professore di Chimica Nucleare presso Università di Palermo |
da "Senza più tempo, senza più parole" Senza più tempo, senza più parole
Il pomeriggio scende nell'animo dell'uomo quando la vita tende a renderlo più domo.
E si contempla allora quel che il mattino è stato quello che fino ad ora non si è dimenticato.
Non è più primavera e scende in te il silenzio che già prelude sera.
Perché se arrossa il sole ti senti senza tempo e senza più parole.
|
Maratona a mare
Ti ricordi Totò quando al crinale pietroso risalimmo del Pizzuta ? Lontana si godeva la veduta di Palermo adagiata nell'opale. Sembrava di toccare con le dita le case di bambagia e la verzura color smeraldo della "Favorita" galleggianti laggiù nella calura. Scendemmo tra le balze sonnolente tra l'ombra e il sole giù per il vallone, assaporammo l'acqua di sorgente a fianco della strada a Giacalone. Poi Pioppo, Monreale sempre a piedi una sacca a tracolla con qualcosa. Eravamo due vispi e forti redi, ci nutrivamo d'aria e sole ad iosa. Quindi Boccadifalco e poi Uditore periferia della Palermo antica e mentre si snodavano le ore camminavamo nella valle aprica. La nostra meta allora era una spiaggia : Isola delle Femmine, due case ed una costa ancora un po' selvaggia con cespugli di spine brune e rase. Quando dal mare giunse a noi la brezza e poi scorgemmo l'isola agognata fu quello il trionfo della giovinezza, per noi fu quella la più gran giornata. Due tuffi, il refrigerio, alcun amici ... poca cosa saranno a questi giorni dove essenziali son anche i contorni. A noi bastò per essere felici.
|
Il Prof. Carmelo Cappadona è stato un bravo sub e grande amante del mare |