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Il Tema
' Ore felici ' Ecco, figliole, il tema. Vi piace? ' chiedo con curiositā. ' Oh si, ' rispondon tutte, ' oh si, ci piace. Perchč quell'una tace, tace e nel viso smunto, ne l'occhio vuoto e affranto passa un'ombra, una mesta ombra di pianto? Oh pietā, oh pietā!... dunque una bimba, che non ebbe mai un'ora sola di felicitā?
Visione
Oh come scende nera questa sera, nera, nera, nera! All'anima stanca qualche cosa ora manca.
La cerca nel passato... Ma par d'essere tornato un fanciullo, come tante, tante, tante sere fa...
Mi viene incontro mia Madre: io il braccio le porgo, come allora, e m'accorgo ch'essa mi ama quanto mai non credetti allora...
- Mamma, riandiamo per quella via solitaria e bella, dove passeggiavamo (frusciava qualche ramo e auliva il gelsomino) ne le sere d'estate dolci ed illuminate da una tenera luna? Di che parliamo, mamma? - Di quelle cose stesse, figliolo mio, di quelle ch'erano buone e belle, come le prime stelle, che brillavan su noi. -
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Piove
Piove. Su l'umida via d'incerte ombre il riflesso affiora e svanisce. Com'esso i sogni de l'anima mia.
Primavera
Ne l'aria passa un alito di rose, che viene con la brezza, ma non sai donde viene. Il sole ha una sua tiepida carezza, che t'inonda le vene di un'ebbrezza misteriosa. Un canto č ogni cosa, un canto č nel mio cuore: o stagione d'amore, o Primavera!
O Primavera, porta a chi soffre il tuo soffio consolatore, e dona a chi dispera un po' di tua speranza, o Primavera.
Conforta del tuo raggio l'ultima tappa - forse - del viaggio a lo stanco vegliardo: a l'erbe degli avelli dā il sorriso dei fiori o amabile fanciulla, e brilla ad ogni casa, ad ogni culla, o santa Primavera!
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