Il Prof. Augusto Romagnoli


Nacque a Bologna a rimase cieco poco dopo la nascita. Frequentò il liceo pubblico riscuotendo
grande simpatia da parte dei giovani vedenti che ben presto gli si fecero intorno. Ottenuto la licenza liceale, s'iscrisse alla facoltà di lettere dell'Università di Bologna. Si laureò con lode nel 1904 presentando la sua tesi tutta scritta in latino a in greco.
Continuò l'università per laurearsi anche in Filosofia a per questa seconda laurea la sua tesi fu: "L'introduzione all'educazione dei ciechi".
Partecipò ai Congressi di Napoli nel 1906 a di Roma nel1907. Alla fine di tale anno lasciò Bologna a si trasferì a Roma,
perché ottenne 1'insegnamento della Filosofia nei Licei dello Stato. Scrisse in quel periodo su: "Nuova Antologia", "Corriere della Sera", "Il Giornale d'Italia" ecc...
Nel 1908, ottenne 1'incarico dell'insegnamento di Filosofia nel liceo di Massa Carrara. Nel 1911 fu incaricato al Liceo di Rieti, ma qui non rimase a lungo perché fu richiamato a Roma dalla Regina Margherita di Savoia che gli affidò un esperimento pratico dell'educazione dei ciechi. Iniziò quindi tale esperimento nel 1912, ed è di questo periodo 1'opera: "Ragazzi ciechi".
Aveva appena vinto il concorso per cattedra di ruolo di Filosofia a iniziato 1'insegnamento al Liceo di Lanciano, quando fu richiamato di nuovo a Roma per dirigere la Casa di rieducazione dei ciechi di guerra nella Villa Aldobrandini.
Nel 1917 si sposò a nel 1920 ritornò al Liceo di Lanciano. Qui rimase fino al 1924, quando fu chiamato dal Ministero della Pubblica Istruzione come Ispettore di tutti gli istituti italiani dei ciechi, a per preparare le disposizioni legislative per 1'istruzione obbligatoria dei ciechi; nel 1926 organizzò la Scuola di Metodo per gli educatore dei ciechi, unica in Italia. Ne fu il Direttore fino alla sua morte avvenuta l'8 marzo 1946.

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