Il punto denominato Paradise è probabilmente quello che ha la parete più ripida di tutti gli altri. Esistono due percorsi alternativi per questa immersione, che si deve comunque sempre svolgere in drift in favore di corrente.
Il primo percorso, quello che ho fatto la maggior parte delle volte, è adattissimo alla seconda immersione della giornata o ad un gruppo molto numeroso. Prevede una profondità massima di 22 metri, con la maggior parte dell'immersione passata tra i 18 e i 20 metri. A questa profondità infatti iniziano una serie di pinnacoli di corallo che salgono dalla parete per parecchi metri. Sulla sommità dei pinnacoli crescono grandi gorgonie e alcionari. I pinnacoli sono distanti pochi metri l'uno dall'altro, quasi in fila alla stessa profondità, cosicché un gruppo si può distribuire su due o tre di essi senza perdere il contatto. Alcuni poi hanno anche grandi gorgonie che crescono incastrate tra loro e la parete. Potete incontrare molti lionfish e glassfish, spesso ho anche incontrato un Napoleone piuttosto grosso (1,5 metri) che probabilmente ha la sua tana nella zona. Non dimenticate ogni tanto di dare una occhiata nel blu, subacquei fortunati hanno avvistato anche una manta.
Il secondo percorso mi è stato suggerito da Yusienka (del Diving World), dicendomi che facendo sempre la parte alta di Paradise perdevo qualcosa di eccezionale. Ho fatto l'immersione in questo modo una sola volta e debbo riconoscere che la versione alternativa è splendida, anche se non adatta ad una immersione di gruppo e poco indicata come seconda immersione. Io ho potuto sfruttare delle condizioni favorevoli. Era 12 Agosto 96, la guida del Diving World mi ha lasciato libero rispetto al gruppo, così ho preso come compagna e modella Luisella ed insieme abbiamo provato la versione alternativa. Siamo scesi lungo la parete sui pinnacoli più profondi, circa a 27-30 metri, a quel punto la parete diventa un dolce declivio di sabbia bianca a circa 32 metri, dominato da enormi coralli a tavola (Acropora Tabularis) adornati da alcionari rossi, arancio, viola, gialli e bianchi. Abbiamo così gestito una lunga immersione multilivello sul filo del limite di non decompressione dei nostri computer, risalendo progressivamente dal pianoro delle acropore ai pinnacoli profondi fino ai pinnacoli più alti, per terminare con una lunga sosta di sicurezza trasportati dalla corrente lungo il gradino del terrazzo di corallo. E' una immersione magica, se potete farla solo in due.
Grazie a
e in particolare a Yusienka.
Give Your contribution to SETI project