Sigfrido De Vincentiis
L'acqua
La ricamatrice
La scartocciatura
  Lentus in umbra
L'asino
 

 

Sigfrido De Vincentiis

 

LENTUS IN UMBRA

Lento all'ombra d'un cocilo Maria,
sogno le tue sembianze oneste e belle;
dal labbro come di flauti favelle
pupulla di parole un'armonia;

dalle pupille piove una. malia
dolce che affanna... Ahimè, sei tu di quelle
bianche fate dell'arabo novelle?
Trema e incerta ristà l'anima mia.

Ma il sacre bronzo scotemi repente;
è mezzodì. Sfuman le chiome bionde...
E l'aura tace: a quando a quando solo

l' arguta merlo zufolar si sente,
e il rivo narra alle fiorite sponde
suo lamentevole e fragile duolo.

 

 

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