Son solo....solo di Arturo Cappuccio


 

Notte lunare,

luna d'argento

che illumini l'immenso mare,

raccogli il mio amore e lascialo al vento

che lo porti lontano, sulla brezza marina

che si perde nell'infinito !

 

Notte d'incanto,

notte d'estate

che infondi nei cuori un dolce canto,

ridonami la pace, la speranza, la vita !

O uccidi in me tutto ciņ che vive,

tutto ciņ che palpita !

 

Quale tormento,

quale dolore

servo nascostamente nel cuore.

Esso talvolta ha la furia di tempesta

che si scatena e si scaglia violentemente.

Poi si placa. E piango !

 

Notte lunare,

notte d'argento

che ti spegni in cielo e in mare,

anche tu, ora, m'abbandoni lungo la via

senza luce e senza stelle, piena di tristezza.

Ed io son solo ... solo !


dal giornale "Il Corriere del Giorno" del 28 luglio 1961

 

 

 

P E S C A T O R I di Arturo Graf


Sull'onda che susurra

vola una brezza franca;

trine di spuma bianca

fioriscon l'onda azzurra.

 

Di fiotti e di querele

affanna il mar le rive;

com'ali fuggitive

passan lontan le vele.

 

Per sabbie e per ghiareti,

fra l'alighe odoranti,

i pescatori ansanti

traggon da mar le reti.

 

Infaticati e rudi

s'alternano al cimento.

Sferzano il sole e il vento

i corpi seminudi.

 

Validi corpi in grame

vesti; petti villosi,

lacerti poderosi

tinti in color di rame.

 

Dietro la tesa fune

ecco una rete oscilla;

guizza le maglie brune.

 

Or chi vuol ricordare

pericoli e strapazzi?

Buona pesca, ragazzi!

Sia benedetto il mare!