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RECENSIONE DI: RESIDENT EVIL 4

Autore: Carlo Terzano

RALLEGRATEVI: FORSE SIAMO DI FRONTE AL MIGLIOR GIOCO PER GAME CUBE MAI PRODOTTO!

 

Ecco come, un semplice cappello introduttivo, possa rovinare da subito l’intero articolo. Probabilmente avrete infatti già intuito cosa ne pensiamo di quest’ultima fatica Capcom e sarete già “scesi” a leggere la Pagella, evitando invece di continuare con la recensione…

Fate come volete, ma mai come questa volta, una review potrà dirsi estremamente interessante.

 

SURVIVAL HORROR

Per i più, la serie di Resident Evil ha creato un genere del tutto nuovo: quello dei survival horror, appunto. In realtà, lo scettro spetterebbe ad Alone in the Dark, i cui sequel, però, non hanno saputo coltivare una schiera altrettanto nutrita di appassionati. Da molto tempo s’era sparsa la voce che Shinji Mikami (il papà di Leon, dell’Umbrella e via dicendo) volesse rivoluzionare quanto fatto fin ora, concludendo la serie in un modo del tutto spettacolare. A Resident Evil 4 l’arduo compito, al Game Cube l’onore di trasmettere ai milioni e milioni di seguaci il capitolo conclusivo (?) di questo riuscitissimo romanzo.

Chi ha giocato a Resident Evil 3 –Nemesis-, saprà che ormai Raccon City non esiste più; saprà che l’esercito americano l’ha spazzata via bombardandola con l’atomica; saprà che per Capcom ogni finale lascia il posto ad un seguito inatteso…

Da allora sono passati molti anni e questa nostra storia ha come protagonista Leon, il giovane poliziotto scampato agli orrori di Resident Evil 2. Adesso Leon non è più un ragazzo senza esperienza, ma il migliore di una squadra di agenti scelti. Abile tiratore, ottimo ginnasta ed eccellente nella lotta corpo a corpo, il nostro è stato scelto per portare a termine un compito molto delicato: salvare la figlia del Presidente degli Stati Uniti, le cui ultime tracce portano ad un piccolo villaggio sito nella penisola iberica. Il perché sia stato scelto proprio lui appare evidente fin dall’inizio: non solo, infatti, rappresenta il miglior agente su cui gli USA possano contare, ma è anche uno dei pochi ad aver “dimestichezza” con le strane creature che incontrerà una volta arrivato a destinazione.

Sono spariti gli zombie e con loro anche la fatiscente Umbrella, è vero, ma un’altra organizzazione, forse più temibile, sembra nuovamente intenzionata a far strani esperimenti sugli esseri umani. Cos’hanno a che fare quindi gli abitanti di un piccolo e sperduto paesino spagnolo con dei monaci piuttosto inquietanti appartenenti ad una setta nata di recente (i “Los Illuminados”) e perché Ashley, la figlia del Presidente, è stata rapita? E’ inutile dire che lo scoprirete solo giocando. La trama verrà alla luce poco per volta, gratificando via via le vostre azioni ed i vostri progressi. La sola curiosità sarà tale da spingervi a continuare a giocare ad oltranza, immergendovi sempre più nello splendido gioco che Resident Evil 4 dimostra di essere!

 

TURISTA PER CASO!

L’arrivo al paesino non è certo uno di quei momenti che si possono scordare: il comitato di benvenuto organizzato dalla pro-loco locale, infatti, è deciso fin da subito a far la festa al nostro Leon che, in poco tempo, si ritrova da solo e accerchiato da decine di infidi essere pronti a passargli le armi. Inutile tornare indietro dai tizi che ci hanno accompagnato e che in fretta e furia sono poi scappati: la loro auto, ora, riposa in un dirupo e difficilmente saranno sopravvissuti al volo… Da subito si capisce che le pallottole a disposizione non basteranno per far fuori l’intera popolazione, dunque, dopo qualche sparo, è meglio optare per una saggia ritirata. I posti in cui nascondersi non sono molti, anche perché per ora non si conosce bene il luogo dimenticato da Dio in cui siamo finiti. Continuando a correre nel tentativo di seminare gli inseguitori, si arriva ad un bivio. Un viottolo porta in un bosco tetro e fitto –lungi da noi l’idea di entrarvi armati solo di una pistola ormai quasi scarica e di un misero coltello da sub-, l’altra strada conduce alla prima capanna che abbiamo visitato dopo esser scesi dalla macchina. Il suo minaccioso inquilino, ormai, dovrebbe riposare in pace dopo la nostra ultima visita, quindi, spinti dal vociare sempre più vicino degli inseguitori, optiamo di rifugiarci nella baracca. Con i pochi mobili si creano delle barricate alle porte ed alle finestre, dopodiché rimaniamo in mezzo alla stanza a guardare il corpo del proprietario steso a terra vicino al camino. La luce delle fiamme illumina fiocamente l’interno della bettola in cui abbiamo trovato riparo. Fuori il silenzio. Dopo qualche minuto decidiamo di spingere Leon fuori di casa, quand’ecco che gli abitanti iniziano, armati di forconi, asce e pugnali, ad abbattere la porta e le finestre. Le nostre barricate cadono sotto i colpi della popolazione ed intanto alcuni sono già in cortile. Una molotov rompe la finestra e ci sfiora. I tappeti ed i mobili hanno ormai preso fuoco: in pochi secondi tentiamo di capire se ad ucciderci saranno le fiamme o i villici quando riusciranno ad entrare. Proviamo allora ad avvicinarci alla finestra in frantumi ed ecco che, sullo schermo, appare attivata una nuova funzione del tasto A: possiamo scavalcare l’ostacolo, trovata inedita per un Resident Evil. In quattro e quattr’otto Leon salta agilmente nel pertugio et voilà... siamo fuori, dietro ad un cespuglio. Rimaniamo ad osservare la folla mentre continua a distruggere quel che è rimasto della casa, fino a quando, dal paesino arriva il rintocco delle campane e tutto si acquieta: i villici, come imbambolati, terminano ogni loro azione e sfilano in processione verso il paese. Non sappiamo cosa sia accaduto a questa gente, non sappiamo perché vogliano farci la pelle né se l’improvvisa calma sia da imputarsi al rintocco misterioso delle campane. Sappiamo solo che questa volta c’è andata bene e che il ponte –unica via di fuga!- è crollato, dunque non ci rimane altro, per salvarci, che continuare da soli la nostra avventura.

 

DA SOLI, NEL BUIO.

Stupiti, eh? E questo era solo il resoconto (un po’ romanzato, lo ammetto) della nostra prima partita a Resident Evil 4. Potete ben capire quindi come il gioco riesca a trasmettere quella sensazione di solitudine e di impotenza che si proverebbe nella realtà, se fossimo costretti a girovagare per un paesino sperduto i cui abitanti sono impazziti!

Ma RE4 non si ferma certo qui, altrimenti sarebbe un mero clone di Doom o di qualunque altro gioco vi abbia costretto ad affrontare soli soletti orde di mostri colti da raptus omicidi. RE4 è infatti anche esplorazione: abbiamo Ashley da trovare e salvare, tanti interrogativi in testa da ordinare; trama concitata: chi è Louis, l’uomo che abbiamo trovato legato come un salame e perché è così misterioso? ed innovazione: un piccolo lupo, se salvato dalla tagliola, potrà aiutarci nel proseguo del gioco? Una volta liberata Ashley, si sbloccheranno tutta una serie di azioni da svolgere in coppia? Chi è quello strano figuro assetato di tesori e perché vuole tanto dei pendenti di colore blu? Unite tutte questi interrogativi ed avrete già un’idea –seppur parziale- dei tanti avvenimenti che non aspettano altro che voi per saltare alla luce del giorno e che andranno a comporre il concept di quel bellissimo giocone che è Resident Evil 4!

Tutto questo giro di parole solo per farvi capire che nell’ultima avventura Capcom non dovrete semplicemente sparare a tutto ciò che si muove, anzi, sovente opterete per silenziose sgattaiolate alle spalle dei villici, non tanto per il fatto che vi ritroverete spesso a corto di munizioni (che in realtà abbondano), quanto perché girare senza far rumore col timore che ad ogni vostro passo possiate essere scoperti è indubbiamente più divertente!

Capcom ha inoltre inserito diversi elementi che aiuteranno ad immergerci ancor più nel concept del gioco. Leon, infatti, per sopravvivere durante tutto il tempo che dovrà rimanere nel paesino, dovrà anche mangiare: ecco quindi che i programmatori hanno saggiamente introdotto qualche new entry presa in prestito dall’ultima avventura di Solid Snake. Rompendo alcune casse, infatti, sgusceranno fuori piccoli serpentelli che, se uccisi, lasceranno in terra le loro commestibili uova (del resto, se in India le mangiano, saranno pure buone, no?). Se però nutrire Leon con uova di serpente vi sembra sottoporlo inutilmente ad un’altra crudeltà, potrete recuperare le uova anche dalle poche galline che scorazzano per il paese o recarvi nello stagno e tentare di prendere qualche pesce bello grassottello. Imparerete a sopravvivere, insomma, in un luogo ostile senza l’aiuto di nessuno: mangiando e dormendo(?) nascosti dalla folla impazzita e stando sempre attenti a non rivelare la vostra presenza facendo troppo rumore. Questo, per noi, è il punto migliore del prodotto. Tutti gli altri, seppur ottimi, finiscono per assumere un aspetto secondario rispetto a questa sensazione perfettamente ricreata di dover sopravvivere in un inferno il più tempo possibile.

 

LA TANA DEL TROLL.

Senza romanzare troppo il gioco, possiamo continuare parlando della rivoluzionaria tecnica di sparo. Con R si passerà direttamente ad usare l’arma scelta, purtroppo il gioco non permettere di muoversi mentre si mira, quindi bisognerà sparare sempre da postazioni sicure e abbastanza lontane dalla folla. Un raggio laser indicherà chiaramente dove andremo a colpire. Sparando alla testa dei nemici, questi cadranno subito esanimi, ma i più sadici tra voi potranno però divertirsi nello sperimentare le conseguenze dell’estrema particellarizzazione introdotta dai programmatori. Colpendo un braccio, infatti, questo lascerà cadere l’arma che il villico impugnava mentre, infierendo sulle gambe, i contadini inizieranno a rantolare al suolo. Ancora più divertente si dimostra l’utilizzo di armi dal grosso calibro, come il devastante fucile a pompa: un colpo ben mirato farà schizzar via l’arto colpito o la testa del tapino. Che dire invece delle bombe incendiarie o del lanciagranate: utilissimi quando si vuole far fuori un’intera folla in un colpo solo?

Il sistema di controllo non si rivela certo ottimale: probabilmente, l’unico vero "difetto" di Resident Evil 4 (assieme alla longevità, di cui parleremo più avanti), consiste proprio nell’aver adottato una maneggevolezza del personaggio molto simile a quella degli scorsi capitoli. Intendiamoci, di passi avanti ne sono stati fatti parecchi, ma è rimasto comunque lo spettro del “piede perno”: vale a dire che risulta sempre difficoltoso e lento far ruotare Leon a 360° quando questi è fermo, ma basterà un po' di abitudine per diventare più veloci. In un gioco in cui bisogna scappare in continuazione e, perché no, svicolare anche tra i villici, avremmo preferito un sistema di controllo più congegnale e meno impacciato, ma tant’è…

 

LA GONNELLA DI ETA BETA.

E’ fortunatamente sparito, invece, quell’ improbabile inventario in cui in lanciagranate occupava il posto di un ciuffetto d’erba medica. Ora, lo zainetto di Leon è difatti suddiviso in riquadri che verranno occupati a seconda della grandezza dell’oggetto che deciderete di portare con voi. Una pistola, ad esempio, occupa 6 quadretti, il coltello 3, una granata 2 mentre il fucile da cecchino ben 9. Lo spazio non è infinito perciò, molto spesso, dovrete abbandonare qua e là qualcosa per introdurre nuovi items. Fortunatamente, però, non solo è possibile aumentare lo spazio a disposizione acquistandolo dal venditore di cui sopra, ma gli oggetti cruciali per il proseguo e le armi avranno due scomparti separati, dunque non sarete più costretti a dover sacrificare un medikit per farci stare la “Tessera d’accesso al Laboratorio B”.

 

L’AGILISSIMO LEON

A dispetto dei sequel, in questo Resident Evil ci saranno pochissime barriere architettoniche pronte a fermarvi. Il più delle volte, infatti, per aprire una porta assicurata con un lucchetto non dovrete mettervi alla ricerca dell’agognata chiave perché basterà un colpo di pistola per farlo saltare. O ancora: potrete –se l’ampiezza del passaggio ve lo permette- introdurvi nelle case sfondando le finestre o saltare gli steccati o i piccoli muretti come se nulla fosse. Senza contare, inoltre, che il nostro è anche un abile nuotatore (anche perché altrimenti che senso avrebbe avuto quella muta che indossa sotto la giacca di pelle?)…

Leon disporrà di una miriade di azioni mai viste prima in un RE, tutte attivabili, a seconda della situazione, mediante la semplice pressione del tasto A. Scordatevi dunque sequenze di tasti da dover imparare a memoria perché, quando sarete vicini ad un oggetto sensibile, sarà il gioco stesso a consigliarvi di eseguire l’azione, mettendo in sovra impressione un’apposita scritta dorata. Tra le azioni più infide preferite qua in redazione, annoveriamo ovviamente la possibilità di salire su di un tetto mediante una scala appoggiata ad un muro inseguiti dai villici, aspettare che anche loro inizino la scalata per spingere poi via la scala e farli così precipitare. Osservarli mentre si contorcono disorientati o mentre sono intenti a tenersi l’arto fratturato è uno spettacolo impagabile…

 

FINE DELL’ORRORE…

E’ facile perdere la concezione del tempo quando si parla di un bel gioco, ancor di più quando questo si rivela essere un titolo ottimo sotto quasi ogni aspetto. Ho iniziato a scrivere a metà mattina e, in poche ore, mi ritrovo già a mezzogiorno passato con oltre quattro pagine redatte. Difficilmente mi faccio prendere così dal mio lavoro ma sono contento che ci siano giochi in grado ancora di entusiasmarmi. Il mercato potrà essere ad un passo dalla paralisi, è vero, ma alcune software house fortunatamente riescono sempre a produrre quel qualcosa in più in grado di riportarci indietro nel tempo, quando i videogiochi erano sempre e comunque innovativi, quando non eravamo ancora assuefatti ad ogni genere.

Tralasciando ogni altro commento entusiastico, iniziamo allora a descrivere nel dettaglio la motivazione dei voti che troverete poi in pagella.

Riguardo alla grafica, c’è ben poco da dire: è spettacolare, sotto ogni aspetto. Non solo gli sviluppatori di Capcom hanno sfornato il miglior prodotto grafico per Game Cube, ma anche per qualsiasi altra console esistente, inclusa la potente X-Box. Dall’inizio alla fine, Resident Evil 4 fa cascare la mandibola a terra, inebria il giocatore con effetti speciali di prim’ordine, lo immerge in un’atmosfera densa e profonda che pochi altri titoli sono mai riusciti a ricreare. La sensazione di solitudine, di smarrimento che si ha nel girare per un paese ostile, è sempre e comunque forte, impareggiabile. Volendo essere pignoli, potremmo lamentarci dell’IA dei nemici, che tendono al suicidio collettivo, a correrci in contro senza schivare i nostri colpi, ad agire poco furbescamente in più di un’occasione, ma tutto ciò viene poi meno mentre si testa con mano la loro perseveranza nell’inseguirci. Non esistono case in  cui ripararsi, non esistono porte dietro cui nascondersi: i villici, finché non ci perdono di vista, continueranno a cercarci, distruggendo porte, finestre e barricate e, se è il caso, introducendosi dai piani alti per poi farci una piacevole sorpresa! E’ vero: non saranno intelligentissimi, ma del resto non sono altro che persone svuotate della loro anima e sfigurate da una misteriosa malattia, sicari fantoccio guidati dall’abile mano di qualcuno che non smetterà mai d’osservarci, dall’alto della sua postazione.

Il sonoro, così come l’aspetto grafico, è ottimo: avvicinatevi di soppiatto ai villici per sentirne il vociare, passate vicino ad un caminetto per udire il crepitare delle fiamme o lo scorrere dell’acqua nei pressi del fiume.

Se la giocabilità, come già spiegato ampiamente qualche paragrafo fa, non soddisfa pienamente per via del controllo impacciato di Leon; discorso più approfondito deve essere fatto per quanto concerne la longevità. 

L’intero gioco, infatti, vi durerà sulle 20 ore circa, una media piuttosto alta se pensiamo che gli altri capitoli potevano essere conclusi, dai più esperti, anche in meno di 7-8 ore. Purtroppo, però, ci aspettavamo un prodotto più lungo, è innegabile. Quel che è certo è che finché dura, Resident Evil 4 non solo non delude mai, ma continua a stupire, buttando di volta in volta il giocatore in nuove situazioni, il più delle volte inedite. Qua e là fanno capolino i soliti enigmi a base di pietre preziose e chiavi, è vero, ma ora non spezzano più l’avventura come in passato e si amalgamo perfettamente con il resto del gioco. Un prodotto discretamente lungo che invoglierà continuamente il giocatore ad addentrarsi nel mistero, stregandolo e suggestionandolo con i filmati ottimamente realizzati (tutti in tempo reale) e con i continui colpi di scena che non mancheranno di ispessire la trama. Vi accorgerete che, giocando, i pochi frammenti di canovaccio di cui disponete all’inizio, si intrecceranno fra loro sapientemente, andando a tessere una consecutio di eventi al cardiopalma. Come se non bastasse, inoltre, nel piccolo paesino il dì e la notte si alterneranno (non in maniera naturale, ma attraverso scene prefissate) così come le condizioni meteorologiche (spesso potrà succedere che violenti temporali spazzino la zona), costringendo il giocatore ad approcciarsi al gioco in maniera sempre differente. Per esempio, se girovagare per il paese evitando i villici è relativamente un’impresa facile durante il giorno, la stessa cosa non può dirsi nottetempo, in cui le possibilità di essere scoperti –e di non scorgere i nemici!- aumentano drasticamente. Insomma: Resident Evil 4 dà il meglio di sé sotto tutti i punti di vista durante ogni singolo istante d’avventura e difficilmente potremmo scorgere sbavature o punti in cui il gioco non ci soddisfa come avremmo voluto.

 

FINISCE QUI?

Non sappiamo se Resident Evil 4 sia effettivamente il capitolo conclusivo della saga come Shinji Mikami aveva originariamente annunciato, sta di fatto, comunque, che la serie di survival horror più seguita al mondo aveva bisogno di una boccata d’aria fresca e questo episodio va ben oltre alle più rosee aspettative che potevamo immaginare. Una conclusione con i botti, un capolavoro neanche troppo annunciato che sorprende con tutte le sue mille e più sfaccettature. Gli unici difetti rintracciabili risiedono forse in un IA nemica non brillante, un sistema di controllo impacciato e non sempre all’altezza della situazione ed in una longevità buona ma meno rispetto a quanto avremmo voluto (anche se capiterà spesso di imbattersi nella schermata "Sei morto").

Per il resto Resident Evil 4 rappresenta fino ad ora il titolo più interessante dell’anno in tutto il panorama videoludico. Trasmette sensazioni angoscianti come pochi altri giochi hanno saputo fare, immergendo il giocatore in un’atmosfera unica, perfettamente costruita. Un gioco i cui confini spesso si mescolano con il taglio cinematografico: potremmo dire dunque di assistere ad un film horror in cui però, i protagonisti, questa volta siamo noi!

 

 

Si ringrazia per il gioco: Nintendo Italia

 

 

RESIDENT EVIL: 9 ANNI DI ORRORI!

RESIDENT EVIL 0

Solo per GC, '01

L'orrore ha inizio da qui. La STARS, la squadra di agenti scelti di Raccoon City è chiamata ad intervenire su ciò che sta accadendo in città: tutti i valichi, infatti, sono stati improvvisamente chiusi ed il posto ora, è completamente separato dal resto degli USA. Tra gli agenti del Bravo Team vi è Rebecca Chambers che, in un convoglio detenuti trova Billy Coen, unico sopravvissuto all'attacco degli zombie...

 

 

 

 

 

 

 

RESIDENT EVIL

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Non avendo più notizie del Bravo Team, alla STARS decidono di inviare sul posto gli agenti della Squadra Alpha. Nel bosco di Raccoon viene rinvenuto l'elicottero del Team Bravo, ma gli agenti scelti dell'Alpha sono costretti a rifugiarsi in una villa perché inseguiti da un branco di cani-zombie. I più muoiono nella fuga. Rimangono Chris Redfield (che incontrerà anche Rebecca) e Jill Valentine. Scopriranno che, in realtà, la villa appartiene alla Umbrella Corp., un'azienda farmaceutica i cui esperimenti sono andati ben oltre al limite del lecito...

 

 

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Da molti ritenuto il più bel capitolo della saga (fino all'avvento di RE4, naturalmente!), da altri visto come il più strambo, RE3 ci mette nei panni di Jill Valentine, già impersonata in RE1 e di Carlos Oliveira, mercenario dell'Umbrella da cui è bene guardarsi le spalle. Umbrella ha sguinzagliato Nemesis: un'orrenda creatura nata per eliminare ogni membro della STARS. Ai due l'arduo compito di eliminarlo, ma Jill viene infettata dal mostrone e Carlos deve trovare l'antidoto... Intanto alla Casa Bianca il Presidente decide di bombardare Raccoon City con l'atomica per evitare il diffondersi del virus. La città è rasa al suolo, l'Umbrella costretta a chiudere.

 

 

 

RESIDENT EVIL X: CODE VERONICA

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L'episodio è -finalmente- costituito da soli scenari tridimensionali, ma le inquadrature, ahinoi, restano fisse. Claire Redfield tenta ancora di scovare il fratello indagando sull'Umbrella. Viene però rapita e portata in Sud America dove scopre che il T-Virus è stato nuovamente diffuso. Il suo viaggio, iniziato a Parigi, le riserverà parecchie sorprese e dovrà andare persino in una base tra i ghiacchi dell'Antartide per sgominare l'orrore. Grazie a Leon, inoltre, riuscirà ad incontrare finalmente suo fratello Chris, quando...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RESIDENT EVIL 4

Solo per GC,'05

Ben sei anni dopo gli orrori di RE2, Leon è diventato la punta di diamante di una particolare organizzazione statunitense ed è stato incaricato di proteggere la famiglia del Presidente. Un incarico di tutto riposo? Ovviamente no, ma lo scoprirà a sue spese quando Ashley, la figlia del Presidente, viene rapita e portata a Pueblo, un piccolo paesino disperso tra le montagne della Spagna. A Leon il compito di ritrovarla, scoprire chi l'ha rapita e sgominare la setta degli Illuminados. Chiuso in un armadio, trova Louis, un ex poliziotto di Madrid piuttosto sospetto...

 

 

 

 

 

 

 

 

GLI EPISODI APOCRIFI

La serie di RE conta anche alcuni capitoli un po' diversi dal solito...

RESIDENT EVIL DIRECTOR CUT

Solo per PS, '97

Più che un capitolo a sé stante, una mossa pubblicitaria bella e buona. Director Cut, infatti, preparò il terreno a RE2 (uscito solo qualche mese più tardi), includendone una demo giocabile. Il gioco non era altro che un'edizione "riveduta e corretta" del primo.

 

 

 

 

 

 

RESIDENT EVIL GAIDEN

Solo per GBA,'01

Anche il GBA, dopo Alone in The Dark 4, vuole RE: il gioco è tutto ambientato su una nave, la grafica è pessima e la trama pressoché ridicola. Un capitolo scollegato dagli altri e da dimenticare... per sempre!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RESIDENT EVIL OUTBREAK

Solo per PS

Qui includiamo per comodità tutti gli episodi in prima persona o quasi della serie. Alcuni di questi dovevano essere giocati con la Light Gun che, oltre a sparare, serviva anche per muovere il personaggio. Davvero scomodo! Outbreak è invece il nome della versione PAL di quel RE che si sarebbe dovuto giocare in 2 on line...

 

 

 

PAGELLA

Sistema: Game Cube

Target: 18+

Genere: Avventura

Giocatori: 1

Produttore: Capcom

Distributore: Nintendo

Versione: Pal

Requisiti: 9 Blocchi

Uscita: 18 Marzo

Video: Non disponibile

 

 

Copertina:

 

 

 

 

FOTO:

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Il bel Leon è realizzato ottimamente, tanto nelle animazioni del fisico quanto in quelle facciali!

 

 

 

 

 

 

 

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Il piccolo lupo bianco che incontrerete all'inizio è caduto in una tagliola: aiutatelo e...

 

 

 

 

 

 

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La vita, a Pueblo, continua come se nulla fosse mai accaduto: le donne vanno a prendere l'acqua alla fonte mentre gli uomini lavorano nei campi...

 

 

 

 

 

 

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Ashley renderà sicuramente il gioco più difficile dato che i contadini tenteranno di rapirla in continuazione!

 

 

 

 

 

 

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Ada Wong: vi dice nulla? Nel primo vostro incontro vi salverà dal misterioso pelatone, ma poi...

 

 

 

 

 

 

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Che siano uomini, donne, contadini o minatori, vale solo una regola: ammazzateli tutti!

 

 

 

 

 

 

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Il castello è sicuramente una delle locazioni più affascinanti anche se in realtà sono tutte così ben fatte che...

 

 

 

 

 

 

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I villici gettano nel lago il corpo di uno dei due poliziotti che vi avevano accompagnato a Pueblo. Il perché è presto detto, basta guardare la foto successiva!

 

 

 

 

 

 

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Occhio a non finire anche voi tra i denti di questo gigantesco "alligatore"!

 

 

 

 

 

 

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Alcuni enigmi possono essere attivati solo se in due... Ashleeeeey!

 

 

 

 

 

 

Il pad a forma di motosega insanguinata sarà disponibile anche sul nostro mercato. Noi però lo troviamo di pessimo gusto!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PAGELLA:

TRAMA:                          10

+ Si scopre a poco a poco...

- /

GRAFICA:                       10

+ La migliore mai vista su GC

- /

SONORO:                       9,7

+ Ottime musiche ed FX!

- Brani a volte ripetitivi...

GIOCABILITà:               9,4

+ Rispetto agli altri RE...WOW!

- Leon un po' impacciato....

LONGEVITà:                  10

+ Vorrete sempre proseguire!

- Ultime fasi un po' frustranti.

GLOBALE:                      9,9

In definitiva, Resident Evil 4 non è solo il miglior esponente della Saga, ma è anche il più bel gioco presente su GC e, con molta probabilità, persino il titolo più interessante del 2005 (giusto Zelda potrebbe offuscarlo) dell'intero panorama videoludico. Da avere ad ogni costo, a meno che non abbiate lo stomaco debole o soffriate di cuore!

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Commento

Voto per il gioco
 

"The Dr.Mad" - 17/03/2005:
Voto: 8.5

Il gioco sarà bellissimo ma mi ha stupito notevolmente la qualità della recensione: Carlo sei un geniaccio! Continua così.

Mario88 - 17/03/2005:
Voto: 10
Complimenti ottiMo lavvoro! Il gioco sembra una bomba, vcomplimenti per la rece, siete mitici.

Lorenzo - 17/03/2005:
Voto: 9,5
Pensavo di prenderlo, ma dopo aver letto i vostri commenti entusiastici lo prenderò di sicuro, mi fido del vostro giudizio, amici del Mario e Yoshi

Ciccio - 17/03/2005:
Voto: 10
Già, ottima rece ed ottimo gioco. Mi avete convinto: me lo piglio!

Tahoma16 - 17/03/2005:
Voto: 9
Mamma mia! La più bella recensione che abbia mai letto: lunga ma interessante in ogni suo punto! Complimentissimi!!!
Pagine: 1

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