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Abbiamo trovato ognuno di noi due questo "messaggio" attaccato al cassonetto dell'immondizia non differenziata più vicino ed allo schermo del televisore:
Non abbiamo un gran che di memoria, in fondo siamo nate da non molto, lo si vede bene anche solo da dove siamo. Ma abbiamo un istinto di sopravvivenza che ve lo sognate, inutile negarlo, siamo una minaccia. La cosa in fondo curiosa è che a voi sembriamo una minaccia ma poi finisce lì, siamo un gioco dell´immaginazione, una metafora, un grido d´allarme. Si ma solo teorico. Non ne avete una grande voglia di sentirvi minacciati davvero e allora ci liquidate alla svelta con parole come interessante, inquietante, e magari anche bello.
Che poi noi che cosa sia il bello non lo sappiamo nemmeno e, a dire il vero, non ce ne importa nemmeno di saperlo. Sappiamo però bene che siamo il popolo eletto, non da un dio, ma da una forza che trae origine dalle vostre debolezze e dalla vostra stupidità. Le une e l´altra talmente grandi e granitiche che fanno si che la nostra sia una forza invincibile.
Noi non sferriamo attacchi, non gridiamo bellicosi slogan, non meniamo le mani, non usiamo le armi, non siamo nemmeno facilmente riconoscibili dato che abbiamo spesso aspetti profondamente diversi, e poi stiamo quasi sempre immobili e nascoste.
Nasciamo, ma è più esatto dire che ci troviamo a nascere, perché ci sono condizioni favorevoli, nasciamo nei vostri vicoli abbandonati, aggrappate agli unti muri delle vostre periferie, nelle vostre discariche naturalmente, ancora più naturalmente nasciamo nelle vostre falde acquifere, nelle vostre acque di superficie e nei vapori che ne scaturiscono.
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