il pancione non parl
con il cuore, ma senza scrupoli,
dopo aver calpestato i giuramenti, divora
la nostra citt...
130
(Lobel e Page)
...Oh me infelice!
vivo una vita da contadino
desiderando ascoltare l'assemblea
convocata, o Agesilaide,
e il consiglio: sono tenuto lontano, in esilio nei
luoghi
pi remoti, da quei beni che ebbero invecchiando il
padre e il padre di mio padre tra questi cittadini che si fanno del male a
vicenda.
Come Onomacle
qui da solo abito cespugli di lupi,
evitando lo scontro, perch
non meglio intraprendere una lotta contro...
...al santuario degli dei felici
...calpestando la nera terra
e rallegrandomi in queste riunioni,
abito tenendomi lontano dai guai,
dove le Lesbie dal lungo peplo sfilano, giudicate per
la bellezza, e intorno risuona
l'eco infinita
del sacro grido annuale delle donne
39
Ora bisogna ubriacarsi e che con forza
si beva! perch Mirsilo morto!
46a
Non capisco il tumulto dei venti:
un'onda si avvolge qua,
un'altra l e noi nel mezzo
siamo trascinati con la nera nave,
molto sofferenti per la grande tempesta.
L'acqua della sentina supera la base dell'albero,
tutta lacerata ormai la vela e
grossi brandelli (pendono) da essa;
si allentano le corde
54
Risplende di bronzo la grande sala: la stanza tutta
adorna in onore di Ares
di splendenti elmi, gi dai quali bianchi i cimieri
equini
ondeggiano, ornamento per le teste dei guerrieri;
coprono i pioli
schinieri di bronzo appesi splendenti, riparo dal
violento dardo
e corazze di lino nuovo e scudi concavi ammucchiati.
E vicino spade di Calcide, vicino molte cinture e
corte tuniche:
di queste (armi) non lecito scordarsi, perch ci
siamo impegnati in questa impresa
63
Pura Saffo dalle trecce di viola e dal sorriso gentile
73
Bevi e ubriacati, Melanippo, insieme a me. Cosa credi,
che quando avrai superato il vorticoso Acheronte, oltrepassato
il grande guado, vedrai ancora la pura luce del sole?
Ma via! non pensare a grandi cose:
anche Sisifo, infatti, re figlio di Eolo credeva,
lui che aveva pensato cose pi grandi di tutti gli
uomini, di sfuggire alla morte,
ma, pur essendo molto accorto, (vinto) dalla morte due
volte
oltrepass il vorticoso Acheronte e una grande
pena gli assegna il re figlio di Crono sotto
la nera terra. Ma forza! non pensare alle cose di l
sotto,
finch siamo giovani...
77
Ebro, il pi bello tra i fiumi, presso Eno
sfoci nel cangiante mare
prorompendo rumoroso attraverso la terra di Tracia
.....
e molte fanciulle ti frequentano
78
Su lasciando l'isola di Pelope,
forti figli di Zeus,
a me mostratevi con animo benevolo, Castore
e Polluce,
voi che percorrete la vasta terra e tutto il mare
su veloci cavalli
e facilmente salvate gli uomini dalla morte
gelida,
saltando sulle sommit delle navi dai bei banchi,
correndo, splendenti da lontano, su per le corde
e nella notte pericolosa portando luce
alla nera nave
87
colui dal padre ignobile
Pittaco hanno scelto come tiranno della citt
insensibile e sciagurata, lodandolo grandemente tutti insieme
90
Zeus piove e dal cielo grande
tempesta, sono ghiacciate le correnti delle acque.
.....
.....
Abbatti questa tempesta accendendo
il fuoco e mescolando dentro senza risparmio vino
dolce come miele, e intorno alla tempia
mettendo morbida lana
91
Non bisogna abbandonare l'animo ai mali:
infatti non guadagneremo niente a lamentarci,
Bacchis. Il rimedio migliore
farsi portare vino e ubriacarsi
92
Su! qualcuno ci metta intorno al collo
corone intrecciate di aneto
e ci versi dolce unguento
sul petto
94
Bagna i polmoni di vino: l'astro, infatti, compie il
suo giro,
pesante la stagione, ogni cosa assetata per la
canicola,
echeggia tra i fiori, dolce, la cicala...
fiorisce il cardo: ora pi ardenti sono le donne,
fiacchi gli uomini, perch il sole rende secchi capo e
ginocchia
96
Beviamo! perch aspettiamo le fiaccole? Il giorno
lungo un dito.
Tira gi, amato, le grandi tazze variopinte:
il vino che allontana le angosce il figlio di Semele e
Zeus
lo ha dato agli uomini. Riempile versando una (parte
di vino) e due (d'acqua),
piene fino all'orlo: E che una tazza scacci l'altra
97
Non coltivare un'altra pianta prima dell'albero della
vite
98
Udivo avvicinarsi la primavera ornata di fiori
.....
mescolate al pi presto crateri di (vino) dolcissimo
283
(Lobel-Page)
(Eros, Afrodite o Paride?) sconvolse nel petto il
cuore
di Elena argiva e lei, folle per il Troiano
traditore degli ospiti sul mare
lo segu con la nave,
lasciando nella reggia la figlia...
e il ben fatto letto dello sposo...
convinse con l'amore il cuore (?)...
la figlia di Zeus
.....
molti dei fratelli la nera terra
li possiede, uccisi nella pianura dei Troiani
per causa sua,
molti carri nella polvere...
caddero, molti (Achei?) dal vivido sguardo
furono calpestati, per la strage...
il divino Achille
In primavera
le mele di Cidonia
irrigate dalle correnti
dei fiumi, dove
il giardino intatto delle Vergini e i germogli della
vite
che crescono sotto gli ombrosi tralci
dei pampini, fioriscono. Per me Eros
non a riposo in nessuna stagione:
ma come Borea tracio che infiammato dalla folgore,
balzando da Cipride con follie che bruciano,
tenebroso e spietato
controlla dall'inizio, saldamente,
il nostro cuore...
7
Eros di nuovo sotto l'azzurro
ciglio languidamente guardandomi con gli occhi,
con seduzioni di ogni genere in inestricabili
reti mi getta in preda a Cipride.
Davvero tremo quando avanza,
come un cavallo che porta il giogo,
ricco di vittorie, vicino alla vecchiaia,
malvolentieri con i veloci carri
va allo scontro
9
L sulle fronde pi alte
stanno variopinte
anatre selvatiche, folaghe dal collo cangiante e
alcioni dalle larghe ali
23
Non permesso ai morti
trovare un rimedio di vita
1
Ti prego, cacciatrice di cervi,
bionda figlia di Zeus, delle selvatiche
belve signora, Artemide,
che ora presso i vortici del Leteo
guardi dall'alto la citt degli uomini animosi
e ne hai piacere: perch
governi cittadini non selvaggi
5
Ecco che di nuovo colpendomi con una palla purpurea
Eros dalla chioma d'oro
mi sfida a giocare
con una ragazza dai sandali variopinti.
Ma lei - della ben costruita
Lesbo- la mia chioma -
bianca- disprezza
ed protesa verso un'altra
6
Il mese di Posidone
arrivato, le nuvole
sono cariche d'acqua, cupamente le violente
tempeste rimbombano
8
Io n vorrei il corno di Amaltea, n
desidererei regnare su Tartesso per 150 anni
27
Porta l'acqua, porta il vino, fanciullo,
portaci corone di fiori,
su portaceli! perch
faccio proprio a pugni con Eros
39
...dolcemente come un cerbiatto giovane,
lattante, che rimasto lontano nel bosco dalla cornuta
madre colto dall'angoscia
42
Oh potessi morire! non
potrebbe esserci, infatti, nessun'altra liberazione da
queste sofferenze
44
Canute ho ormai
le tempie e bianco il capo,
la graziosa giovinezza non
c' pi, vecchi sono i denti.
Non rimane pi molto tempo della dolce vita.
Per questo singhiozzo
spesso, temendo il Tartaro.
Perch terribile
il penetrale di Ade e dolorosa la discesa ad esso:
infatti destinato
a non risalire chi sceso.
45
Ecco che di nuovo Eros mi scuote come un fabbro con
una grande
scure e mi getta in un torrente impetuoso
54
Mentre prima portava un cappello, un copricapo
appuntito,
dadi di legno alle orecchie, una rovinata
pelle di bue intorno ai fianchi, involucro non lavato
di un cattivo scudo, quel miserabile di Artemone e stava in compagnia con
venditrici di pane e donnacce,
cercando in qualche modo di vivere,
lui che spesso pose il collo sul ceppo e spesso sulla
ruota
e spesso fu percosso con una frusta di cuoio sulla
schiena, con i capelli
e la barba strappati,
ora sale sulla carrozza portando collane d'oro, il
figlio di Cice, e porta un ombrellino d'avorio,
proprio simile alle donne
88
Puledra tracia, perch guardandomi di traverso
fuggi senza piet? credi che sia uno sciocco.
Ebbene sappi, potrei bene metterti il morso
e, tenendo le briglie, farti girare intorno alle mete
della pista.
Ora ti nutri di prati e giochi saltando leggera:
non hai, infatti, un abile cavallerizzo che ti monti
101
Potente in guerra Timocrito, di cui questa tomba:
Ares risparmia non i valorosi, ma i vigliacchi
102
Cleenoride, ti ha rovinato il desiderio della terra
patria,
perch ti affidasti all'uragano tempestoso di Noto:
l'infida stagione ti avvolse, le umide
onde sommersero la tua amabile et
24a
Ermes, amico Ermes, Cillenio figlio di Maia,
ti prego, perch ho proprio un freddo tremendo
.....
da' a Ipponatte un mantello, una tunichetta,
dei sandali, delle pantofole e
60 stateri d'oro dell'altro muro (?)
24b
da a Ipponatte un mantello: perch ho proprio freddo
e batto i denti
25
Perch n mi hai dato il mantello
spesso, protezione dal freddo dell'inverno,
n hai coperto i piedi con pantofole spesse,
perch non mi scoppino i geloni
29
A me Pluto - infatti troppo cieco-
non mai venuto a casa dicendo:" Ipponatte,
ti do 30 mine d'argento
e molte altre cose ". Perch un disgraziato nel
cuore
42
Abbandoner l'anima che molto si lamenta ai mali,
se non mi mandi al pi presto un medimno di orzo,
perch possa preparare un ciceone di farina,
bevendolo come medicina del male
70
Reggetemi il mantello, sto per colpire Bupalo
nell'occhio:
sono, infatti, ambidestro e non sbaglier il colpo
79
Sbattuto dall'onda
e nudo a Salmidesso molto benevolmente
i Traci dalle alte chiome
possano accoglierlo -l si riempir di molte sventure,
mangiando pane di schiavo-
intirizzito dal freddo e (per liberarsi) dalla
salsedine, sparga molte alghe,
batta i denti disteso sulla bocca come un cane per la
stanchezza,
presso la riva battuta dall'onda...
questo vorrei vedere,
perch mi fece torto e calpest i giuramenti,
lui che prima era mio compagno
5
Dei morti alle Termopili
gloriosa la sorte, bello il destino,
altare il sepolcro, al posto di lamenti vi il
ricordo e il compianto lode.
Tale veste funebre n la muffa,
n il tempo che tutto distrugge oscurer.
Questa tomba di uomini valorosi come abitatrice
scelse la gloria dell'Ellade. Ne testimone Leonida,
il re di Sparta, che lasci grande ornamento di virt
e fama eterna
6
Poich sei un uomo non dire mai quello che accade
domani e, nemmeno quando vedi una persona felice, per
quanto tempo lo sar:
perch non cos veloce neanche lo spostamento di una
mosca dalle ali tese
9
Degli uomini poca la forza,
inutili gli affanni,
e in una vita breve (c') fatica su fatica.
La morte, ugualmente inevitabile, incombe:
di essa ebbero in sorte parte uguale i buoni e
tutti i cattivi
13
...quando
nell'arca ben lavorata
la (portavano) il soffio del vento
e il mare in tempesta,
per il terrore (Danae) si abbatt con le guance
bagnate di lacrime,
strinse con il braccio Perseo e disse:" Figlio,
che pena soffro!
Tu sei immerso nel sonno e con infantile
cuore dormi in questo triste legno
e nella notte dai chiodi di bronzo
e nella
cupa oscurit splendi disteso.
Dell'acqua profonda dell'onda che passa sopra le tue
chiome
e dello strepito dell'onda non ti curi, avvolto nel
purpureo
mantello con il bel volto.
Se per te fosse terribile quello che terribile,
allora
porgeresti l'orecchio delicato alle mie parole.
Su! dormi, bimbo e dorma il mare e dorma
l'immensa disgrazia: potesse manifestarsi qualche
cambiamento
da te, padre Zeus.
Se una preghiera ardita
e lontano dalla giustizia pronuncio, perdonami "
88a
Combattendo tra i Greci in prima fila gli Ateniesi a Maratona
abbatterono la potenza dei Medi portatori d'oro
92a
Straniero, riferisci agli Spartani che qui
siamo sepolti perch abbiamo obbedito ai loro
ordini