DOLCE SETTEMBRE

3 settembre 1961

 

 

T'amo, Settembre, mese calmo e pallido

caro ai pittori ed ai convalescenti,

che il fuoco dell'estate smorzi in fascini

d'ombre soavi e tinte trasparenti.

 

Non più lussurie ardenti di garofani

ed orgie di magnolie invereconde,

ma sorrisi di clinici e di colchici,

dolci malinconie di rose bionde.

 

Settembre, nel giardino un'ombra diafana

trascorre lieve : è l'ultima farfalla

che, mentre muore, scambia il suo romantico

saluto con la Prima foglia gialla.

 

Tu risvegli, fra i veli del crepuscolo,

gli autunnali violini singhiozzanti;

e quelle melodie dolenti e trèmule

fanno vibrare il cuore degli amanti.

 

Sei tu che inviti i mesti amanti a leggere

Guido Gozzano e Sergio Corazzini,

mentre dai rami sulle bianche pagine

nèvica l'agonia dei gelsomini.

 

Tu siedi in un giardino solitario

sul musco verde, presso una fontana,

Settembre, e fai sgorgare dal tuo flauto

un'aria lenta, un'aria lenta e strana.

 

Sfiora il tramonto d'ambra e lapislazzuli

la tua canzone, simile a un fruscìo

di foglie, e il cuore degli amanti estatici

trema, come al presagio di un addio.....

 

T'ama, Settembre, mese caldo e pallido,

ammalato di musica e languore,

mago che chiudi in cerchi d'incantesimo

la tristezza e il mistero dell'amore.