L'ACQUAZZONE

16 luglio 1961

 

O le prime ciliege maggiaiole,

rosate come chicchi di corallo,

che i girovaghi vendono, nel sole,

infisse a chiocche in un limone giallo !

 

La Primavera ti profuma il cuore

se gusti la freschissima primizia:

e torni, sulle scìa di quel sapore,

al dolce tempo della puerizia.

 

Ti rivedrai, fanciullo, nei giardini

del passato, fra i canti degli uccelli,

e due ciliegie, a guisa di orecchini,

pendono fra i tuoi riccioli ribelli.

 

Quante memorie e immagini leggiadre !

Io giocavo con i bimbi a girotondo

vegliato dal sorriso di mia madre....

Maggio splendeva ed era bello il mondo.

 

Dall'albero che spesso io saccheggiai

le ciliegie ammiccavano a miriadi,

ridevano le rose nei rosai

come vermiglie bocche di amadriadi ;

 

e una mano coglieva quelle rose

per recarle alla chiesa non lontana :

si dilatava in nuvole odorose

l'incenso e rintoccava una campana.

 

Cuore, ricordi ? in quel giardino, a maggio,

offristi alla bambina timorosa

che ti fuggiva sempre - in fresco omaggio -

un pugno di ciliegie ed una rosa.

 

Lei ti sorrise, accanto alla cisterna :

rideva maggio in fasci di splendore....

E maggio canta la sua legge eterna

che muta il fiore in frutto e il frutto in fiore.

 

 

APRILE

16 luglio 1961

 

Mentre con i libri bionda studentessa,

a scuola vi recate, stamattina,

vi accompagna una musica sommessa,

sfavilla come un sole ogni vetrina.

 

Alzate al cielo i vostri occhioni neri:

che frèmito di voli nel turchino !

I vostri passi sono più leggieri

pieno di canti è il vento mattutino

 

E il vento arruffa i vostri riccioloni

mal frenati da un nastro di velluto:

fra i gorgheggi, gli aromi e le canzoni

vi assale il cuore un senso sconosciuto ......

 

E' Primavera! L'aria si profuma,

la strada sembra un fiume di splendore,

le rondini nel becco hanno una piuma,

stringe ogni donna, fra le labbra, un fiore .....

 

Voi siete molto seria e assai gentile,

ma tutto, intorno, è un riso di esultanza

e, nell'orecchio, vi sussurra Aprile :

- Non sarebbe più dolce far vacanza ? -

 

Io so che avete perso una serata

per andare a memoria alcune ottave

della "Gerusalemme Liberata".....

Voi, così bionda ! voi, così soave !

 

Per imparare la "Gerusalemme"

il mezzo è questo : andare a passo a passo

lungo i cancelli in fiore in via Tasso,

sotto le acacie cariche di gemme

 

e avere accanto un uomo, che sorrida

e vi baci la bocca innamorata,

così, come Rinaldo e come Armida

nella "Gerusalemme Liberata".