Settima lezione: Morfologia vegetale

Pancrazio o Giglio Marino - Capo Noli (SV)
Fotografia di Mario Marchisio © 2000

Per concludere questa esposizione nel regno della "flora mediterranea" descriviamo le forme dei vari componenti della vegetazione.

Gli alberi.

La prima differenza comportamentale evidente è che una parte di essi perde le foglie in autunno, si dicono a fogliame "caduco" o "deciduo"; l’altra conserva le foglie tutto l’anno, a fogliame "persistente" o "sempreverde". Un’altra differenza è che alcuni hanno la corteccia liscia (faggio), altri rugosa o a squame (quercia, pino). Gli alberi si differenziano anche dalla chioma: ad ombrello (pino domestico), oblunga (pino marittimo), globosa (faggio), piramidale (abete).

Le foglie.

La prima suddivisione delle foglie è: semplice o composta.

Le foglie semplici si classificano a seconda della forma. Dalla lamina (rotonda, ellittica, ovale, lanceolata, obovata),dal margine (intero, seghettato, dentato, crenato, repando), dall’incisione (lobata, sinuata, fessa, partita), dall’inserzione ( picciolata, sessile, abbracciante).

Le foglie composte si suddividono in: paripennate, imparipennate, trifogliate, alterne, opposte, verticillate.

I fiori.

La prima suddivisione dei fiori è tra quelli a "perianzio" e quelli a "perigonio".

Quegli a perianzio hanno la corolla di petali e il calice di sepali, hanno il talamo o ricettacolo che contiene la parte sessuata del fiore composta da diversi stami e uno o pìù pistilli; l’ovario può essere: supero, seminfero, infero. La corolla può avere i petali uniti e può assumere la forma: campanulata, imbutiforme, labiata, tubolosa.

I fiori a perigonio non hanno calice, il perigonio è formato da tepali; hanno il talamo o ricettacolo che contiene la parte sessuata.

Questa breve esposizione sarà integrata da audiovisivi nella sede di svolgimento del corso di botanica.

Spotorno, Aprile 2002

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