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La Via
Dopo tanti anni eccomi ancora qui, come allor, per la via... che non finì: fanciullo allora, or uomo già maturo, roseo allora, ora grigio... anche il futuro. Ne l'aria, che ha il profumo di quei dì, c'è qualche cosa ancor, che non morì, c'è qualche voce che m sembra ancora... quella di allora?
Ecco la casa. Fresco mi risento scorrere il sangue dei miei tredici anni, la voce arcana dei lontani inganni nel cor mi parla con commosso accento: da la finestra una fanciulla affacia la rosea al cielo sorridente faccia... c'è qualche cosa ancora che non finì, c'è qualche volto che mi sembra ancora... quello di allora?
Nel cortiletto, lì, lungo la strada aperto fra i muretti, non c'è più, a guardia, il, cane di tanti anni fa, il cane tutto pieno di bontà, che carezzare si facea a quei dì, esso pure sparì,
E torno. E, ripassando per la via, penso che forse più non tornerò. Visi di adolescenti, che non vidi tanti anni fa, mai più vi rivedrò? volti rugosi, che tanti anni fa belli eravate e floridi, chi sa - penso - se più ripasserò da qui, ov'è l'ombra di quello che finì. Ove una buona e dolce madre, un dì con noi bambini a questo sole uscì... Ed or quel monte, che a la via si affianca (1) l'ha da tanti anni dentro: ché stanca ella vi scese e vi riposa ancora; vi riposa , e non ha più, come allora, quattro bambini, ma una sola accanto, Virgilia mia - ah trattenete il pianto! - che di soli due anni ci morì.
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(1) Il Monte Pellegrino alle cui falde, è sito il Cimitero, detto dei Rotoli.
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Incanto rotto
Mi alzo: guardo al di fuori. Quanto verde, quanti fiori ne l'Orto Botanico! Nella pace bella de l'ora molti trilli canori e solo qualche volo... Allora ne l'anima mia un soffio di poesia, un attimo: l'afferro, vorrei trattenerlo, così dolce, così bello farlo eterno il brevissimo incanto. Ecco, rombando, intanto passa un autobus, lo rompe... ecco una scampanellata, ahimè,... la lezione privata.
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