Dopo Electronic Arts anche Namco solca le strade delle corse
clandestine. Quale dei due titoli risulta vincitore nella corsa
come migliore titolo del genere? Per conoscere il risultato
continuate a leggere…
Diciamo
subito che, anche se Street Racing Syndicate (SRS) ha delle
caratteristiche che lo distinguono da altri titoli del genere, non riesce a
raggiungere il loro stesso livello qualitativo. I programmatori hanno
preferito puntare sul realismo più che sulla spettacolarità, ma purtroppo il
risultato non è dei migliori, dato che, almeno dal nostro punto di vista, il realismo
poco si
adatta ad un titolo del genere. Tolti il sassolino iniziale, possiamo
proseguire più leggeri.
Ma andiamo con ordine. La schermata principale ci permette di scegliere tra tre modalità principali:
Street, Arcade e Multiplayer. Non mancano comunque le modalità più classiche
tipo la Quick
Race in cui
possiamo sfidare un nemico a caso,
la Team Position
Mode in cui dobbiamo cooperare con un altro giocatore umano per ottenere il
migliore piazzamento e
la Collection Race in
cui lo scopo principale non è arrivare primi al traguardo ma collezionare il
maggior numero di token sparsi per il tracciato. La modalità Street è quella
che richiede maggiore impegno: infatti, il nostro obbiettivo è quello di farci
strada ed un nome nel fosco mondo delle corse clandestine. Ci vogliono
parecchie gare prima di iniziare ad ingranare e ad impratichirci con il
sistema di guida, ma una volta fatto il callo inizieremo a guadagnare i primi
soldi da spendere per potenziare il nostro veicolo di partenza. La parte forte
del gioco è proprio questa: ovvero quella dedicata alla scelta e all’upgrade
della macchina. I programmatori hanno compiuto un ottimo lavoro, inserendo una
grande varietà di auto originali come la Mazda RX-7
e RX-8, la Toyota
Supra MR2 Spyder, la Celica Corolla
(AE86) la Subaru
WRX e WRX STi, la Nissan Skyline
GT-R (R34) e 350Z,
la Lexus IS
300 e la
Mitsubishi Evo VIII; tutte macchine molto performanti ma nonostante ciò senza
alcun ‘ritocco’ non riusciremo ad andare oltre le prime gare. Possiamo
affermare che per quanto riguarda i potenziamenti, SRS, non ha nulla da
invidiare ad altri titoli del genere, anzi, possiamo a ben ragione dire che la sezione
garage del gioco è una delle più complete che ci sia mai capitato di vedere. Namco
ha inserito centinaia di reali componenti aggiuntivi da acquistare che faranno
schizzare la nostra vettura davanti a tutte le altre. Il garage si divide in
quattro sezioni: Performance Upgrades, Cosmetic Upgrades, Dyno, e Repair. Ogni
sezione poi si divide in altre sotto-categorie. Ad esempio, nella sezione
Performance possiamo acquistare nitro, turbo, volanti, sospensioni e molto
altro, ed in più tutte le componenti sono di marche reali e prestigiose! Nella
sezione Cosmetic troviamo invece ogni sorta di lustrini ed adesivi che
renderanno l’auto più adatta ai nostri gusti. Più decalcomanie apporremo alla
vettura, più Punti Rispetto guadagneremo vincendo le gare! Tutti questi cambiamenti posso
infine essere provati nella sezione Dyno, proprio come accadeva in NFSU2.
Una delle modalità più
interessanti di SRS è quella che ci permette di scorrazzare liberamente in una
delle tre città disponibili: Los Angeles, Philadelphia e Miami. A dire il vero
non proprio liberamente poiché la polizia sarà sempre in agguato e seminarla
non sarà un'impesa semplice neppure con una macchina truccata dovendo così
finire molto spesso a pagare la multa dovuta. Se guardiamo la mappa della città, notiamo
che ci sono dei puntini colorati. Questi indicano la presenza di alcuni eventi
a cui possiamo partecipare, come ad esempio il Crew Meets, il Respect
Challenges, lo Street Challenges, il City Locations e il Cruise Zones. Alcuni
di questi eventi permettono di guadagnare punti rispetto che sono utili per
sbloccare degli extra; altri, invece, ci daranno la possibilità di arricchire il
nostro salvadanaio. Nelle Respect Challenger, il nostro obbiettivo sarà quello
di guadagnare il maggior numero di punti rispetto guidando in modo
spettacolare, un po’ come avviene in Project Ghotam con i Kudos. Una sequenza
di sgommate e derapate moltiplicherà il numero dei punti mentre basterà
toccare un muro per vedere il contatore azzerarsi, il tutto ricorda molto le "Drifts"
di NFSU2 ma preferiamo tacere anche questa volta... Un’altra cosa sfiziosa è
quella di poter sfidare durante i nostri scorrazzamenti tutte quelle vetture
con sopra la scritta ‘Ride Me’. Poiché queste sfide non comportano comunque
sostanziali modifiche al gameplay, alla lunga possono comunque risultare noiose,
anche se sono le uniche competizioni in cui saremo noi o il nostro avversario
a decidere che strada fare durante la corsa. E cosa
c’è di meglio per spezzare la noia che vedere un bel balletto di una
sofisticata bonona? Cosa? No, non sono impazzito, SRS infatti offre la
possibilità, una volta guadagnata fama (vi basta portare a termine le
competizioni del Crew Meets), di suscitare l’interesse di una squinzia che, se
vinceremo una gara secondo le sue condizioni, sarà tutta nostra. In totale possiamo
costruire un harem di 18 donzelle, ognuna con un proprio set di video in cui si
mostra in tutta la sua bellezza. Vedere tutti i 52 video di queste ragazze siliconate in movimento non è comunque un buon motivo per soprassedere quello
che rende questo gioco poco coinvolgente... Chi ha tra le mani un bolide da 300
ed oltre cavalli munito di nitro vorrebbe vedere gli effetti di tutta questa
potenza ma purtroppo in SRS sembrerà sempre e comunque di guidare un pullman… La maggior
pecca del gioco infatti è quella di non rendere bene la sensazione di velocità
ed in particolare il nostro bolide non sarà mai agile e scattante come
vorremmo, ma sempre un po’ troppo rigido e lento. Anche se il sistema di controllo non
è malvagio e in poco tempo riusciremo a prendere pieno controllo della vettura,
l’esperienza di gioco non risulterà appagante. In più, a tutto ciò si aggiunge un
intelligenza artificiale non costruita a dovere che in molti casi penalizza il
giocatore umano, qualcosa di molto frustrante! Anche dal punto di vista
tecnico siamo rimasti delusi: la prima cosa che ci è venuta in mente è che i
programmatori avrebbero potuto fare tutto molto meglio. Sia la grafica che il sonoro
sono sufficienti con texture e dettagli che di certo non spiccano per
ricercatezza, come anche la colonna sonora hip-hop solamente adeguata al genere
di gioco ma che di certo non offre nulla di più. Abbastanza snervante è invece il tempo di attesa per il caricamento
delle varie voci di menù, questo proprio su Game Cube, che può contare su tempi di
caricamento davvero ridott -i, come d’altronde ci hanno abituato altri giochi-non è giustificabile.
Tirando le gomme…ehm le
somme.
SRS non è un gioco
mediocre ma manca di mordente ovvero di quel particolare fascino che spinge un
gioco ad essere rigiocato. E’ vero che ci sono i video delle ragazze ma questo
non basta. Una grafica ormai superata e un sistema di controllo che non viene
valorizzato dalla costante impressione di lentezza e da un intelligenza
artificiale ‘scorretta’ renderà il gioco oltremodo noioso. La presenza di un
garage che permette di modificare il nostro bolide in centinaia di modi, ed
ognuna di queste modifiche avrà riscontro nella fisica di guida, permette a
SRS di non cadere nella suddetta mediocrità, ma non basta comunque per
salvarlo globalmente. Peccato, da Namco ci saremmo
aspettati molto più!
Si
ringrazia per il gioco: Guido Tangorra
|
PAGELLA
Sistema:
Game Cube
Target:
3+
Genere:
Automobilistico
Giocatori:
1
Produttore:
Namco
Distributore:
Nintendo
Versione:
Pal
Requisiti:
11 Blocchi Mem.
Uscita:
Disponibile
Video:
Non Disponibile
Copertina:
FOTO:
E' inutile negarlo:
il titolo Namco strizza più volte l'occhio a NFSU2!
Alcuni particolari
sono davvero ben realizzati, come questo gigantesco schermo
pubblicitario tipicamente giapponese.
Ecco il nostro Guido
pronto alla parteza...
...Peccato che, dopo
appena un centinaio di metri, abbia travolto i tavoli di un bar
finendo inseguito dalla polizia!
|