la
bella samus dovrà vedersela con l'oscurità per far trionfare
la luce!
All’incirca
due anni fa, Retro Studios creò quello che può essere
considerato il migliore videogioco, insieme a Wind Waker,
per la console a 128bit Nintendo. Retro Studios tirò fuori dal
cappello un capolavoro, sotto tutti gli aspetti, a partire da un
comparto audiovisivo sbalorditivo, da un sistema di controllo
innovativo e affascinante, senza dimenticare la fiducia
incondizionata da parte di Nintendo. Negli annales maximi,
verrà ricordato con il nome di Metroid Prime, il primo
capolavoro 3d di una saga, che fino a quel tempo, era
profondamente legata alle due dimensioni. Non solo: i produttori
riuscirono nel difficile lavoro di trasportare il concept di un
piattaforma all'interno di uno sparattutto in prima persona, senza
però stravolgere i canoni classici della saga. Se questo nome non
significa niente per voi, vuol dire o che non sapete cos’è un Gamecube,
o che avete passato gli ultimi due anni nello spazio. Per colmare
questa lacuna, il team texano ha ben pensato di creare un seguito
per dare una buona motivazione a coloro che non hanno mai
considerato di prendersi la console cubica e di farlo, magari, con
l’accoppiata Metroid Prime1 e 2.Se non vi è piaciuto il
primo, difficilmente amerete questo, se invece avete amato il
prequel, allora questo vi farà impazzire. Il lavoro su questo
seguito è iniziato dopo la pubblicazione del primo, e spiegheremo
in questa recensione qual è stato il risultato finale.
RITORNO
AL FUTURO/Ritorno al passato
Inserire
il minidisco di MP2 non può far altro che rievocare alla
mente le sensazioni tipiche di qualsiasi gioco targato Nintendo,
cioè quel particolare divertimento, che in molti casi può essere
chiamato "Nintendo difference", provato con il prequel.
Il menu iniziale è cambiato, quindi non aspettatevi le
colorazioni calde del primo, ma schermate che dall'azzurro tendono
al nero, fredde, graffianti ma decisamente funzionali. Il menu
comprende le solite opzioni (che dovranno essere
"ruotate"-giocando capirete- per essere selezionate)
anche se non vi potrà sfuggire la più grande novità, cioè la
sezione multiplayer di cui parleremo nel corso della recensione.
La vostra missione inizierà in “media res”, ossia nel bel
mezzo di una storia già iniziata. Riceverete infatti una
richiesta d’aiuto da la federazione spaziale e ben presto
atterrerete su un pianeta chiamato Aether, per cercare le truppe
federali, di cui non si ha più notizie da parecchio tempo.
L’impatto con il gioco, denota, fin da subito, le connotazioni
cinematografiche intraprese nello sviluppo di MP2. Infatti
sono state implementate molte cut-scene rispetto al prequel, molte
delle quali saranno ben orchestrate e vi faranno stare con il
pathos fino alla fine, altre invece saranno più veloci e meno
interessanti. Anche questa
volta i ragazzi Texani sono riusciti a ricreare quel profondo
senso di isolamento che caratterizza l’intera serie di Metroid.
Non avrete nessun amico con qui esplorare Aether, nessuna persona
che vi possa dare una mano, sarete da soli contro la morte.
Rispetto a Metroid Prime, questo sequel
è molto più libero dai cannoni della serie, anche
se certi elementi sono rimasti invariati. Infatti
all’ inizio del gioco, per cause che scoprirete( voglio evitare
spoiler, che vi potrebbero rovinare la storia del gioco) perderete
quasi tutte le vostre armi e
i vostri gadget. Vi ritroverete
con il solo
power beam e la possibilità di trasformarvi in morfosfera(per chi
non lo sapesse, la morfosfera è un’ abilità di Samus che le
permette di trasformarsi in una sfera)e dovrete riguadagnarvi
tutto sconfiggendo i boss locali. Insomma, mi pare di aver detto
tutto, ora si può finalmente iniziare. Ah, per chi non sapesse
chi è Samus, ecco un
breviario: Samus è una cacciatrice spaziale e lavora per la
federazione interplanetaria, sempre in cerca di qualche lavoretto
per portare a casa un mucchio di soldi e la pace nello spazio.
Dimenticavo: Samus è una donna, una Joanna Dark del futuro più
remoto.
Il
potere del buio
Una
volta iniziata l’avventura, verrete accompagnati nel mondo di Metroid
da alcuni "livelli" (in realtà non esistono dei veri e
propri livelli giacché il mondo, come nel prequel, è un blocco
unico, senza interruzioni) preparatori, che vi insegneranno in
modo veloce le dinamiche che caratterizzano la giocabilità. Metroid
Prime si potrebbe considerare e posizionare, nel genere
sparatutto/azione, anche se queste due parole lasciano intendere
ben poco sulla realtà dei fatti. Metroid Prime si gioca
principalmente in prima persona, ma rispetto ai canoni dei giochi
sparatutto, la componente esplorativa e di logica si fanno
sentire. Quindi non lo possiamo collocare in una determinata
fascia, ma bisogna crearne una ex novo. Neanche i comandi
sono quelli tipici degli fps (first person shoter), infatti, i due
stick analogici, non serviranno per spostarsi e mirare( come
succede per esempio in Halo o in Time Splitter2), ma
per muoversi e cambiare arma. Con lo stick analogico di sinistra
muoverete Samus, con quello di sinistra potrete scegliere tra
quattro armi(dopo averle trovate), con il D-pad scegliere tra i
quattro visori e con i pulsanti compiere diverse azioni; con il
pulsante a sparerete un colpo, con B salterete , con i pulsanti X
e Y, rispettivamente vi trasformerete in morfosfera e lancerete i
missili ed infine, con il pulsante R, muoverete la visuale
ruotando lo stick di sinistra. Il pulsante Z servirà per attivare
la mappa, ma ogni pulsante potrà avere funzioni differenti in
vari contesti. Gradito il ritorno del somersoult, eseguibile in
terza persona, che permette di fare una capriola rotante in aria
ed attaccare il nemico. Come avete notato la mappatura dei tasti
è rimasta invariata dal primo episodio. Se questo potrà far
felici chi si è trovato a suo agio nel prequel,
risulterà un po’ ostico a chi è abituato ai normali
sparatutto. Inoltre, in certi punti del gioco, si sentirà il
bisogno di un sistema di controllo più funzionale, specialmente
durante i combattimenti, per il fatto che nel momento in cui si
cambia arma dovrete alzare il pollice dal pulsante spara o salta e
facendovi perdere secondi preziosi che verranno prontamente
sfruttati dai vostri nemici per attaccarvi. Il sistema di aiuti,
invece, è stato perfezionato, e se lo lascerete attivo, non sarà
cosi invasivo come fu per Prime1. Le armi che vi troverete
ad usare non sono quelle tipiche della saga, ma totalmente nuove.
Il power beam sarà sempre al suo posto, ma questa volta sarà
accompagnato da tre nuove armi. Samus avrà bisogno di ricorrere a
un light beam e ad un dark beam che ha differenza del solito,
dispongo di un funzionamento a munizioni, anche se rimarrà sempre
disponibile il colpo caricato. Infine, non possiamo dimenticare
"the annihilator"
vera e propria arma distruttiva del gioco. Per quanto riguarda i
missili, avrete la possibilità di colpire più bersagli in un
solo colpo ( vi dice qualcosa il boomerang di wind
waker?...) o attivare speciali interruttori ,costituiti
da diversi elementi, da colpire simultaneamente. La grafica e le
animazioni di queste armi sono spettacolari, difficilmente non
rimarrete colpiti dal divertimento di sparare o estrarre le armi,
solo per il gusto di vederle all’opera. Per quanto riguarda gli
scan, ci dovremo abituare ad abbandonare le visuali a raggi x e
termica, per adottare i nuovi visori: Dark e Echoes.
Il
primo permetterà a Samus di vedere nel buio, di scovare oggetti e
nemici invisibili, e perfino lockare certi bruti che non si
potrebbero altrimenti individuare. Il secondo visore permette alla
nostra bella eroina di vedere i suoni, o, più precisamente, le
onde sonore. Questo significa che se dietro a un muro
rintraccerete una certa attività sonora, state pur certi che quel
muro è distruttibile. L’effetto visivo, quando userete quest'item
in movimento, è veramente sbalorditivo. Gli altri due visori
saranno disponibili fin da subito e sono il combat visor, cioè
quello normale con cui combattete, e lo scan visor. Quest’
ultimo è stato migliorato rispetto all’edizione precedente, in
quanto evidenzierà gli oggetti sensibili in più colori per far
subito capire al giocatore se quell’ oggetto -o nemico- è già
stato scansionato. Anche il diario di viaggio è cambiato: ora i
nemici sono divisi in base alla categorie (volanti, terrestri,
acquatici, ecc...) ed ai mondi di provenienza (ogni nemico di
Aether ha un corrispettivo oscuro su Aether Oscuro) e così le
iscrizioni o le informazioni generali. Se devo essere sincero,
però, preferivo l'impostazione del prequel...
Il
potere della Luce
La
meccanica che sta alla base della storia è semplice: dovrete
esplorare Aether per riuscire ad ottenere determinati gadget che
vi faranno proseguire nella vostra avventura, ma per la prima
volta nella storia di Metroid incontrerete delle strane creature,
chiamate Luminoth, che vi pregheranno di aiutarle. Infatti, una
volta, su tutta Aether risplendeva la luce, ma questa, con la
caduta di un corpo estraneo, si è divisa in due facce: quella
della luce abitata dalla popolazione indigena(nel senso di
autoctona) e quella oscura, abitata dai malvagi Ing., esseri
spietati che possono infestare i cadaveri caduti in battaglia e
rimpinguare quindi costantemente le proprie truppe. Verrete dunque
incaricati dai Luminoth di riportare la luce su tutta Aether,
facendo confluire tutta l'energia nel Grande Tempio, canalizzatore
principale del pianeta. Questa tematica non è nuova nel mondo dei
videogiochi, infatti basti pensare ai vari Zelda (A Link To The
Past, nel quale Link deve muoversi tra il mondo normale e
quello delle tenebre, e Ocarina of Time, nel quale
Link viaggiava avanti e indietro nel tempo tra un mondo in
prosperità ed uno in decadenza) Quindi dovremmo viaggiare
attraverso diversi portali da una parte all’altra di Aether, in
un continuo andirivieni tra Luce ed Ombra. Con questo stratagemma
Retro studios ha potuto crare nuovi enigmi. Questo dualismo,
corrisponde oltre che negli scenari, anche nei mostri: infatti,
come accadeva in Ikaruga, quelli oscuri verranno abbattuti
più facilmente col Light Beam e quelli di Luce col Raggio Oscuro.
Il mondo di luce , per dimensioni, è paragonabile a quello del
primo episodio, mentre quello dark corrisponde alla seconda faccia
di una stessa medaglia. In pratica, ogni ambiente è visitabile
sia nel mondo dark sia nella forma originale. L’enormità del
gioco quindi è caratterizzata da questa duplice faccia, a volte
irriconoscibile, mentre a volte i fasti della versione light non
sono corrisposti in alcuni ambienti dark. Le differenze tra queste
due facce non finiscono qui. Il dark world sarà, oltre che più
tetro, anche tossico per l’eroina Nintendo che, non avendo
nessuna tuta speciale, sarà costretta a spostarsi all’interno
di alcune zone di luce lasciate ad hoc da alcuni Luminoth
durante le battaglie precedenti. Questo bisogno di rimanere nella
luce porterà a dei combattimenti molto frenetici e divertenti,
visto che i nemici e i boss cercheranno di farvi uscire da queste
zone protette mentre tenteranno il tutto per tutto per non
entrarci.
Che
la luce sia con te!
Metroid
Prime, sul piano visivo, risulta il miglior gioco mai creato
sul Nintendo Game Cube. Anche se come resa poligonale, non si
discosta molto dal predecessore(e per fortuna!), il discorso
cambia per quanto riguarda lo stile con cui si sono creati gli
ambienti. Davanti ai vostri occhi si apriranno ambienti
giganteschi e, anche se la componente naturale sarà messa in
secondo piano da una forte componente fantascientifica,
allontanando così questo pianeta da quanto visto su Tallon IV, la
voglia di esplorare sarà sempre più forte di voi e vi spingerà
a tornare più volte indietro per vedere se nuovi ambienti sono
ora accessibili. Gli effetti visivi sono sbalorditivi così come
le animazioni: tutto sembrerà vivo. Non solo: qua e là sono
state aggiunte diverse chicche puramente decorative, come
gigantesche libellule che vi sfrecceranno a pochi centimetri dal
viso incuranti del vostro passaggio o grossi ragni che,
infastiditi, andranno a nascondersi il più lontano possibile
dalla cacciatrice. Purtroppo, però, tutto Aether è diviso in
"stanze", proprio come Tallon IV, ognuna delle quali è
sigillata da diversi tipi di porte (alcune, per essere aperte,
necessiteranno raggi specifici, altre i missili) che andranno a
minare la sensazione di libertà estrema del giocatore. In poche
parole, vi sarà richiesto di entrare in una "stanza"
(talvolta gigantesca, talvolta piccolissima), eliminare i nemici e
risolvere gli enigmi, per poi poter procedere in quella
successiva. Questo, almeno, se si schematizza al minimo il concept
di gioco. Nella realtà il tutto è reso ben più difficile dalla
necessità di dover andare continuamente nel Dark Side per poter
aprire determinati passaggi ostruiti nel mondo della luce e
viceversa.
Il
reparto sonoro è estremamente curato ed il lavoro di Kenjy
Yamamoto si sente in tutte quelle canzoni tecno-futuriste che
accompagneranno la vostra esplorazione. Vi voglio ricordare che
per usufruire del gioco le vostre televisioni dovranno supportare
i 60 hz, mentre se vorrete immergervi nell’impianto sonoro,
potrete usare il Dolby Pro Logic 2.
"CACCIATRICE
DI TAGLIE"
Per
ultima cosa analizziamo il multiplayer. Innanzitutto le modalità
multigiocatore a disposizione saranno due: Scontro Letale e
Cacciatrice di Taglie. Inizio ricordandovi che non si gioca via
lan o via internet. Il gioco può sembrare una versione scarna
della modalità in singolo, dal punto di vista grafica, visto
l’adattamento di un’ intero schermo ad una piccola finestra,
ma, nell’insieme, il dettaglio rimane sempre accettabile e la
varietà delle sei arene è piuttosto buona(ricordano quelle di Turok
Rage Wars per N64). Rispetto alla modalità ad un giocatore,
ogni Samus potrà cercare dei bonus, veramente simpatici per
cercare di vincere. Nella prima mode dovreste collezionare un
determinato numero di uccisioni sugli avversari per portarvi a
casa la vittoria, mentrenella seconda possibilità, cioè la
"cacciatrice", vincerà chi riuscirà a sottrarre agli
avversari più monete possibili. La velocità non è elevata, e la
modalità multiplayer perde tantissimo se confrontata con altri
giochi del genere(Halo 2 in primis), ed inoltre, chi
non è avvezzo ai controlli di Metroid Prime 2 non si
ambienterà velocemente. Tutto sommato la modalità multiplayer
rimane come un ottimo bonus che i programmatori hanno deciso di
regalarci anche se è troppo debole per esistere come modalità a
sé stante.
Samus
Rockeggia
Spero
di non avervi annoiato con una recensione cosi lunga, ma c’è un
motivo per cui lo fatto. MP2 è sicuramente il più bel
gioco disponibile su Gamecube e non recensirlo nei minimi
particolari mi sarebbe sembrato un’offesa. Forse rispetto al
prequel perde l'elemento dell'innovazione, visto che non può
portare tutte quelle rivoluzioni che hanno fatto grande il primo,
ma l'importante è che non ci sia un solo elemento di Metroid
Prime che non sia stato rinforzato sino all'inverosimile,
confezionando così un seguito praticamente impeccabile sotto
quasi ogni aspetto.
Il
Game Cube, in questo periodo, sta vivendo mesi particolarmente
rosei grazie ad una serie di inperdibili killer applications (Paper
Mario 2, Tales of Symphonia, Pikmin 2, Animal
Crossing) ma è Metroid Prime Echoes il titolo da
avere a tutti i costi, con precedenza assoluta sugli altri.
Consigliato
a tutti i fan della serie e della Nintendo, consigliato a tutte le
persone che vogliono affrontare nuove sfide, consigliato a chi
crede che un videogioco va oltre al mero divertimento, in poche
parole, un capolavoro.
Si
ringrazia per il gioco: Nintendo Italia
|
Sistema:
Game Cube
Target:
16+
Genere:
Sparattutto 1a P.
Giocatori:
1/4
Produttore:
Retro Studios
Distributore:
Nintendo
Versione:
Pal
Requisiti:
TV 60Hz, 3 Blocchi
Uscita:
Disponibile
Copertina:
FOTO:
t
Aether in tutta la
sua bellezza.
t
Dove prima si
estendevano fertili pianure e boschi rigogliosi, ora ci sono solo
deserti infuocati e malsane paludi...
t
Il deserto di Agon
sarà la prima locazione che visiterete dopo che avrete parlato
con il Luminoth superstite.
t
Ecco il Raggio
Oscuro in tutto il suo devastante splendore!
t
Questo sarà uno dei
primi mini boss che dovrete affrontare. Una volta sconfitto, il
gioco vi ricompenserà con la bomba per la Morfosfera.
t
Questo, invece, è
un verme ben più grande e cattivo, che vi darà del filo da
torcere!
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La modalità a 4
giocatori rappresenta la ciliegina su di una torta mai come in
questo caso davvero squisita!
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